venerdì 25 febbraio 2022

Situazione grave ma non fatale. Come vede Lucio Melchiorri la guerra in Ucraina per la calzatura.

 

“È molto grave quello che sta capitando, e creerà un danno enorme al settore della moda italiana, in particolare a quello della calzatura, che è quello che ci riguarda più da vicino”.

Lo pensa Lucio Melchiorri, imprenditore montegranarese e Assessore allo Sviluppo Economico nella Giunta Ubaldi. L’ho sentito stamattina, e Lucio si è detto preoccupato per la crisi bellica in corso in Ucraina. Del resto la Russia è un partner commerciale fondamentale per la calzatura.

“Sì, ma non è più come in passato, quando l’esportazione verso la Russia assorbiva in certi casi anche quasi il 100% della produzione. Oggi al massimo rappresenta un 40% dell’export, e non per tutti”.

Quindi la crisi e le sanzioni contro la Russia sono un danno serio per il comparto calzaturiero.

“Assolutamente. Sarà presumibilmente un danno molto serio. Pensiamo solo alle fiere in corso. In questi giorni c’è La Settimana della Moda, Lineapelle, e subito dopo ci sarà il MICAM. I calzaturieri hanno investito molto, hanno creato campionari nuovi, allestito e pagato gli stand. Come si comporteranno i compratori?”.

Pensi che il mercato si fermerà?

“Penso che ci saranno grosse difficoltà, quello sicuramente. Già adesso stanno arrivando dei preordini, e non sappiamo come regolarci. Andare a produrre quanto ordinato, con questa incertezza su come poi avverranno e pagamenti, viste le sanzioni, è un bel salto nel buio”.

Un’ulteriore battura d’arresto dopo la pandemia. Potrebbe essere il colpo di grazia per un settore già profondamente in crisi?

“Sicuramente è un danno grave, ma non credo che sarà fatale. Del resto, come dicevo il mercato russo non è più predominante come un tempo, ma è un mercato molto importante. Le firme ne risentiranno meno, così come i collaboratori delle firme. Le aziende attuali sono strutturate, subiranno un colpo pesante ma non sarà fatale”.

Come vedi il futuro della calzatura?

“Vanno messe in campo delle misure di sostegno più importanti. Oggi abbiamo problemi perfino a trovare manodopera specializzata. Serve che le imprese tornino a investire nell’azienda, nella formazione, nell’innovazione. Ma per farlo occorre che lo Stato vari misure pesanti a sostegno del settore. Penso a una defiscalizzazione pluriennale”.

E per quanto riguarda Montegranaro?

“Montegranaro deve cercare di salvare quello che è rimasto della vecchia monocoltura calzaturiera, che comunque è fondamentale. Ma deve trovare altri sbocchi. Credo che il turismo sia una delle soluzioni più percorribili e ci stiamo credendo come Amministrazione Comunale. Abbiamo tutto quello che serve, ma dobbiamo crederci e lavorarci”.

 

Luca Craia

giovedì 24 febbraio 2022

I cittadini segnalano, il Comune risponde tempestivamente.


È di stamattina la segnalazione, nel gruppo Facebook “Montegranaro Social”, da parte di un cittadino montegranarese di un problema a una recinzione in zona via Del Castello. Il recinto di un cantiere privato è caduto sulla carreggiata ostruendola parzialmente. Dopo appena un paio d’ore gli operai del Comune di Montegranaro erano già a l’opera per mettere in sicurezza la recinzione, e questo nonostante che la competenza non sia del Comune ma del privato proprietario dell’area. Essendo però più importante la sicurezza dei cittadini, è stato il Sindaco Ubaldi stesso a istruire l’intervento. Quando i social sono positivi e quando i cittadini trovano ascolto.

 

Luca Craia

Montegranaro: manifesti anonimi per mistificare. Per fare politica bisogna metterci la faccia.

Nella civiltà dell’eclatante, si vende la politica come si vendono le merendine: con la pubblicità. Anziché aprire un dibattito serio nelle sedi istituzionali, anziché rendere edotti i cittadini sulle problematiche e dar loro modo di ascoltare tutti i punti di vista, si fanno i manifesti come per le svendite di fine stagione.

La questione delle scuole pone due visioni diverse, a Montegranaro: quella della maggioranza, che ritiene di non dovere impegnare le casse pubbliche per costruire (e quindi cementificare ulteriormente) edifici che, numeri alla mano, non sono necessari in relazione al numero degli studenti; dall’altro c’è la visione della minoranza che invece vorrebbe costruire comunque una scuola nuova. Tralascio le considerazioni sul come è stato portato avanti il progetto da parte dell’ex amministrazione comunale perché ne ho parlato fin troppo.

In ogni caso, entrambi i punti di vista sono legittimi, solo che l’opposizione sta cercando di dare un’immagine distorta di quello della maggioranza, facendo passare il messaggio che all’Amministrazione Ubaldi non interessi nulla della scuola. Cosa non vera, ma non sta a me spiegarlo, tanto che è già stato fatto e i cittadini più attenti hanno capito come stanno le cose. Ma ripeto: sono due punti di vista legittimi. Quello che non è legittimo è travisare quello dell’altro piuttosto che perorare il proprio.

Stamattina sono apparsi dei manifesti in cui si dice sostanzialmente che l’Amministrazione Ubaldi “sprecherebbe “ i soldi per fare la sede della Protezione Civile, rotonde e ascensori, mentre alle scuole non ci penserebbe. Un messaggio intellettualmente disonesto, del quale non sappiamo nemmeno ufficialmente la paternità, visto che, come nella migliore delle tradizioni della sinistra nostrana, si lancia il sasso e si nasconde la mano. In effetti non si sa chi sia il committente del manifesto, cosa che a me pare rilevante non tanto da un punto di vista legale, quanto da un punto di vista politico. Per fare politica credo sia importanza assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Non sembra questo il caso.

 

Luca Craia