mercoledì 10 febbraio 2016

Appaltata la rampa per disabili di palazzo Francescani



Finalmente una buona notizia e una piccola vittoria per il Movimento 5 Stelle: il Comune di Montegranaro ha finalmente stanziato 2.196 Euro per la realizzazione di una rampa per disabili che agevoli l’ingresso e l’uscita dagli uffici comunali più importanti, quelli posti al piano terra di Palazzo Francescani. È un piccolo passo verso l’eliminazione delle barriere architettoniche che a Montegranaro sono davvero tante e, talvolta, insuperabili, come le scale che portano all’Ufficio Tecnico Comunale. È comunque un fatto positivo. Il Movimento 5 Stelle ne aveva fatto una battaglia politica e di civiltà da tempo e nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale aveva strappato all’assessore ai lavori pubblici Perugini una bozza di impegno a intervenire. Perugini, in questo caso, è stato di parola almeno con questo piccolo passo. Speriamo non sia un episodio isolato ma credo che i grillini nostrani vigileranno con attenzione.

Luca Craia

L’assessore Jakyll e il Presidente Hyde



Curioso questo bipolarismo, questa doppia personalità dell’assessore Perugini nonché Presidente della Provincia di Fermo, quando valuta le questioni legali che coinvolgono l’ente che presiede. In effetti ha ragione quando dichiara che “ricevere una richiesta di risarcimento danni non significa necessariamente che quei soldi siano dovuti”. Corretto. Solo che poi, quando si toglie i panni di Presidente e indossa quelli di assessore a Montegranaro, le richieste di risarcimento danni diventano debiti fuori bilancio.
Ci ha fatto tutta la campagna elettorale, Perugini, su questa accusa mossa nei confronti dell’ex Sindaco Gismondi. Solo che ora, riferendosi ai guai della sua Provincia, per quanto non causati da lui ma, eventualmente, dal suo predecessore Cesetti (che comunque è della sua parte politica), cambia totalmente punto di vista, trasformandosi da Jakyll a Hyde (o viceversa) con una certa disinvoltura. Intanto, però, dicendo il contrario di quanto afferma oggi, ha vinto le elezioni.

Luca Craia

Beverati: poche idee e niente soldi.



A parte il fatto che dichiarare che Montegranaro sia un paese a basso livello di scolarizzazione e farlo sul giornale, dall’alto della carica di assessore alla cultura, mi pare un pelino offensivo e, oltretutto, ingiusto nei confronti di un paese (vorrei vedere a quali dati ci si riferisce), leggo le dichiarazioni di Giacomo Beverati (e lo faccio senza assopirmi, incredibile ma vero) rilasciate oggi sul Corriere Adriatico e mi chiedo se crede davvero a quello che dice oppure ci sta rifilando la solita tiritera che dice tutto e niente allo stesso tempo.
In effetti propenderei più per la seconda ipotesi, mantenendo la mia stima per l’intelligenza del nostro architetto.
Beverati ha fino a oggi gestito l’assessorato al centro storico in maniera umiliante (per lui) visto che, in ormai due anni di delega, non ha avuto mai un centesimo da spendere. E la cosa, nonostante quello che dichiara sul giornale, non pare destinata a migliorare, visto che in bilancio non c’è una voce che destini fondi per il centro storico. Va un po’ meglio con la cultura, appena assegnatagli, ma solo perché, per fortuna, c’è una tale ricchezza di associazioni culturali (costituite da gente di bassa scolarizzazione, probabilmente) che il panorama è vivacissimo nonostante la pressochè totale inattività del Comune.
Quindi leggere di una progettualità che non può esserci per il semplice fatto che non ci sono soldi per essa, mi lascia perplesso, anzi, mi suona un po’ da presa in giro. Eppure, torno a ribadirlo, Beverati aveva un gran bel progetto per il centro storico, lo presentò nel programma elettorale del 2009, quando si candidò sindaco con scarso successo. Era un progetto ben articolato che, con le dovute attualizzazioni, potrebbe andare bene anche oggi. Ma Beverati sembra esserselo scordato, così come i suoi alleati di governo che lo erano anche nel 2009 e condividevano quell’idea. Si sarà persa in qualche cassetto o forse è stata superate da altre convenienze politiche. Chissà.
Case a un Euro, brand unici per la promozione turistica, contaminazioni tra cultura e manifatture, sono tutte idee condivisibili ma se non sono legate da una visione di insieme più ampia, da un progetto più articolato e, soprattutto, se non vengono finanziate in bilancio, sono solo parole al vento, aria fritta. Consiglierei all’architetto Beverati di provare a pesare un po’ di più in giunta, non accontentandosi di superassessorati che lo sono solo sulla carta. Faccia pressioni e si faccia dare spazio in bilancio. E se non ci riesce sia coerente e chiuda la porta con una maggioranza che, fino a oggi, lo ha politicamente maltrattato. Almeno così potrebbe recuperare un po’ di credibilità.

Luca Craia