“È molto grave quello che sta capitando, e creerà un danno enorme al settore della moda italiana, in particolare a quello della calzatura, che è quello che ci riguarda più da vicino”.
Lo pensa Lucio Melchiorri, imprenditore montegranarese e Assessore allo Sviluppo Economico nella Giunta Ubaldi. L’ho sentito stamattina, e Lucio si è detto preoccupato per la crisi bellica in corso in Ucraina. Del resto la Russia è un partner commerciale fondamentale per la calzatura.
“Sì, ma non è più come in passato, quando l’esportazione verso la Russia assorbiva in certi casi anche quasi il 100% della produzione. Oggi al massimo rappresenta un 40% dell’export, e non per tutti”.
Quindi la crisi e le sanzioni contro la Russia sono un danno serio per il comparto calzaturiero.
“Assolutamente. Sarà presumibilmente un danno molto serio. Pensiamo solo alle fiere in corso. In questi giorni c’è La Settimana della Moda, Lineapelle, e subito dopo ci sarà il MICAM. I calzaturieri hanno investito molto, hanno creato campionari nuovi, allestito e pagato gli stand. Come si comporteranno i compratori?”.
Pensi che il mercato si fermerà?
“Penso che ci saranno grosse difficoltà, quello sicuramente. Già adesso stanno arrivando dei preordini, e non sappiamo come regolarci. Andare a produrre quanto ordinato, con questa incertezza su come poi avverranno e pagamenti, viste le sanzioni, è un bel salto nel buio”.
Un’ulteriore battura d’arresto dopo la pandemia. Potrebbe essere il colpo di grazia per un settore già profondamente in crisi?
“Sicuramente è un danno grave, ma non credo che sarà fatale. Del resto, come dicevo il mercato russo non è più predominante come un tempo, ma è un mercato molto importante. Le firme ne risentiranno meno, così come i collaboratori delle firme. Le aziende attuali sono strutturate, subiranno un colpo pesante ma non sarà fatale”.
Come vedi il futuro della calzatura?
“Vanno messe in campo delle misure di sostegno più importanti. Oggi abbiamo problemi perfino a trovare manodopera specializzata. Serve che le imprese tornino a investire nell’azienda, nella formazione, nell’innovazione. Ma per farlo occorre che lo Stato vari misure pesanti a sostegno del settore. Penso a una defiscalizzazione pluriennale”.
E per quanto riguarda Montegranaro?
“Montegranaro deve cercare di salvare quello che è rimasto della vecchia monocoltura calzaturiera, che comunque è fondamentale. Ma deve trovare altri sbocchi. Credo che il turismo sia una delle soluzioni più percorribili e ci stiamo credendo come Amministrazione Comunale. Abbiamo tutto quello che serve, ma dobbiamo crederci e lavorarci”.
Luca Craia