Ho sentito l’Onorevole Mauro Lucentini, presente anche a questa edizione del MICAM nella sua figura istituzionale, per chiedergli le sue impressioni sulla situazione generale della comparto calzatura in questo contesto internazionale più che mai preoccupante.
Intanto vorrei ringraziare tutti gli imprenditori che, nonostante le grandi difficoltà degli ultimi due anni per il Covid e per questa nuova crisi bellica che sta creando non pochi problemi al mercato russo che è un mercato molto importante per le aziende manufatturiere fermane e maceratesi che operano nel settore calzaturiero e della moda. Voglio ringraziarle per il coraggio, la tenacia e la caparbietà con cui ancora aggrediscono il mercato.
Cosa hai trovato a Milano?
Quest’anno c’è stata pochissima passerella di politici, perché quando ci sono i problemi molti scappano. Noi no, ci siamo: c’è stato il Presidente della Regione Marche, l’Assessore Castelli ma soprattutto c’è stato ieri il Segretario della Lega, Matteo Salvini sempre presente in 12 edizioni su 14 del MICAM. Questo la dice lunga sulla vicinanza della Lega ai nostri imprenditori.
Cosa è scaturito dal confronto con i calzaturieri?
Si sono evidenziate due tipi di problematiche, una a brevissimo termine e una a medio termine. A brevissimo termine la crisi bellica ha creato problemi di liquidità nelle aziende, aggravati dal caro energia e delle materie prime. Quindi servono provvedimenti a sostegno delle casse delle aziende manifatturiere. Parliamo di cassa integrazione in deroga subito, ristori per la merce in magazzino non consegnata e una soluzione per i mutui in corso che dovranno essere bloccati sulla falsariga delle moratorie fatte per il covid. Va soprattutto considerato che queste aziende operano in un’area di crisi complessa che, se è tale, deve essere tale anche nei provvedimenti che vengono adottati.
E a medio termine?
A medio termine, e ne discuteremo anche col Ministro Giorgetti già dalla prossima settimana e per il quale si sta già adoperando il nostro Segretario Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, il provvedimento riguarda la decontribuzione del 30%. Fino a oggi non è stata accettata ma noi non molliamo la presa perché, con il “decreto sud”, la decontribuzione riguarda le regioni dall’Abruzzo in giù ma non le Marche. In questo modo si determina ovviamente uno spopolamento delle Marche a a favore dell’Abruzzo per via delle aziende che si trasferiscono. Matteo Salvini si è reso disponibile come sempre, tramite il nostro Sottosegretario all’Economia Freni, a mettere in campo dei provvedimenti specifici. E io lo ringrazio per la tenacia e per averci messo la faccia. Metterci la faccia oggi non è poi così facile, anche perché gli imprenditori non sono così teneri con la politica e con il Governo. È vero che le cause sono da ricercare anche nel sistema imprenditoriale che da qualche parte va migliorato ma è anche vero che noi che rappresentiamo le Istituzioni e la politica dobbiamo fare la nostra parte. Io come sempre mi faccio interprete presso il Governo per quanto riguarda il distretto calzaturiero, non solo Fermano ma anche per tutti i distretti calzaturieri marchigiani. Ringrazio Gino Sabatini, Presidente della CCIAA Marche e Andrea Santori, Presidente SVEM, per la loro presenza e per aver accompagnato il Senatore Salvini in questa visita ai calzaturieri e si sono fatti interpreti delle istanze dei nostri imprenditori.
Questo a livello nazionale. E a livello locale?
Innanzitutto voglio ringraziare per la loro presenza la figura del Sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, il Presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi, l’Assessore Giacomo Beverati, che non mancano mai nell’essere vicini ai nostri imprenditori. Devo dire che c’è stata veramente un’accoglienza molto calorosa da parte di tutti gli imprenditori perché vedono, non solo nelle Istituzioni locali, ma anche nella mia figura istituzionale, senza per questo peccare di superbia, un motivo di speranza. Abbiamo spiegato loro quali sono le strategie che vogliamo mettere in campo a livello nazionale e a livello regionale e locale, anche da parte della Camera di Commercio.
Camera di Commercio che ha messo in campo un piccolo sostegno già da subito.
Sì, anche su mia sollecitazione la Camera di Commercio ha erogato un maggior contributo per la presenza in fiera che passa da 2.500 Euro a 4.000 Euro. È poco ma è comunque un tassello che viene aggiunto a una serie di provvedimenti che presto vedranno la luce.
Luca Craia