Se uno dovesse chiedermi se sono pentito di aver votato per Ubaldi gli risponderei di no, non lo sono e, se dovessi tornare indietro, lo rifarei. Lo rifarei perché comunque c’è stata un’inversione di tendenza, Ubaldi è un buon Sindaco, c’è un rapporto più aperto con i cittadini e una sensibilità diversa verso il paese. Però sono deluso, perché mi aspettavo più coraggio, mi aspettavo un progetto, mi aspettavo la forza propulsiva che, per esempio, aveva il primo Gianni Basso, quando prese in mano il paese con un’idea precisa in testa e andò avanti come un ariete per realizzarla.
Invece vedo che si galleggia nell’ordinario, che ci si limita a tenere il paese in ordine per quel che si può ma che quel progetto che pareva di vedere dai programmi in realtà non c’è. E questo lo si può dire perché siamo al terzo bilancio, ed è il terzo bilancio senza soldi per il centro storico.
Che non ci siano soldi per il centro storico non è una novità: non ce li ha mai messi nessuno, i soldi per il centro storico, dopo Franca Branchesi. Addirittura l’attuale opposizione neanche sapeva dove stava, il centro storico, e lo identificava con viale Gramsci. Ma qui si è fatto un gran parlare di turismo, di innescarci sopra una nuova economia, di attrarre investitori stranieri e convincerli a comprare immobili e creare strutture ricettive e poi… niente, neanche un centesimo in bilancio. Ci sono altri due anni e mezzo, ma è anche vero che abbiamo già buttato via due anni e mezzo.
Luca Craia