mercoledì 17 febbraio 2016

Poche multe e indisciplina dilagante. C’è poco da essere soddisfatti.




Ha davvero poco di cui essere soddisfatto il vicesindaco Ubaldi, nonostante se ne dichiari, e con lui il comandante del corpo di Polizia Municipale di Montegranaro, per i dati che vengono comunicati circa le contravvenzioni al codice della strada sanzionate nel nostro comune. In effetti le cifre sono deprimenti, sia per l’entrata a dir poco esigua che per il numero di sanzioni elevate. 431 multe sono davvero poche, poco più di una multa al giorno, e questo non si spiega nemmeno adducendo la giustificazione del poco personale.
Tutti sappiamo quanta indisciplina stradale ci sia a Montegranaro e lo abbiamo dimostrato qualche mese fa con la “Giornata del Parcheggio Creativo” promossa proprio da questo blog, alla quale hanno partecipato numerosi Montegranaresi. L’evidenza è che basterebbe fare un giro quotidiano delle strade principali, volendo tralasciare le secondarie, per elevare molte ma molte più contravvenzioni.
La Giornata del Parcheggio Creativo, inoltre, ha dimostrato che le infrazioni non si compiono soltanto in viale Gramsci ma in tutta la rete viaria montegranarese. Ora, non sappiamo, perché non sono stati comunicati, i dati di dove le multe sono state elevate, ma ricordo benissimo dall’anno scorso che la maggior parte delle sanzioni erano state emesse per violazioni riscontrate in viale Gramsci, mentre l’indisciplina è diffusa in tutta Montegranaro è pare diseducativo sanzionare solo chi si comporta male in un determinato posto, giustificando di fatto lo stesso comportamento altrove.
Il punto non è tanto il far cassa con le multe, che ci starebbe pure ma che interessa meno, quanto l’importanza dell’educare i cittadini che non rispettano le norme e, soprattutto, il prossimo. E a Montegranaro assistiamo a scene, prontamente documentate da tantissimi lettori di questo blog che mi mandano foto a profusione ogni giorno, che definire vergognose è dire poco. Ma incassiamo solo 30.000 Euro all’anno per le multe. Direi che c’è qualcosa che non va e, secondo me, non è lo scarso numero di agenti in servizio.

Luca Craia

L’armata Brancamancini alla Fiera di Rho



Poi già lo so che mi risponderanno che hanno economizzato, che si sono mangiati in panino con la frittata portato da casa, che sono andati piano per consumare poco, ma sempre che andare in cinque al MICAM per rappresentare l’Amministrazione Comunale e la sua vicinanza agli imprenditori montegranaresi mi pare un po’ eccessivo. Anche perché la vicinanza bisognerebbe dimostrarla coi fatti, prendendo iniziative, inventandosi strategie, incontri, assistenza. Invece, da questo lato, il vuoto più assoluto. Ma si va a Milano in cinque, più che altro a farsi le fotografie, verrebbe da dire.
E lo si fa nel momento in cui si chiedono maggiori sacrifici ai cittadini, dopo aver fatto pagare la TASI al massimo (mentre altri comuni l’hanno tolta direttamente), dopo avere addirittura fatto pagare il pulmino ai bambini della scuola che vanno in piscina. Non che cambi qualcosa, intendiamoci, è più che altro una questione di atteggiamento. Direi che sarebbe stato più sobrio e probabilmente più apprezzabile andarci, magari, solo in due, lasciando gli altri a casa a lavorare per la collettività, magari a inventarsi qualche strategia che sostenga davvero i nostri imprenditori.

