martedì 28 maggio 2024

Fisco: Albano (FdI), intelligenza artificiale per assicurare fisco efficiente nel rispetto della privacy

Comunicato integrale

 

“Il viceministro Leo nella legge delega fiscale, e non poteva essere altrimenti perché l’ultima revisione del sistema fiscale è datata a circa cinquant'anni fa, ha previsto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning per avere un fisco equo, trasparente ed efficiente, nel rispetto della privacy dei cittadini. Questo è il futuro e so che la Guardia di Finanza è particolarmente preparata ad affrontare la materia, il modo di lavorare del Corpo è un riferimento a livello internazionale”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia e Finanze e deputato di Fratelli d’Italia Lucia Albano, intervenendo ad Ancona al convegno “La riforma fiscale quale strumento per la crescita” organizzato dalla Guardia di Finanza nell’ambito dei 250 anni dalla fondazione del Corpo.
“Mentre l’algoritmo è una sequenza finita di istruzioni – ha aggiunto - l’intelligenza artificiale elabora costantemente nuovi criteri di inferenza tra i dati e la cosa importante è che impara da se stessa. Non parliamo più di procedure, ma di un percorso di autoapprendimento che genera contenuti ex novo. È una tecnologia che è in grado di elaborare una mole di dati impressionanti. Sogei, ad esempio, il partner tecnologico del Mef, ha circa 200 banche dati e l’interoperabilità tra queste deve essere assicurata”, ha concluso.


 

Area di sosta e scambio: affidati i lavori

Comunicato integrale

 

Affidati i lavori di realizzazione di un’area di sosta e scambio in località Visso (MC); inizieranno, pertanto, a breve le attività nell’area individuata, che è stata messa a disposizione dal Comune di Visso.

L’intervento rientra nel Programma Parchi per il Clima – annualità 2019, finanziato con € 456.427,65 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

L’ obiettivo generale del Parco è quello di realizzare un sistema di trasporto pubblico sostenibile e integrato, con aree di scambio e di sosta, dotate di stazioni per bike sharing e punti di ricarica per auto e bus elettrici, dislocate in più parti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e tali da permettere un accesso alle zone più visitate in modalità decisamente più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Per quanto concerne l’annualità 2019 del sopra citato Programma, nella proposta progettuale è stata prestata particolare attenzione alla regolamentazione del traffico veicolare verso Castelluccio di Norcia, che durante la fioritura raggiunge livelli insostenibili per un ambiente tutelato, prevedendo la realizzazione di 3 aree di sosta nei comuni di Castelsantangelo sul Nera (loc. Monte Prata), di Arquata del Tronto (loc. Forca Canapine) e, per l’appunto, di Visso, dove, nelle immediate vicinanze del centro storico e della nuova piazza Maria Cappa, è prevista la realizzazione di 84 posti per autovetture (di cui 6 per disabili), 1 stazione di ricarica per autobus elettrici – 1 stazione di ricarica per auto elettriche – 1 ciclo-stazione con ricarica per bici elettriche dedicate al circuito di bike sharing del Parco (finanziato nell’ambito del medesimo Programma Parchi per il Clima). Oltre al servizio di bike sharing è previsto anche il servizio di navetta mediante bus elettrici/ibridi, 2 dei quali già acquistati dal Parco. Particolare attenzione è stata posta nel lasciare opportuni spazi verdi con essenze autoctone e al rispetto dei Criteri Ambientali minimi.

Tra gli interventi di mobilità sostenibile vi sono anche 2 nuove piste ciclabili realizzate nei Comuni di Pieve Torina e di San Ginesio. Ma il programma Parchi per il Clima non è solo mobilità sostenibile: è anche contrasto al dissesto idrogeologico (riapertura al pubblico del sentiero escursionistico E4 nel Comune di Bolognola), è anche efficientamento energetico riguardante 2 rifugi del Parco rimasti agibili (Fiastra e Garulla) e 9 strutture comunali (in accordo con i Comuni di Fiastra, Cessapalombo, Montegallo, Montefortino e Bolognola), nonché gestione forestale (in fase di stipula un accordo con l’Unione Montana dei Sibillini).

Il comune denominatore di tutti gli interventi è la sinergia tra classe politica, dirigenti e funzionari di tutti gli enti coinvolti, a conferma del fatto che per la lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale un lavoro di squadra.

 


 

SERRAVALLE DEL CHIENTI, UNICA REALTÀ MARCHIGIANA CHIAMATA A FAR PARTE DEI “BORGHI DEL SOLCO”

Comunicato integrale

 

Potrebbe sembrare un riconoscimento di poco conto quello di essere ammessi a far parte dei "Borghi del solco", invece parliamo di una delle tante piccole eccellenze che rendono unico il nostro Paese. La tracciatura del solco è una pratica contadina inserita dal Ministero delle Politiche Agricole nel “Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze territoriali di interesse storico”. Grazie, inoltre, alla collaborazione con l’Università del Sannio, questa pratica è candidata a essere riconosciuta patrimonio dell’UNESCO come bene immateriale. Parliamo di una modalità antichissima di devozione rituale diffusa nel centro Italia, che prevede la realizzazione di un solco lunghissimo e rettilineo, tracciato con vecchi aratri trainati da buoi.

A Serravalle di Chienti tale rito è attestato e tutt’ora praticato nella Parrocchia di San Lorenzo in Dignano, in occasione delle feste triennali che si svolgono per venerare il Santissimo Crocifisso. La tradizione vuole che questo crocifisso sia stato rinvenuto intorno al ‘500 mentre dei buoi trascinavano l’aratro sopra un campo che nascondeva le macerie di abitazioni distrutte da uno dei tanti terremoti che nel tempo hanno colpito il territorio tra Marche ed Umbria.

«Far parte dei "Borghi del solco", significa valorizzare questi territori e renderli attrattivi dal punto di vista turistico proprio per le evidenze folcloristiche che vi si possono trovare e una dimensione di lavorazione della terra e di pratiche agricole vicina ai ritmi naturali. Serravalle e le sue frazioni» sottolinea il sindaco Emiliano Nardi «rappresentano l'unica realtà marchigiana del circuito. Sarà importante promuovere questa specificità che si somma a tanti altri fattori d'interesse turistico dell'area, a cominciare dalla Botte dei Varano e dal Condotto Romano, esempi di "collaborazione" tra uomo e natura, volti alla regimentazione delle acque della piana che si estende tra Colfiorito e Serravalle». Un motivo in più, insomma, per scoprire queste terre straordinarie che, oltre a regalare al visitatore la bellezza del paesaggio e la bontà delle produzioni tipiche, prime fra tutte farro, lenticchie e patate, custodiscono aspetti del folclore e della tradizione che meritano di essere salvaguardati e conosciuti.