venerdì 5 febbraio 2016

L’assessore per il sociale degli stranieri



Si dà un gran da fare l’assessore Cristiana Strappa, avente delega per i servizi sociali del Comune di Montegranaro, per gli extracomunitari. Promuove incontri per l’integrazione (a proposito, mai visti incontri per l’integrazione promossi dagli extracomunitari, chissà perché), mense per i poveri dove accederanno prevalentemente gli extracomunitari, corsi di lingua italiana per extracomunitari, case popolari per extracomunitari eccetera eccetera.
Per gli Italiani, invece, che fa? Riduce il monte ore per i servizi domiciliari, non dice nulla sull’aumento delle tasse comunali, fa pagare il pulmino ai bambini che vanno in piscina con la scuola, concorda col suo Sindaco nel tentativo di abrogare la mensa scolastica eccetera eccetera.
Cosa non fa? A parte il parlare (non ne abbiamo mai sentita la voce in Consiglio Comunale), non fa nulla, ma davvero nulla per i cittadini montegranaresi che si trovano in difficoltà, così come questa amministrazione non fa nulla ma davvero nulla per fronteggiare in qualche modo la crisi economica che sta riducendo Montegranaro a un livello mai visto. Che dire: davvero brava.

Luca Craia

Ma perché darlo ai privati?



Non riesco a capire perché questa smania di dare le cose in gestione ai privati. Esternalizzazioni, incarichi più o meno temporanei, bandi per la gestione delle aree. A chi giova tutto questo? Prendiamo l’area del laghetto del torrione, il cosiddetto Parco Fluviale: perché mai lo vogliono dare in gestione a un privato? In passato la gestione era curata dalla Protezione Civile e le cose andavano benissimo. Non c’erano costi o quasi per l’amministrazione comunale e l’area era fruibile gratuitamente da tutti. Un privato, quandanche portasse un introito al Comune, poi dovrebbe avere un guadagno dalla gestione e, quindi, l’area non sarebbe più gratuita. Quindi perché?
Altra cosa che non capisco è la volontà di sanare i ruderi che insistono nell’area. Sono ruderi, appunto, e posti in posizione pericolosa. Non è meglio abbatterli e ripulire?
In sostanza la domanda che le riassume tutte è: chi ci guadagna?

Luca Craia

Che fine ha fatto la palla?



A me non è mai piaciuto e lo chiamavo “il monumento alle palle che girano”, e credo che, come a me, non piacesse a molti. Ma ormai c’era ed era costato pure un bel po’. Per cui ora mi chiedo che fine abbia fatto la palla rotante con annessa fontana che girava su se stessa in mezzo ai giardini di viale Gramsci. È stata rimossa dopo che la terra ha iniziato a muoversi e da allora ne abbiamo perse le tracce. Pensavo che, finiti i lavori, sarebbe stata rimessa al suo posto o, magari, da qualche altra parte. Invece è sparita.
Posso capire che alla nuova amministrazione non sia piaciuta ma non mi pare una buona ragione per buttare via qualcosa che, comunque, è recente, funzionante e, soprattutto, è costato alla collettività dei bei soldini. Così come non capisco perché tutte le fontane di Montegranaro siano in disuso, a partire da quella grande della rotatoria della circonvallazione per finire con quelle di viale Gramsci trasformate in fioriere. Non credo sia cosa saggia che una nuova amministrazione debba buttare via tutto quello che è stato fatto in precedenza.

Luca Craia