martedì 16 febbraio 2016

Il San Serafino di Castignano




La venerazione del nostro Santo montegranarese, il patrono, l’amatissimo San Serafino è molto diffusa, più di quanto si creda, e ogni tanto trovo testimonianze di quanto sia diffuso il suo culto in tutta Italia. A Civitavecchia, per esempio, nella chiesa dei frati Cappuccini, esiste una splendida tela che rassicura il santo montegranarese e che è stata restaurata recentemente con fondi raccolti dai fedeli.  Oggi vorrei parlare, invece, di una piccola chiesa diroccata edificata a ridosso dell’abitato di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno.
Il piccolo tempio fu edificato dai frati Cappuccini nel 1765, come riportato su un mattone incastonato nella facciata principale. Nacque come oratorio pubblico per volontà della famiglia Fioravanti de Castiglioni. La pianta è rettangolare alla quale successivamente fu aggiunta un’abside utilizzata come sacrestia.
La chiesa è fortemente lesionata ma si riconoscono all’interno alcuni affreschi, purtroppo illeggibili, parti di un dipinto su legno, anch’esso ormai perso, e diverse decorazioni murarie che fanno pensare a un tempio piuttosto ricco. Ringrazio l’amica Delia Ficcadenti per le informazioni fornitemi (fonte: San Serafino – Chiesetta rurale, di Grilli, Barbizzi, D’Angeli, De Vecchi, edizioni Tascabili ISC Montalto delle Marche).





Luca Craia

BEVERATI AVEVA RAGIONE. Sarebbero potuti andare in Procura. Comunicato del M5S

Da qualche settimana è stato nominato il nuovo Coordinatore del Gruppo Movimento 5 Stelle Montegranaro. E' Mauro Foresi, classe 1968, noto imprenditore di Montegranaro, che prende il posto di Paolo Conti. Così come accordato all'interno del gruppo vieni così rinnovata semestralmente la figura che organizza e rappresenta il meetup veregrense del MoVimento Cinque Stelle di Montegranaro. Oltre a valore di rappresentanza degli attivisti per quanto riguarda le attività e le scelte del gruppo, Foresi sarà il nuovo elemento di garanzia e contatto tra gli stessi e il loro portavoce in consiglio comunale, Carlo Pirro.
Insieme a Pirro, quindi, saranno le voci ufficiali del movimento: Foresi organizzerà e gestirà le riunione settimanali e tutte le scelte che il gruppo porterà avanti mentre Pirro, accogliendo le idee e le decisioni di Foresi e degli altri attivisti, le trasformerà in azioni politiche e proposte nel consiglio comunale cittadino.
La prima che ormai sta per concretizzarsi è quella dell'esposto alla Procura della Repubblica inerente la vicenda del Villaggio del Lavoro nata dalle gravi affermazioni dell'ass. Beverati. L'esposto è pronto e attualmente è al vaglio di alcuni legali di fiducia del MoVimento, nonché in mano ai parlamentari marchigiani del M5S. “Il fatto”, chiariscono Foresi e Pirro, “è che abbiamo accolto l'invito di Beverati nelle sue dichiarazioni di replica alle nostre accuse. Non ci siamo limitati a denunciare quelle che sembrerebbero gravi inadempienze dell'allora minoranza, ma abbiamo studiato a fondo tutta la vicenda Calepio 20022009, analisi complicatissima e intricata, che ci ha però condotto ad un agghiacciante conferma: Beverati aveva proprio ragione. Sarebbero potuti andare in procura.” Infatti dai verbali delle sedute del consiglio comunale è chiarissimo quanto sia alto il livello di conoscenza e di dettaglio che Perugini e Beverati dimostrano nel more della vicenda sin dai tempi in cui era ancora operante la Calepio Scavi spa. Ecco. “Ora noi cerchiamo di rimediare a quella che, secondo il nostro parere, è stata una grave inadempienza. Ovvio che spetterà al procuratore valutare se ci sono risvolti penali nella mancata denuncia della minoranza così come sulla gestione amministrativa della vicenda Villaggio del Lavoro, che dalle carte a nostra disposizione, mostra più di un'ombra per la modalità con cui è stata condotta.”
Per dirla usando lo stesso modo di dire che usò Beverati replicando tempo fa alle nostre accuse.. non ci siamo limitati a guardare il suo dito, ma abbiamo dato un ampio e profondo sguardo anche alla luna. Sguardo che avrebbero dovuto dare loro, prima di noi, in maniera molto più coraggiosa anteponendo la loro funzione di controllo a quella di amicizia e conoscenza degli accusati.

