venerdì 31 marzo 2023

Salvatori all’attacco: il sindaco Gentili e le sue promesse da marinaio.

A testa bassa, il Consigliere di Minoranza sangiustese, Andrea Salvatori che, sul suo profilo Facebook, attacca duramente il Sindaco Gentili. “Il primo cittadino, all'inizio del mese di Marzo, aveva incontrato il comitato “Corridonia Green No Discarica”, insieme ad alcuni cittadini Sangiustesi e firmatari dei ricorsi, per fare il punto sulla questione discarica provinciale e sulla possibilità di portare le loro istanze in sede di assemblea ATA 3” scrive Salvatori.

“Il comitato, capitanato dal presidente Andrea Germondari, aveva semplicemente chiesto di porre un criterio politico alla scelta del sito da adibire a discarica e di portare la loro voce in riunione d’ambito ma, a tutto questo, non c’è stato seguito perché Gentili è rimasto talmente indifferente alla loro richiesta da disertare addirittura la prima riunione dove si sarebbe approvato il piano per la gestione dei rifiuti”.

“A conferma di tale menefreghismo” prosegue il Consigliere Comunale “anche la mancata partecipazione alla seconda riunione, in programma per ieri, evitando di dar voce alla sofferenza delle persone incontrate, mossa dalla preoccupazione di nove anni di assoluto stallo sulle decisioni da prendere e sul fatto che a settembre di quest’anno scadrà la proroga assegnata alla discarica di Cingoli e quindi bisognerà conferire i rifiuti fuori provincia, gravando sui costi della Tari che verrà presentata a Luglio”.

Andrea Salvatori conclude: “ma forse di tutto questo Gentili non vuol sentirne parlare perché, talmente convinto delle promesse fatte ai cittadini di abbassare la Tari con il nuovo metodo GREEN POINT, che non ha nemmeno interesse a partecipare alle riunioni e a farsi da portavoce per le preoccupazioni dei cittadini stessi. In conclusione al sindaco vorremmo sottolineare che la responsabilità delle mancate scelte sulla discarica potrebbe anche essere in parte degli amministratori di cdx, come tende spesso a sottolineare nei vari consigli, ma lui dovrebbe iniziare ad essere più concreto e non continuare con le solite promesse da marinaio”.

 

A Monte Urano una raccolta fondi contro le malattie mitocondriali con lo spettacolo di Macchini.

Marco e Fabi vivevano in Messico ma lui è un Monturanese doc, trapiantato in Centroamerica per amore. Lì era nata la loro piccola stella, Emilia, una splendida bambina che però, fin da neonata, aveva mostrato i sintomi di una gravissima e rarissima malattia genetica. Per curarla era necessario tornare in Italia, e per aiutare Fabi e Marco si era mobilitata, tre anni fa, tutta Monte Urano raccogliendo la somma necessaria per far rientrare in Italia la famigliola e consentire le cure della piccola. Purtroppo, però, nonostante tutto quel piccolo angelo non ce l’ha fatta: Emilia se ne è andata lo scorso febbraio.

L’associazione L’Alveare, dopo questa dolorosa vicenda, ha deciso di sostenere ii progetti di MITOCON ODV, l’organizzazione di riferimento in Italia per le persone affette da malattie mitocondriali e per i loro familiari. Per farlo ha chiesto a Piero Massimo Macchini di proporre uno spettacolo di beneficienza e l’attore si è prestato volentieri programmando per il 22 aprile prossimo la sua stand up commedy “Radical Grezzo” alla Bocciofila di Monte Urano. Il ricavato sarà devoluto Mitocon. Un buon motivo per partecipare e divertirsi.

 

Luca Craia

 


 

giovedì 30 marzo 2023

Ennesima porta forzata nel centro storico di Montegranaro


È il terzo caso in pochi giorni, un'altra porta forzata da ignoti per motivi che ancora non sono chiari. Da molto tempo, a Montegranaro,  nel centro storico, capita che vengano aperte forzatamente le porte di case disabitate per introdursi all'interno, ma ultimamente il fenomeno è piuttosto frequente. I primi di marzo segnalai il caso di un fabbricato in vicolo Tombolini, qualche giorno fa una situazione analoga in vicolo delle scalette e oggi in piazzale Leopardi. Tutte porte agevoli da aprire, tutti stabili vuoti da tempo. Perché queste case vengano aperte non è chiaro, ma certamente non è per fare qualcosa di legale. In ogni caso, la frequenza con cui queste effrazioni si verificano sta diventando preoccupante.


Luca Craia 

Terminato il restauro del blasone del Caro. Ora la copia che andrà al suo posto.


È pressoché al termine l'intervento di restauro del Blasone di Annibale Caro. Il preziosissimo manufatto, unico esemplari esistente al mondo della famiglia da cui discendeva il grande letterato del '500, autore della traduzione dal latino dell'Eneide che tutti coloro abbiano studi liceali hanno conosciuto, è presente a Montegranaro da quando, nel 1529, il Caro assunse, da parte dell'Arcivescovo di Fermo, l'incarico di Priore laico della chiesa dei SS.Filippo, con il compito di custodire e recuperare l'ingente patrimonio a essa legato e derivante dai possedimenti del precedente monastero benedettino. Lo stemma è rimasto sopra la porta della canonica, che all'epoca era l'accesso secondario alla chiesa cinquecentesca ormai scomparsa e alla torre campanaria, fino a qualche settimana fa quando, con i volontari di Arkeo, ho provveduto a rimuoverlo per restaurarlo e metterlo il sicurezza all'interno del museo parrocchiale in via di ultimazione. Al suo posto verrà collocata una copia che verrà preparata nei prossimi giorni utilizzando materiali che esteticamente siano il più vicino possibile all'originale. Il blasone ha così ritrovato il suo aspetto originale, anche se alcuni segni del tempo e dell'azione degli agenti esterni sono inamovibili; ma fanno parte del fascino di questo importantissimo pezzo della nostra storia che presto potrà di nuovo essere ammirato in tutto il suo splendore. 


Luca Craia