mercoledì 17 febbraio 2016

E in mezzo alla trattativa arriva il pignoramento.



Io dico che bisognerebbe pura avere un po’ di cura della propria immagine, specie quando si amministra e si è in netta difficoltà di popolarità. Invece leggo il nuovo comunicato del Sindaco e allibisco. Allibisco per la smania di comunicare, per la smania di accusare, per questa inarrestabile voglia di fare l’opposizione pure quando si governa.
La nostra Sindachessa ci informa che il Comune ha subito un pignoramento da un creditore che non fu pagato dalla passata Amministrazione Gismondi. Immagino che Gismondi non abbia pagato per qualche motivo. E qui troviamo una lunga serie di contraddizioni perché si dice che anche l’Amministrazione attuale aveva trovato da ridire sulla richiesta del fornitore, tanto da intavolare una trattativa anziché saldare il debito. Perché, per come la vedo io, se devi pagare paghi, se non devi pagare non paghi o trovi un accomodamento. E questo pare sia quello che ha cercato di fare la Giunta Mancini. Non riuscendoci, perché, sempre interpretando le parole della Sindachessa, mentre i nostri amministratori erano belli tranquilli pensando di giungere a una transazione, il fornitore, che tra l’altro non è un pinco pallino qualsiasi ma un fornitore ancora in essere, ha pensato bene di agire legalmente e pignorare.
Cosa non ha funzionato? Direi la trattativa, prima di tutto. Mentre si pensava da una parte di essere a buon punto, dall’altra non lo si pensava affatto. Quindi ora tocca pagare e la colpa, dice la Sindachessa, è di Gastone. Solo che Gastone non aveva pagato così come non hanno pagato loro in due anni di amministrazione. Quindi chi ha ragione? Forse, chissà, l’unico ad aver ragione è il creditore. Ma non ci si fa per niente una bella figura.

Luca Craia

E giù botte pure ai 5 Stelle



Il Movimento 5 Stelle, pur muovendo accuse pesanti neo confronti dell’assessore Beverati, aveva usato toni pacati, volendo forse lasciare ancora uno spiraglio al dialogo e alle spiegazioni civili. La risposta dell’Amministrazione Comunale, firmata congiuntamente dallo stesso Beverati e dall’assessore ai Lavori Pubblici Perugini, invece, chiude, anzi no, sbatte la porta in faccia a qualsiasi tentativo di dialogo e di pacificazione, sputando veleno a schizzi ai quali siamo sì abituati ma che, francamente, ci aspettavamo fosse terminato con l’avvento dell’esperto di comunicazione.
Invece no, Perugini e Beverati imbracciano il bazooka e fanno fuoco sui pentastellati. E lo fanno in maniera sterile, perché leggendo bene tra il vittimismo e le accuse di sudditanza all’altra opposizione, accuse che ritengo, da osservatore piuttosto attento quale credo mi si possa riconoscere di essere, del tutto infondate tanto che, io stesso, ho mosso agli amici del Movimento 5 Stelle l’accusa opposta, ossia di essere troppo blandi nel fare opposizione.
Dicevo della sterilità della risposta, che tra uno schizzo di veleno e l’altro non spiega affatto quello che invece i Cinquestelle e anche noi vorremmo sapere, ossia cosa intendesse Beverati con le sue parole. Insomma, fare chiarezza mai, sparare a zero sempre, facendo opposizione all'opposizione. Cambia il comunicatore ma non cambia la comunicazione.

Luca Craia

Lu Voccentò e il Micam



La mia natura mi impone di essere piuttosto pratico, e allora mi chiedo, qual è stato il senso pratico per cui 5 esponenti del comune di Montegranaro si sono recati al Micam a Milano?? Cioè la loro presenza in quella location che funzione ha? Sono stati determinanti per la firma di qualche contratto? La loro presenza è stata determinante per la riuscita della manifestazione??Francamente non riesco a trovare una se pur pallida giustificazione di sì fatta delegazione, a che serve? E soprattutto chi paga?
Ammesso e non concesso che uno di loro guidasse, perchè se c'era anche l'autista le macchine sono almeno due, magari una della provincia datosi che c’è il presidente, e le persone sono sette a due delle quali bisognerà pagare l'indennità di trasferta? Oltre alla cena ovviamente. Come mai a Milano, e non a Parigi, a Mosca, in Cina, in India o in Turchia non si voglia mica fare figli e figliastri, non vorremo essere cacciati da razzisti. Comunque al di là dell'inutilità della spesa, chissà che fatica avrà fatto l'assessore Beverati in mezzo a così tanta gente di basso livello di scolarizzazione ma capaci di realizzare vere e proprie opere d'arte.
Dicevo quindi al di là dell'inutile spesa per stare vicino agli imprenditori bisogna essere concreti, dando servizi, magari rendendo dignitosi anche i luoghi ove sono collocate le fabbriche facendo manutenzione costante alle strade e ai marciapiedi, magari eliminando le attuali disconnesse mulattiere che danno l'accesso alle zone industriali. Per essere vicini ai nostri imprenditori bisogna parlare lo stesso linguaggio, le scarpe, il business, si fa con i fatti non con le chiacchiere, quindi meno scena e più fatti.