Hanno cominciato a lamentarsi un paio di cittadini e, nel gruppo Facebook “Montegranaro Social” ne è scaturito un interessante dibattito: il clacson suonato dagli scuolabus al mattino per avvisare i genitori del loro arrivo è fonte di disturbo per molti. Alcuni giustificano, ma la maggior parte ritiene che non sia un modo rispettoso di procedere. In effetti, suonare il clacson nei centri abitati è possibile solo in caso di emergenza, è la situazione presentata non sembra affatto un’emergenza. È vero che è un servizio in aiuto ai genitori, che così vengono avvisati dell’arrivo del mezzo, ma basterebbe che gli stessi genitori facessero trovare i figli pronti in orario e non servirebbe suonare alcunchè.
Il servizio scuolabus è importante nei meccanismi di convivenza di una comunità, ma dovrebbe essere rispettoso di tutte le esigenze, sia quelle dei genitori dei piccoli alunni che quelle di coloro che desiderano legittimamente riposare qualche minuto in più. Ma in realtà basterebbe applicare le norme, oltre all’immancabile ma mai sufficiente buon senso.
Stessa cosa vale per le fermate: chi ha la sventura di trovarsi dietro a uno scuolabus è costretto a fermarsi una volta ogni pochi metri, perché il mezzo effettua fermate molto ravvicinate. Questo rallenta il traffico e crea disagi agli automobilisti. Basterebbe anche in questo caso usare il buon senso e fissare delle fermate prestabilite dove i genitori di una determinata zona possano recarsi a prendere i piccoli facendo tutto sommato pochi metri da casa, conciliando così le esigenze di questi ultimi con quelle degli automobilisti.
Sono piccoli accorgimenti che si possono applicare senza nuocere a nessuno ma migliorando la qualità della vita generale. E a chi obietta che si è sempre fatto così si può rispondere semplicemente che le cose si evolvono e qualche volta migliorano.
Luca Craia