Comunicato integrale
Nella giornata di ieri, 8 febbraio,
il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha effettuato con successo l’intervento
di rilascio in natura della lupa “Sibilla”.
Si tratta della lupa che, a poco più
di quattro mesi di età, era stata ritrovata il 3 ottobre 2023 nei pressi di
Norcia, in condizioni molto debilitate a causa di una grave forma di rogna, che
tra l’altro l’aveva resa completamente glabra ed era stata subito trasferita
presso l’Ospedale Veterinario Didattico dell’Università degli Studi di Perugia
dall’Associazione WildUmbria per le prime cure. Dopo la sua stabilizzazione
clinica era stata accolta nelle strutture dell’associazione stessa per le
successive fasi di degenza. Una volta guarita, il 20 dicembre era stata
trasferita presso il Centro di Recupero degli Animali Selvatici (CRAS) di
Castelsantangelo sul Nera, gestito dal Parco, in attesa di una ricrescita
completa del suo pelo e di condizioni meteorologiche meno incerte per la
liberazione.
In questa struttura è stato seguita
osservandone le fasi di recupero fino al raggiungimento di condizioni fisiche
idonee per aumentarne le chance per la sopravvivenza di vita in natura; nei
giorni scorsi Sibilla mostrava, infatti, buone condizioni di salute con normali
parametri nella mobilità e nel comportamento. La ricrescita del pelo era stata
completata. Le attività di cura, gestione e alimentazione dell’animale, sia
presso il centro di WildUmbria, sia presso il centro di Castelsantangelo sul
Nera, si sono svolte prestando la massima attenzione a non mettere in atto
interazioni con l’uomo tali da favorire comportamenti di imprinting o comunque
confidenti.
La traslocazione dell’animale è
avvenuta mediante delicate operazioni di cattura con telenarcosi. Il luogo di
rilascio è stato individuato in una valle nel territorio di Norcia, che
presenta le caratteristiche ambientali idonee, presenza di boschi, prede
naturali, radure e punti d’acqua e che, per i dati a nostra disposizione,
ricade nel territorio di attività del suo gruppo familiare di origine.
Il lupo è dotato di radiocollare
satellitare che consentirà di seguirne costantemente i movimenti. L’augurio è
che la lupa Sibilla possa riadattarsi bene alla vita in natura e ricongiungersi
al proprio gruppo familiare, da cui è rimasta separata per oltre quattro mesi.