Io questo vicesindaco continuo a non capirlo. Si dice soddisfatto del
dato delle multe, la cui pubblicazione avevamo sollecitato già da tempo su
queste pagine, anche se si tratta di un dato che tutto può fare meno che
soddisfare l’assessore al bilancio. Né dovrebbe soddisfare una persona che si
dice attenta all’ordine pubblico e al rispetto delle norme. 30.000 Euro di
incassi per le contravvenzioni al Codice della Strada sono sconfortanti, specie
considerando che, di infrazioni, a Montegranaro ne vengono commesse un’infinità
e basterebbe un’ora al giorno di un vigile che si occupasse solo di controllare
le soste per incassare la stessa cifra in un meno di un mese, senza tirare in
ballo la solita storia trita e ritrita della mancanza di personale.
L’anno scorso i dati erano stati pubblicati con dovizia di
particolari, spiegando anche che tipo di infrazione era stata sanzionata e
dove. Quest’anno, invece, escono un po’ in sordina e viene fornito solo il dato
generale, per niente edificante. Non sappiamo, quindi, se le multe siano state
elevate per divieto di sosta (sport cittadino per eccellenza) o per altre
infrazioni e se queste siano state rilevate in tutta la città o solo in punti
specifici.
Fare le multe non è vessare i propri amministrati, come dice,
sbagliando, il vicesindaco Endrio Ubaldi. Fare le multe serve a far rispettare
le regole e tutela i cittadini che le rispettano nei confronti di quelli che
non le rispettano. Fare le multe non è semplicemente far cassa ma è educare i
cittadini a essere più rispettosi. La conseguenza è, ovviamente, una città più
vivibile per tutti, anche per i multati. Se questo, poi, ha dei benefici sulle
casse del Comune ben venga, magari avremo riflessi positivi anche sulle nostre
tasse. Per suvvia, vicesindaco, incentiviamole queste multe, senza paura di
fare arrabbiare qualche elettore. Ne avrebbe beneficio anche la sua popolarità.
Luca Craia