Comunicato integrale
Ancora un grande successo per Le
Terre del Tartufo, la manifestazione itinerante organizzata dall’Unione Montana
Marca di Camerino che, per l’evento conclusivo, ha fatto tappa a Pieve Torina.
L’agorà iniziale ha visto la
partecipazione delle più alte cariche istituzionali, dal commissario
straordinario Guido Castelli all’assessore regionale Andrea Maria Antonini, dal
presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ai consiglieri
regionali Pierpaolo Borroni e Renzo Marinelli, dai sindaci dell’Unione Montana
agli ospiti d’onore, Cristina Gentili e Gian Luigi Spiganti Maurizi, primi
cittadini di Bolognola e Visso, e Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova
Marche.
“L’obiettivo che c’eravamo posti è
stato centrato: grande partecipazione di pubblico, coinvolgimento di tanti
operatori economici del settore agroalimentare, attenzione da parte dei media a
livello nazionale e la creazione di una rete di relazioni di assoluto rilievo,
a cominciare dalle realtà di Alba e San Miniato che rappresentano i principali
riferimenti del tartufo in Italia e nel mondo” sottolinea Alessandro
Gentilucci, presidente dell’Unione e sindaco di Pieve Torina. “Il gioco di
squadra tra i sindaci è stato determinante per ottenere tutto ciò: una visione
d’insieme, un territorio che si muove per affermare la propria volontà di
ripartenza, questo è il messaggio che abbiamo voluto lanciare”.
Dopo l’edizione zero del 2022, quest’anno
la manifestazione si presentava con un ricco patrimonio di esperienze alle
spalle, con iniziative di promozione tenutesi a Londra, Milano, Fermo, Parigi e
l’intensissimo programma di ottobre che ha coinvolto tanti comuni con le Terre
del Tartufo in Tour. “Questa due giorni di Pieve Torina ci restituisce un
territorio più consapevole delle proprie potenzialità sul piano turistico e
preparato a confrontarsi con il mondo. Le tante iniziative, non solo
gastronomiche, che hanno accompagnato i diversi incontri, testimoniano un
contesto vivo e stimolante capace di attrarre l’interesse di un pubblico ampio:
convegni, forest bathing, laboratori per i bambini, spettacoli musicali, gag
esilaranti come quelle regalateci dal Doppiatore Marchigiano, merende inclusive
e solidali, hanno fatto da straordinario contorno a un programma che ha avuto
nel tartufo il suo attore principale. Da qui parte la nuova sfida” conclude
Gentilucci: “la creazione di un vero asse del tartufo a livello nazionale, che
veda insieme Alba, San Miniato e, naturalmente, la Marca di Camerino”.