Oggi la Chiesa celebrazione la Solennità dei Santi Pietro e Paolo e a Montegranaro si dà la giusta importanza a questa data non solo perché si tratta di due figure fondamentali nella storia e nella dottrina della fede, ma anche perché a San Pietro è dedicata una chiesa da sempre, addirittura da prima che esistesse il castello di Montegranaro e, se l’attuale è stata costruita solo nel 1771, ce n’era una la cui data di edificazione si è persa nei tempi ma che insisteva sul cole principale, poco distante dalla chiesa di oggi, già nell’829.
Per questa festività, quindi, don Andrea ha pensato di celebrare la Messa Vespertina delle 19 proprio nella chiesa di San Pietro Apostolo, in via Castelfidardo, nel cuore del centro storico. È una scelta di grande importanza, perché segna il ritorno, seppure temporaneo, delle celebrazioni ordinarie in questa chiesa in cui non si va a officiare dai tempi in cui vi si celebrava la Santa Messa domenicale delle 8,30, una quarantina abbondante di anni fa.
Ritornare a vivere e a far vivere gli edifici sacri antichi è un impegno, perché vano ripuliti e messi nelle condizioni di ospitare le funzioni; ma è un ritorno alle tradizioni che serve sia a rinfocolare la fede che a rendere giustizia a questi luoghi bellissimi e dimenticati. In realtà, la Chiesa, a Montegranaro, già da tempo sta tendendo a ridare dignità e valore alle chiese storiche: ricordiamo il grande impegno, forse temerario, di don Umberto per ristrutturare e riaprire la splendida SS.Filippo e Giacomo abbandonata e a rischio crollo; poi la ferma volontà di don Sandro di riaprire la chiesa di San Francesco danneggiata dal terremoto senza attendere aiuti statali. Don Andrea, fin dal suo arrivo a Montegranaro, ha sempre dimostrato grande sensibilità per il valore delle tradizioni e della solennità delle stesse, quindi ritornare a celebrare a San Pietro è un altro gesto di recupero della cristianità espressa nel segni.
Ma è anche un gesto che aiuta il centro storico a non morire. San Pietro insiste in un area del paese difficile, teatro di fatti di cronaca preoccupanti e in degrado come del resto tutti il castello. Questi sforzi compiuti dalla Comunità Cristiana nella persona del Parroco contribuiscono in maniera rilevante a mantenere vivo il cuore del paese, altrimenti dimenticato da tutti. Quindi grazie a don Andrea per questo gesto molto più importante di quello che sembra.
Luca Craia