Luca Craia

martedì 16 febbraio 2016

Il San Serafino di Castignano




La venerazione del nostro Santo montegranarese, il patrono, l’amatissimo San Serafino è molto diffusa, più di quanto si creda, e ogni tanto trovo testimonianze di quanto sia diffuso il suo culto in tutta Italia. A Civitavecchia, per esempio, nella chiesa dei frati Cappuccini, esiste una splendida tela che rassicura il santo montegranarese e che è stata restaurata recentemente con fondi raccolti dai fedeli.  Oggi vorrei parlare, invece, di una piccola chiesa diroccata edificata a ridosso dell’abitato di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno.
Il piccolo tempio fu edificato dai frati Cappuccini nel 1765, come riportato su un mattone incastonato nella facciata principale. Nacque come oratorio pubblico per volontà della famiglia Fioravanti de Castiglioni. La pianta è rettangolare alla quale successivamente fu aggiunta un’abside utilizzata come sacrestia.
La chiesa è fortemente lesionata ma si riconoscono all’interno alcuni affreschi, purtroppo illeggibili, parti di un dipinto su legno, anch’esso ormai perso, e diverse decorazioni murarie che fanno pensare a un tempio piuttosto ricco. Ringrazio l’amica Delia Ficcadenti per le informazioni fornitemi (fonte: San Serafino – Chiesetta rurale, di Grilli, Barbizzi, D’Angeli, De Vecchi, edizioni Tascabili ISC Montalto delle Marche).





Luca Craia

BEVERATI AVEVA RAGIONE. Sarebbero potuti andare in Procura. Comunicato del M5S

Da qualche settimana è stato nominato il nuovo Coordinatore del Gruppo Movimento 5 Stelle Montegranaro. E' Mauro Foresi, classe 1968, noto imprenditore di Montegranaro, che prende il posto di Paolo Conti. Così come accordato all'interno del gruppo vieni così rinnovata semestralmente la figura che organizza e rappresenta il meetup veregrense del MoVimento Cinque Stelle di Montegranaro. Oltre a valore di rappresentanza degli attivisti per quanto riguarda le attività e le scelte del gruppo, Foresi sarà il nuovo elemento di garanzia e contatto tra gli stessi e il loro portavoce in consiglio comunale, Carlo Pirro.
Insieme a Pirro, quindi, saranno le voci ufficiali del movimento: Foresi organizzerà e gestirà le riunione settimanali e tutte le scelte che il gruppo porterà avanti mentre Pirro, accogliendo le idee e le decisioni di Foresi e degli altri attivisti, le trasformerà in azioni politiche e proposte nel consiglio comunale cittadino.
La prima che ormai sta per concretizzarsi è quella dell'esposto alla Procura della Repubblica inerente la vicenda del Villaggio del Lavoro nata dalle gravi affermazioni dell'ass. Beverati. L'esposto è pronto e attualmente è al vaglio di alcuni legali di fiducia del MoVimento, nonché in mano ai parlamentari marchigiani del M5S. “Il fatto”, chiariscono Foresi e Pirro, “è che abbiamo accolto l'invito di Beverati nelle sue dichiarazioni di replica alle nostre accuse. Non ci siamo limitati a denunciare quelle che sembrerebbero gravi inadempienze dell'allora minoranza, ma abbiamo studiato a fondo tutta la vicenda Calepio 20022009, analisi complicatissima e intricata, che ci ha però condotto ad un agghiacciante conferma: Beverati aveva proprio ragione. Sarebbero potuti andare in procura.” Infatti dai verbali delle sedute del consiglio comunale è chiarissimo quanto sia alto il livello di conoscenza e di dettaglio che Perugini e Beverati dimostrano nel more della vicenda sin dai tempi in cui era ancora operante la Calepio Scavi spa. Ecco. “Ora noi cerchiamo di rimediare a quella che, secondo il nostro parere, è stata una grave inadempienza. Ovvio che spetterà al procuratore valutare se ci sono risvolti penali nella mancata denuncia della minoranza così come sulla gestione amministrativa della vicenda Villaggio del Lavoro, che dalle carte a nostra disposizione, mostra più di un'ombra per la modalità con cui è stata condotta.”
Per dirla usando lo stesso modo di dire che usò Beverati replicando tempo fa alle nostre accuse.. non ci siamo limitati a guardare il suo dito, ma abbiamo dato un ampio e profondo sguardo anche alla luna. Sguardo che avrebbero dovuto dare loro, prima di noi, in maniera molto più coraggiosa anteponendo la loro funzione di controllo a quella di amicizia e conoscenza degli accusati.

Mauro Foresi – Carlo Pirro