lunedì 7 agosto 2023

PIEVE TORINA: GRANDE SUCCESSO PER IL MEMORIAL GENTILUCCI


Comunicato integrale

 

Stupefacente il successo fatto registrare ieri mattina dal Memorial “Luigi Gentilucci” giunto quest’anno alla nona edizione. “Sembrava una tappa del giro d’Italia: tanta gente lungo il percorso e al traguardo, e la sfida tra questi giovani talenti sportivi è stata vera, per un trofeo che, evidentemente, sentono prezioso”. È soddisfatto Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, all’indomani della corsa ciclistica in linea, Recanati - Pieve Torina, rivolta alla categoria allievi. Ad aggiudicarsi il primo posto, dopo la volata finale, Giacomo Sgherri dell’Alma Juventus Fano. Ben 114 gli iscritti alla partenza e 85 a tagliare il traguardo, “un numero importante che segna la crescita di questa competizione che attrae squadre e atleti da tutt’Italia e si configura come un ottimo trampolino di lancio per la carriera di questi ragazzi. Sono orgoglioso perché questa gara, intitolata a mio padre, Luigi Gentilucci, appassionato ciclista, convinto sostenitore del valore dello sport per i giovani e uomo che ha lavorato duramente per la rinascita e valorizzazione di queste terre, rende onore alla sua memoria e al suo impegno. La grande partecipazione e la continua crescita della competizione, testimoniata dai numeri di questa edizione, ci spingono a fare ancora meglio. Ringrazio l’A.S.D. S.C. Recanati Marinelli Cantarini per l’organizzazione e tutte le istituzioni che hanno reso possibile la manifestazione”.

La cerimonia di premiazione ha visto presenti, oltre al sindaco Gentilucci, il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, il delegato recanatese allo sport, Sergio Bartoli, i presidenti regionali e provinciali di Federciclismo, Lino Secchi e Carlo Pasqualini, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il vicepresidente del consiglio regionale, Gianluca Pasqui. Quest’ultimo, prendendo la parola, ha voluto ricordare il sindaco Luigi Gentilucci per l’impegno profuso a favore dell’Ospedale di Camerino e, in generale, per la crescita di tutto il territorio camerte.

La “movida” montegranarese e le idee poco chiare.

 

È una questione di scelte, e tutte sono legittime. Poi si può essere d'accordo o no e, se la scelta è politica, si premia o si penalizza alle urne, votando. Personalmente credo che la scelta di fare delle discoteche estemporanee in centro, a Montegranaro, sia sbagliata. Lo credo perché ho un'idea del centro che lo vede come meta di turismo di qualità, quel turismo che cerca bellezza e quiete e che poco si sposa col baccano sotto le finestre fino a tarda notte. Del resto, mi pare che a Montegranaro si stia innescando questo tipo di turismo, con investitori che potrebbero riqualificare il centro storico investendo anche cifre ingenti per portarci quei visitatori che non credo proprio cerchino una discoteca in camera fino al mattino. Però questa linea cozza con quella dell'assessorato alla cultura che invece pare prediligere la movida. Va bene tutto, ma bisogna decidere che si vuole fare.

Qui siamo di fronte a un ibrido: Gismondi promuove l'investimento privato e di qualità, Marinozzi e la funzionaria Levantesi amano la movida e la caciara. Il risultato è un programma di iniziative estive che non si capisce dove vuole andare a parare, tra cultura (vedi l'iniziativa su Dylan o il teatro) e musica alta fino all'alba. Il tutto con buona pace di tedeschi che cacciano i soldi e molti ne potrebbero cacciare e una manciata di ragazzi che, per una sera, restano in paese anziché andare a Citanò. Intanto i pochi residenti non dormono, per di più insultati sui social da chi vive a Santa Maria o a San Liborio, dorme tranquillo e vomita il suo non vi sta bene niente.

A me sta bene tutto, basta che mi si faccia capire cosa si vuole fare, se il centro storico debba diventare un luogo di cultura che accoglie visitatori di un certo livello o se deve essere una specie di Circo Massimo dove fare concerti e feste e dove non vive nessuno. Chiariamoci le idee.

 

domenica 6 agosto 2023

La Sutor da il benvenuto a Veronica Pesci come Responsabile Rapporti FIP della società per la Stagione 2023/2024


Comunicato integrale 

La Sutor Basket Montegranaro è lieta di comunicare che Veronica Pesci coprirà il ruolo di responsabile rapporti FIP.

Nativa di Montegranaro, 32 anni, Veronica ha il basket nel sangue: dopo aver completato tutta la trafila delle giovanili, è stata vice allenatore di gruppi giovanili e istruttore Minibasket in diverse società della zona.