Mauro Foresi – Carlo Pirro

lunedì 15 febbraio 2016

L’indecenza davanti la porta di Montegranario



Torna a chiedere attenzione e interventi nell’area del cosiddetto “Villaggio del Lavoro” il Movimento 5 Stelle montegranarese e lo fa documentando fotograficamente il degrado in cui versa la zona di Piane di Chienti, area che doveva essere destinata a zona industriale e commerciale ma che è rimasta bloccata da varie vicende tra le quali il fallimento arcinoto della Calepio Scavi. I pentastellati ne denunciano la sporcizia e l'abbandono causati dall'inciviltà della gente dopo averlo già fatto il passato, ottenendo allora la pulizia dell’area che, però, è tornata come e peggio di prima.
L’inciviltà dimostrata dalle foto è profonda e gravissima e arreca un enorme danno all’immagine di Montegranaro. Infatti è da lì che obbligatoriamente si passa per arrivare a Montegranaro dalla superstrada e questo è certamente il peggior biglietto da visita che possiamo offrire a un visitatore. Immaginiamo il tanto sbandierato turismo degli outlet che tipo di approccio possa avere vedendo questo orrore.
Credo, quindi, che sia necessario intervenire per sistemare l’area ma anche per evitare che la situazione torni a ripetersi. Le famose telecamere, in questo caso, sarebbero davvero utili. L’assessore al turismo Beverati dovrebbe intervenire con forza, altrimenti hai voglia a promuovere il turismo.

Luca Craia

Le scuole rosse perdono iscrizioni e rischiano di chiudere.



Il problema è antico ma si sta manifestando in tutta la sua gravità in questo periodo: le scuole elementari capoluogo, quelle rosse, per capirsi, stanno perdendo iscrizioni anno per anno e quest’anno si stanno avendo difficoltà anche per organizzare una sola sezione di prima elementare. Ciò è dovuto sia a un problema demografico, visto che il centro storico si sta progressivamente spopolando che all’assenza, ormai da anni, della scuola materna in centro. Infatti, con l’inagibilità e il successivo abbattimento della struttura storica vicina al Campo dei Tigli, il centro di Montegranaro non ha più avuto la materna, pur mantenendone la denominazione, e i bambini attualmente frequentano la sezione “centro” che, però, ha sede nella struttura di San Liborio. Questo ovviamente induce i genitori a mantenere l’iscrizione presso la struttura di San Liborio al momento del passaggio dalla materna alle primarie e ciò comporta lo svuotamento del plesso storico.
È un vero peccato, perché, andando così le cose, l’edificio sarà presto vuoto e una parte importante della nostra storia andrà a morire. Questo non può che nuocere ulteriormente alla vitalità del centro storico, aggiungendo un altro motivo di degrado e abbandono. Eppure nel plesso del capoluogo lavorano insegnanti tra le migliori, tanto che, dati alla mano, alle medie i ragazzi provenienti dal centro sono mediamente più preparati.
Sarebbe quindi auspicabile che si prendano iniziative, a livello scolastico, per incentivare le iscrizioni presso il capoluogo. Ma sarebbe anche necessario che la scuola materna torni in centro, magari dandole sede proprio nell’edificio dell’ospedale vecchio, così da creare nuovo movimento nel centro storico e sostenere la scuola più antica di Montegranaro. Le scuole rosse vanno salvate, sono una parte importante della nostra memoria storica.

Luca Craia