È partita dai social (riscuotendo poco interesse nella cittadinanza, a dire il vero) e ora giunge sui tavoli del Consiglio Comunale di Montegranaro la polemica sullo stato degli impianti sportivi cittadini. L’opposizione ha rilevato come lo stato di manutenzione delle strutture lasci molto a desiderare con una serie di post sui vari social corredati da foto in cui si vedono nettamente quali siano i problemi. E i problemi effettivamente ci sono, e sono inquadrabili sia nell’ordinaria che nella straordinaria manutenzione, il che significa che riguardano sia l’Amministrazione Comune che i gestori degli impianti che dovrebbero occuparsi, appunto, dell’ordinaria.
Subito è balzato all’occhio che la mancata manutenzione degli impianti non può essere indicata soltanto negli ultimi due anni ma che, per arrivare a un tale stato di degrado, c’è stata una mancanza di interventi che si è protatta nel tempo. Da ciò è evidente che l’atto di accusa dell’opposizione non investe solo l’attuale Amministrazione ma coinvolge, forse involontariamente, anche la precedente che, ricodiamo bene, era a guida Pd e il cui Sindaco era l’attuale Capogruppo di Minoranza, Ediana Mancini. Sostanzialmente, quindi, un atto di auto-accusa.
Il Sindaco Ubaldi, dal canto suo, ha spiegato a più riprese come sia nei programmi della sua Giunta intervenire, ma che ci sono delle priorità da rispettare per cui bene sollecitare gli interventi ma bisogna comunque comprendere che ogni amministrazione fa le sue scelte politiche. E le scelte politiche dell’Amministrazione Mancini evidentemente non riguardavano gli impianti sportivi.
Questo appare abbastanza chiaro, e forse è per questo che l’interrogazione presentata per essere inserita nella prossima seduta del Consiglio Comunale non è stata firmata da chi, nella passata Amministrazione, era il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici. Leggiamo infatti che, a presentare l’interrogazione sono i Consiglieri Croce, Ferrazzoli e Strappa, mancano le firme di Ediana Mancini e di Aronne Perugini. Sembrerebbe un segnale di disaccordo tra i giovani del partito e i più anziani, questi comunque chiamati in causa nell’atto di accusa dei giovani in quanto, se gli impianti sono fatiscenti, è evidente che la responsabilità è più che altro loro. Non resta che attendere il 4 marzo per vedere che succede durante la seduta del Consiglio.
Luca Craia