Da parte nostra, un sincero augurio di buon lavoro.

 

Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro


sabato 5 agosto 2023

Una stanza misteriosa murata sotto la torre.


Quando passate, a Montegranaro, sotto la torre dell'Annunziata, lungo corso Matteotti, state attraversando uno dei luoghi più antichi del paese. Dove oggi troviamo il teatrino della Pievania, un tempo c'era la Pieve del SS.Salvatore, da cui prende il nome la parrocchia del centro. Si tratta della pieve attorno alla quale è avvenuto l'incastellamento, a cavallo tra il X e l'XI secolo, ed era certamente una chiesa romanica di cui la torre, con un aspetto molto diverso rispetto all'attuale, era il campanile che, una volta costruite le mura castellane, assunse anche funzioni difensive.

Abbandonata presumibilmente intorno al XVI, la chiesa andò in degrado, crollò parzialmente e, quello che restava, fu adibito a oratorio e poi teatrino. Ma non tutti sanno che una parte della chiesa primordiale ancora esiste. Dietro il palco del teatrino c'è una scaletta che scende al garage della canonica. Vicino alla scaletta c'è un pertugio che dà accesso a uno strettissimo cunicolo. Attraversandolo si arriva a una stanza buia, ubicata al lato del corso, sotto la torre. La stanza è (o, meglio, era) completamente affrescata. C'è una porta murata che probabilmente dava accesso diretto alla torre e una finestra monofora, anch'essa murata, che guarda verso est, quindi fuori dalle mura antiche. Si tratta probabilmente di una sacrestia o di una cappella laterale che, chissà per quale motivo, fu chiusa e poi dimenticata. Ci entrai per caso, cercando un accesso agli ipogei del corso, il 30 novembre del 2013, insieme a Sabina Salusti e Simone Perticarini. E credo che siamo stati i primi esseri umani a entrarci dopo secoli.

La Sutor da il benvenuto a Marco Acquaroli come allenatore del Minibasket per la Stagione 2023/2024


Comunicato integrale 

La Sutor Basket Montegranaro è lieta di comunicare che Marco Acquaroli farà parte dello staff tecnico del settore giovanile gialloblù, in qualità di allenatore del Minibasket.

Civitanovese, Marco ha calcato il parquet della Bombonera vincendo il campionato di Serie D diversi anni fa.

Laureato in scienze motorie, negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di preparatore atletico e allenatore nel Minibasket a Civitanova Marche.

Da parte nostra, un sincero augurio di buon lavoro.


Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro

Voglio essere fluido pure io

Lunedì mattina mi sono svegliato e mi sentivo scienziato. Ero proprio scienziato, in ogni poro della mia pelle, sentivo la fisica scorrermi nelle vene, la chimica frullare i miei tendini. Che uno mica deve nascere commerciante e finire pennivendolo, si ha il diritto di cambiare, di seguire quello che il nostro corpo e la nostra mente ci suggeriscono. Così sono andato al CERN, ho citofonato e gli ho detto: io oggi mi sento scienziato, datemi una chilata di isotopi e vediamo che possiamo fare. Mi hanno mandato a casa in malo modo. Ci sono rimasto male, volevo scrivere ai giornali ma poi ho pensato: vediamo domani come mi sento.

Martedì mi sono svegliato e mi sentivo violinista. Sono andato alla Scala di Milano e ho interrotto le prove dell'orchestra dicendo: datemi un violino che mi sento musicista in ogni poro della pelle. Mi hanno portato via quelli della sicurezza. Ci sono rimasto male, volevo scrivere ai giornali ma poi ho pensato: vediamo domani come mi sento.

Mercoledì mi sono svegliato che mi sentivo metalmeccanico. Sono andato in fonderia e ho detto: datemi una saldatrice al plasma che oggi mi sento saldatore. Me l'hanno data. Mercoledì e giovedì li ho passati all'ospedale dove mi hanno curato le ustioni, per fortuna non gravi. Ci sono rimasto male, volevo scrivere ai giornali ma poi ho pensato: vediamo domani come mi sento.

Venerdì mattina ho letto di quello che è nato femmina, è diventato maschio e adesso vuole andare a Miss Italia. Non ho capito come si sente, se maschio o femmina, probabilmente non si sente bene e basta. Fatto sta che ho pensato: se mi sentissi femmina, mi prenderebbero a Miss Italia? Poi ho fatto spallucce: femmina non mi ci sento, però se tanto mi dà tanto, lunedì ricomincio col CERN.

 

Luca Craia