giovedì 4 febbraio 2016

Lu Voccentò e la monnezza



Credo sia ora di mettere i dovuti puntini sulle i. La materia dell'appalto della nettezza urbana è così intricata che, nel momento di stilare il bando, ci siamo avvalsi della collaborazione di un esperto. Per fortuna, altrimenti c'era da tagliarsi le vene. Ma chi sono gli attori di tanta tragedia? Il comune di Montegranaro in qualità di attore protagonista, l'Ecoelpidiense in qualità di coprotagonista, la nuova ditta appaltatrice in qualità di comparsa e il terzo incomodo: il consulente. Il protagonista e il coprotagonista e il consulente probabilmente hanno in comune l'area di appartenenza, il Pd. Il Comune è amministrato dal PD, l'Ecoelpidiense vede tra i suoi azionisti il comune di Porto Sant’Elpidio, notoriamente di area PD, e sembra che anche il consulente respiri aria simile. Siccome a pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca, diciamo che l'appalto è stato redatto così male che, a distanza di mesi, non riusciamo a venirne a capo; e allora rifacciamoci dare i soldi dal consulente che non ha svolto bene il proprio lavoro e magari ci risarcisce anche degli eventuali aggravi di costo. Oppure stiamo creando un sacco di difficoltà al fine di indurre il vincitore la gara di appalto a desistere in modo tale che alla fine si ritorna all'Ecoelpidiense? Ovviamente il tutto è condito dalla suspense della trasparenza, il vedo e non vedo, l'apparire e lo scomparire di una vicenda che assume sempre più i contorni della commedia più che della tragedia

Non siamo più capaci di discutere civilmente.



La diatriba tra i difensori dei diritti degli omosessuali e quelli del Family Day, abilmente pilotata dall’alto per tenere impegnate le nostre teste e le nostre energie in modo che altre questioni, più essenziali e vitali per tutti, questioni che davvero riguardano il futuro degli Italiani a prescindere che siano di destra o di sinistra, pro omosessuali o pro family day, segna marcatamente lo stato della nostra democrazia reale e del declino ormai inarrestabile della nostra civiltà.
Premetto, per onestà, che non sto né da una parte né dall’altra, convinto come sempre che in medio stat virtus, ritenendo che la libertà del’uno finisce dove comincia quella dell’altro, credo che una coppia debba avere il diritto di sottoscrivere un negozio giuridico (che poi lo vogliamo chiamare matrimonio o in altra maniera poco importa) a prescindere che sia omo o eterosessuale, al fine di avere garantiti i diritti essenziali che derivano dal legame reciproco. Nello stesso modo ritengo che l’adozione del figlio del coniuge sia una derivazione naturale di quanto ho detto sopra e che l’eventuale forzatura che ne potrebbe conseguire col rischio del cosiddetto utero in affitto non possa essere motivo valido per non concedere questo diritto. Semmai si legiferi opportunamente per evitarlo. Diversamente ritengo che l’adozione di bambini terzi da parte di coppie omosessuali non sia ammissibile per il fatto stesso che la natura non ci mette in condizioni di procreare tra individui dello stesso sesso. Ho molto semplificato ma il discorso sarebbe molto più articolato.
Ma, a parte la mia opinione della quale non stiamo discutendo, sono inorridito dal livello del dibattito, sia tra la gente comune che si avvale dei social, sia sui media e in politica. Non esiste più il rispetto per l’opinione altrui, non esiste più il rispetto per la persona che la pensi diversamente. Si scende costantemente nel personale e in maniera pesantissima, abbandonando il tema reale della discussione per abbandonarsi all’insulto e allo sfottò irrispettoso che, se allo stadio per alcuni è accettabile, al di fuori dello sport non dovrebbe essere minimamente contemplato, specie discorrendo di temi così delicati. L’esempio lampante di quanto questo sia vero è quanto accaduto a Giorgia Meloni, con la quale a volte concordo e a volte no, ma che certamente non meritava tanta bassezza, cattiveria, bruttura, specie da chi si professa progressista rispettoso di tanti principi ma dimentica troppo facilmente il rispetto per il prossimo.
Questo imbarbarimento dei rapporti tra le persone è ben noto a chi sta sempre più pilotando le nostre vite e ne fa uso amplissimo. È utile infatti mantenere il popolo diviso e accentuare queste divisioni fino all’esasperazione. Un popolo diviso lo governi come vuoi, un popolo unito può anche, hai visto mai, ribellarsi.

Luca Craia

L’assessore Basso ci tranquillizzi fornendo le fidejussioni



È del 30 ottobre scorso la richiesta di accesso agli atti per quanto riguarda la documentazione delle fidejussioni che dovrebbero garantire l’appalto per i rifiuti, appalto che, ricordiamolo, vale circa 6 milioni di Euro. A protocollarla presso il Comune di Montegranaro furono allora Mauro Lucentini di Viviamo Montegranaro e Carlo Pirro del Movimento 5 Stelle. È curioso che, essendo passati ben tre mesi, questa documentazione non sia stata ancora fornita ai facenti richiesta.
Per quanto si sforzi, quindi, l’assessore Roberto Basso nel tranquillizzare i cittadini circa i ritardi nella messa in atto dell’incarico alla nuova ditta, adducendo come motivazione la presunta meticolosità con la quale si stai procedendo per non commettere alcun errore, credo che il modo migliore per farci stare tranquilli sia rispondere alle domande che vengono poste.
Come mai queste fidejussioni non sono state fornite all’opposizione? Ve le siete perse? Vi aiutiamo a cercarle. O non le avete ancora in mano? Lo dico dall’anno scorso, e sono stato accusato per questo di “terrorismo mediatico”, ma in questa faccenda non ci vedo chiaro per niente. E non sono il solo.

Luca Craia