sabato 13 aprile 2024

Rock’n’roll al La Perla con la musica di Ivan e l’arte di Filippo Graziani


Filippo Graziani, al La Perla, ha fatto un concerto rock. Nessuna malinconia, nessuna mestizia nel ricordo di Ivan, solo tanto rock'n roll suonato con potenza e cuore. Ci siamo accorti in maniera inequivocabile che non eravamo a uno spettacolo commemorativo ma a un vero, sanguigno, pulsante concerto rock quando Filippo ci ha chiesto di alzarci dalle nostre morbide poltroncine e di buttarci dentro la musica di Ivan. Avevamo appena asciugato la lacrima che inevitabilmente è venuta da sola dalla prima nota di Lugano addio e di botto è salita l'adrenalina di Jackyll and Hyde, con tutto il teatro che improvvisamente si mette a saltare, ballare e cantare. Perché il rock è questo, un qualcosa che ti scuote dal tuo vivere confortevole e ti butta nel fastidioso piacere di esistere, che ti fa vibrare l'anima e ti costringe a muoverti.

Ivan faceva rock. Lo faceva come nessuno in Italia e come nessuno tirava fuori dalla sua chitarra l'essenza della vita, mettendoci sopra testi così scavati in profondità nell'animo umano da non avere tempo. Filippo tratta le cose del padre con un rispetto filiale commovente. Non lo imita, lo interpreta e lo attualizza senza trasformarlo, solo dando continuità a qualcosa che si è interrotto. C'era Ivan Graziani al La Perla, ma c'erano anche i suoi figli che lo tenevano vivo, facendo ancora con tenacia e cuore quella musica strana che si fa con le chitarre e senza computer, producendo note e cantando versi che rompono la corazza che questi tempi tristi e solitari ci hanno costruito addosso. Ecco, il concerto di Filippo Graziani è necessario per questo: perché è una liberazione.

 

Luca Craia

venerdì 12 aprile 2024

Terremoto di Ancona, Albano (FdI): “Approvato emendamento per procedere alla ricognizione dei fabbisogni”

Passaggio formale per poter erogare le risorse necessarie alla ricostruzione


Comunicato integrale

 

“In commissione bilancio alla Camera è stato appena approvato un emendamento al decreto Pnrr che apporta una novità significativa per le famiglie anconetane rimaste senza casa a seguito della scossa di terremoto del 9 novembre 2022”. Lo dichiara il sottosegretario all’Economia e Finanze e deputato di Fratelli d’Italia Lucia Albano con delega alla ricostruzione post-sisma.
“L’emendamento prevede che ad effettuare la ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione, la riparazione o il ripristino delle strutture e infrastrutture, pubbliche e private, sarà la struttura del Commissario alla Ricostruzione post-sisma Guido Castelli.
Una volta effettuata la ricognizione - spiega - sarà possibile stanziare le risorse necessarie per avviare la ricostruzione.

Il Governo Meloni e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli proseguono nell’impegno di dare certezze e prospettive alle famiglie anconetane e continueranno a seguire l’evolversi della situazione mantenendo un dialogo costante con le comunità colpite”, conclude.


 

giovedì 11 aprile 2024

Andrea Salvatori non si ricandida. Una scelta sofferta e forse una scelta politica.

Un combattente che non ha mai mollato, addirittura trovandosi in contrasto con l’altra parte dell’opposizione consigliare quando ne reputava l’azione troppo blanda; una persona fortemente innamorata del suo paese, Monte San Giusto, per il quale ha sempre speso e dato il massimo di se stesso; un politico attento, che ha portato avanti un’azione efficace e costante per fare opposizione in maniera costruttiva ma ferma e, allo stesso tempo, cercare di ricucire lo strappo tra le due anime del centro-destra cittadino. E forse è proprio lì che non è riuscito, e ora si trova a prendere una decisione sicuramente dolorosa ma forse necessaria.

Non si ricandiderà alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, Andrea Salvatori. Non lo farà per “motivi personali”, ma dalle parole che ha scritto sul suo profilo Facebook traspare l’amarezza di chi avrebbe voluto trovarsi in questo momento in uno scenario ben diverso.  Ho provato a chiedere a Salvatori se c’è un motivo politico dietro questa decisione ma, da signore qual è, non si è sbilanciato. Ma sono pronto a scommettere che la ricucitura per la quale tanto si è speso negli ultimi tempi non abbia eliminato totalmente qualche vecchio rancore, chi lo sa. Ma forse una pausa farà bene a tutti: ad Andrea per ritemprarsi e a qualche altro soggetto per riflettere e capire che solo insieme si fa risultato.

Da parte mia un grande in bocca al lupo, certo che il suo impegno civico non cesserà ma anche che presto lo rivedremo a combattere in politica per il suo paese.

 

Luca Craia