venerdì 12 maggio 2023

La storia di Diana Di Meo. Mamma esco a fare due passi porta l’attualità di spessore in tutto il Fermano.

Diana Di Meo è una ragazza di 23 anni, pescarese, arbitro di calcio, che è stata vittima di una brutta storia di revenge porn, una storia che l’ha provata, che le ha fatto vivere momenti difficilissimi, ma dalla quale è uscita con determinazione e coraggio, quel coraggio che gliela fa raccontare per aiutare altre persone a non finire nella stessa situazione o a uscirne indenni.


A dare voce a Diana Di Meo ci sono stati diversi media nazionali, ma la giovane Pescarese racconta la sua esperienza anche in incontri in giro per l’Italia e, nel Fermano, a dare l’opportunità al pubblico di ascoltarla c’è la web radio Mamma Esco a Fare due passi. L’appuntamento è fissato presso la Sala Imperatori di Porto San Giorgio per martedì 23 maggio 2023 alle ore 21, in collaborazione con The Terminal di Fermo.

La web radio picena sta facendo un enorme lavoro di sensibilizzazione sui temi più caldi dell’attualità, portando personaggi interessantissimi nel Fermano a raccontare le loro storie. L’evento di punta di questa stagione è senz’altro stato l’incontro col grande reporter Toni Capuozzo, ma abbiamo visto personaggi di grande rilievo e li abbiamo sentiti raccontare storie toccanti che ci hanno arricchito. È anche molto bello che questi eventi vengano organizzati in tutto il Fermano, sia a Fermo che nei centri della provincia, perché è un segnale di omogenizzazione del territorio in controtendenza col campanilismo imperante che divide e non ci fa crescere.

 

Luca Craia


 

mercoledì 10 maggio 2023

Aggiornamento sulla rissa di via Castelfidardo.


Vi aggiorno sulle ulteriori informazioni che sono riuscito a reperire a proposito di quanto accaduto ieri in via Castelfidardo, nel centro storico di Montegranaro. In sostanza si è trattato di una rissa tra extracomunitari in cui, a un certo punto, sono saltati fuori i coltelli. C'era gente che si rincorreva e picchiava in mezzo alla strada e in pieno giorno. Si sono alternati momenti di quiete a ritorni di fiamma che hanno proseguito fino alla notte successiva, coinvolgendo anche zone limitrofe fino in fondo a via Risorgimento. Immaginiamo se in mezzo a questi delinquenti fosse capitato un passante, peggio un bambino. Montegranaro una volta era un paese tranquillo. 


Luca Craia 


Botte e coltelli in via Castelfidardo. Ma non ne parla nessuno.


Non si sa cosa sia successo ieri pomeriggio nel centro storico, in via Castelfidardo, a Montegranaro. Ci sono voci, dette a mezza bocca, voci che parlano di una rissa finita a coltellate, ma ufficialmente non dice niente nessuno. Tacciono i giornali, tacciono le autorità in un'atmosfera surreale  di silenzio quasi imbarazzato. I giornali, che scrivono anche se un bambino cade dalla bicicletta, non ne fanno menzione. I social della politica, da una parte e dall'altra, raccontano di altre amenità o rimangono inerti. Eppure qualcosa è successo, c'erano le forze dell'ordine, c'era un gran trambusto. Del resto parliamo di una zona calda, dove capitano spesso episodi di cronaca, tra risse di stranieri, spaccio e altre situazioni tranquillizzanti. E di situazioni tranquillizzanti, a Montegranaro, se ne stanno manifestando tante, ultimamente. Forse è per questo che sentiamo questo silenzio. 


Luca Craia 

martedì 9 maggio 2023

Rumore dalla raccolta differenziata, la gente non può riposare. Un problema che non si risolve da anni.

 

Ogni persona ha diritto a riposare. È un diritto sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è un diritto tutelato dalla legge che stabilisce orari precisi in cui debba essere garantita la quieta pubblica, in modo che le persone possano riposare. A Montegranaro da anni questo diritto viene violato a causa della raccolta dei rifiuti, in particolar modo quella del vetro, che viene effettuata in un orario in cui la gente riposa, orario peraltro coperto dalle garanzie di legge. In pieno centro abitato, alle 6 del mattino, avviene il riversamento del vetro nel mezzo che lo trasporterà al centro di smaltimento, e questo crea un rumore fortissimo che quotidianamente sveglia tutti gli abitanti del quartiere interessato.

Il problema, che sembra di poca entità ma non lo è, è noto, antico e più volte segnalato dai cittadini alle diverse Amministrazioni Comunali che si sono succedute, ma mai è stata trovata una soluzione adeguata. Eppure ci vorrebbe poco per trovare un’area meno popolosa per poter effettuare questa operazione o, meglio, farla direttamente a un orario meno fastidioso. Si sperava che, col cambio di gestione del servizio, avvenuto da pochi mesi, le cose sarebbero migliorate ma tutto è rimasto come prima. Come molte altre cose.

 

Luca Craia

"E alla fine chi decide?": da L'abbraccio un incontro per capire le Disposizioni Anticipate di Trattamento

È difficile avere un’informazione esaustiva sugli aspetti legati al testamento biologico, secondo l’associazione L’Abbraccio odv di Montegranaro; per questo motivo e nella certezza che “la conoscenza dei diritti legati alla salute sia presupposto fondamentale per scelte consapevoli”, l’associazione guidata da Luciano Pini “ha sentito l’esigenza di organizzare un incontro pubblico coinvolgendo professionisti in ambito sanitario e giuridico, per una discussione approfondita sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento”.

L’incontro, dal titolo estremamente esplicito, "E alla fine chi decide?", si terrà Venerdì 12 Maggio ore 21 a Fermo presso l’Auditorium San Filippo Neri di Fermo. Interverranno la dottoressa Rita D’Urso, Dirigente Medico Oncologo presso l’Hospice di Fossombrone e Coordinatore Marche SICP, il dottor Patrizio Cardinali, Direttore dell’UOC Neurologia dell’AST di Fermo e l’Avv. Francesco Nigrisoli dell’Ordine degli Avvocati di Fermo.

“Le Disposizioni Anticipate di Trattamento” spiegano da L’Abbraccio “rappresentano l’espressione di volontà in materia di trattamenti sanitari che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può esprimere in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte”.

Sono tematiche importanti che vanno conosciute e approfondite. In questo L’Abbraccio è sempre stata impegnata in prima linea insieme al suo incessante lavoro di collaborazione quotidiana con l’Hospice “La Farfalla” di Montegranaro.