È tipico di ogni totalitarismo che si rispetti gestire e manipolare a
proprio piacimento l’informazione. Lo abbiamo visto fare nell’Unione Sovietica,
lo abbiamo visto fare nelle repubbliche comuniste di tutto il mondo, lo abbiamo
visto fare nelle dittature fasciste del sud America, lo vediamo fare da Renzi.
Non esiste al mondo una dittatura che non abbia un ministero dell’informazione
e che controlli scrupolosamente cosa arriva e cosa non arriva al popolo; così
come, allo stesso modo, viene curata la comunicazione, che va sempre ben
calibrata e studiata nei minimi dettagli, ed esistono specialisti in grado di
gestire al meglio questo fondamentale aspetto del governo totalitarista, senza
il quale non si reggerebbe.
A Montegranaro, nel nostro piccolo, abbiamo un governo oligarchico di
tipo dittatoriale. È vero che è stato eletto democraticamente, ma governa con
una maggioranza risicatissima in Consiglio Comunale e, cosa più importante,
rappresenta un’esigua minoranza di cittadinanza. Questo era già evidente dopo
le elezioni, con il dato delle stesse che parlava di una vittoria con una
maggioranza relativa di voti di poco superiore al 30%, che già allora mandava
al governo del paese uno schieramento che rappresentava un terzo dell’elettorato.
Col tempo, poi, questo consenso si è andato sempre più assottigliando tanto che
oggi possiamo pensare a un governo che rappresenta davvero una piccola
oligarchia e qualche lobby.
Hanno cercato fin da subito, i nostri amministratori, di impostare la
comunicazione e l’informazione con canali istituzionali. Qualcuno mi riferì all’epoca
che si prefiggevano lo scopo di annientare L’Ape Ronza e soppiantarla con la
pagina Facebook del Comune. L’operazione, come si vede, non è riuscita, così
come non è riuscita l’idea di gestire le segnalazioni dei cittadini, idea
fallita dopo poche settimane. Per il resto la comunicazione è stata una
Waterloo per Sindachessa e compagni (e camerati), con punte di assurdità e
incompetenza assolute alle quali abbiamo assistito, non senza divertimento,
soprattutto grazie a Vicesindaco. Ma anche la Sindachessa, con le sue
esplosioni di bile sui giornali, ci ha dato materiale per scrivere e pensare.
Ora, dopo quasi due anni di disastri comunicativi, finalmente il
governo oligarchico di Montegranaro capisce che deve fare della comunicazione
un suo punto forte. Parte l’operazione “simpatia”, parola che, accostata ai
nomi di Ediana Mancini, Endrio Ubaldi e Aronne Perugini, diventa un ossimoro e
la missione pare impossibile. Intanto, però, si è azzittito il vicesindaco, e
non è cosa da poco (anche se triste, visto quanto ci ha fatto divertire fino a
ieri). La Sindachessa ancora parla sui giornali sputando un po’ di veleno ma
andrà a sciamare. Infatti è in arrivo l’addetto alla comunicazione, il ministro
con portafoglio dell’informazione della Repubblica (poco) democratica
montegranarese. Sarà un professionista a gestire le esternazioni della giunta
Mancini.
Niente più post al vetriolo cancellati dai bambini, niente più
sentenze di condanna sui giornali, niente più inviti alla pugna. Si passa a un’informazione
calibrata e studiata scientificamente per far recuperare il recuperabile all’amministrazione
comunale più antipatica della storia. Tutto questo ancora non si sa da chi sarà
pagato, visto che non c’è traccia di bandi o delibere di sorta. Vedremo. Intanto
auguri a questo Tom Cruise de noandri e alla sua missione impossibile.
Luca Craia