Non è un fenomeno nuovo, ne ho già
parlato diversi mesi fa, ma continua a ripetersi e a intensificarsi, anche in presenza di persone,
creando anche qualche timore perché la chiesa è spesso frequentata da donne e
persone anziane: ci sono delle persone di colore che entrano a San Serafino,
una delle chiese più amate di Montegranaro, e approfittano delle prese
elettriche disposte lungo la navata per mettere in carica il loro telefono
cellulare. Inseriscono il caricabatteria nella presa e se ne vanno, per tornare
più tardi a riprendersi l’apparecchio quando è carico.
Questo avviene facilmente anche perché
la chiesa è sempre aperta, durante il giorno, ed è facile accedervi e fare i
propri comodi senza essere notati. Però capita anche che questi personaggi
entrino durante le preghiere di comunità, ed è qui che la gente si preoccupa,
anche perché raccontano che non abbiano un aspetto troppo rassicurante.
Alcuni sono stati visti portarsi via
anche delle candele tanto che le normali candele votive bianche sono state
sostituite con i lumini rossi, evidentemente meno appetibili. Si tratta quasi
certamente di clandestini albergati in luoghi privi di corrente, e magari si
potrebbe pensare che stiamo facendo un’opera di carità. Ma le opere di carità,
la comunità cristiana le fa in abbondanza e attraverso canali ben precisi.
Quello a cui assistiamo è decisamente un furto e null’altro, e non credo che
sia tollerabile. Per fare una battuta, se lasciamo fare, tra poco entreranno in
chiesa direttamente con le macchine elettriche per ricaricarle.
Luca Craia