venerdì 12 luglio 2024

Un concerto itinerante per scoprire il barocco montegranarese. Archeologia musicale, arte e storia dell’architettura con Arkeo e Crypta Canonicorum.

È un esperimento molto interessante quello che Arkeo farà con la complicità del gruppo Crypta Canonicorum il 26 luglio a Montegranaro. Si tratta di un “concerto barocco itinerante”, una cosa mai tentata prima e che sicuramente stuzzicherà il pubblico che vorrà partecipare. Sarà un viaggio nel barocco attraverso l’arte, l’architettura e soprattutto la musica che riecheggerà la tra le mura dei templi barocchi montegranaresi. Si partirà dalla splendida chiesetta di San Pietro Apostolo da cui partirà il concerto durante il quale sarà possibile godere delle opere d’arte presenti spiegate dai volontari di Arkeo. Finita la prima parte del concerto ci si sposterà a piedi, attraverso gli antichi vicoli del castello, fino alla magnifica Prioria dei SS.Filippo e Giacomo dove prenderà corpo la seconda parte dell’esecuzione e si potranno ammirare anche qui le opere, il museo Tomassini e, al termine del concerto, anche l’ecclesia di Sant’Ugo.
Il repertorio barocco dei Crypta Canonicorum è una novità. Il gruppo è noto per le sue interpretazioni di brani antichissimi, medievali e rinascimentali, quasi tutti recuperati e “restaurati” con certosina abilità dal maestro Emiliano Finucci con un’opera di archeologia musicale unica. Stavolta però proporrà una musica più “recente”, spostandosi nel periodo che va dalla fine del ‘500 a tutto il ‘700. Quindi novità il tour musicale e novità il repertorio, il tutto in una notte d’estate che promette di essere molto particolare.


 

giovedì 11 luglio 2024

"La Fornarina torna a risplendere: un restauro a porte aperte"

Comunicato integrale

 

È iniziato il restauro della pala lignea raffigurante “Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani “, conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola d’Ulisse da Siena e datata 1463, si trova nell'Auditorium di Sant'Agostino a San Ginesio. Questo capolavoro, simbolo dell'identità ginesina, racconta la storica battaglia del 1377 in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avvertì dell'assedio imminente delle truppe fermane. 

Il restauro sarà eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium di Sant'Agostino. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico avrà la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, autorizzato dalla Sabap Marche e finanziato dalla Fondazione Carima, è affidato alla ditta "Artè" di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.)  dell'Accademia di Belle Arti di Macerata.

I lavori prevedono un'approfondita analisi dell'opera, resa possibile dalle avanzate strumentazioni della sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della scuola di scienze e tecnologie di UNICAM. L'intervento è iniziato effettuando le analisi multispettrali, la fotografia a luce radente e le indagini a fluorescenza indotta da luce ultravioletta e riflettografia infrarossa. Successivamente si procederà con analisi radiografiche e ulteriori esami specifici. Tale diagnostica fornirà una panoramica dettagliata sullo stato di conservazione dell'opera, mettendo in evidenza ciò che non è visibile ad occhio nudo, ovvero la composizione chimica dei materiali e le tecnologie di preparazione, ma anche le correzioni, le ridipinture, o eventuali scritture o firme, oltre a valutare lo stato di conservazione dell'opera, indirizzando la tecnica di restauro più appropriata. Il restauro terminerà a settembre 2024. 

Per informazioni e orari di visita contattare: 335 543 0288.