mercoledì 5 ottobre 2016

Incendio all’Hotel House di Montegranaro. Ma è vuoto.



Non trova pace neanche dopo lo sgombero, il palazzo Botticelli. La scorsa notte, intorno alle 3.00, è divampato un incendio in un appartamento. Sembra che a prendere fuoco siano stati dei cartoni, unica cosa ancora presente nell’alloggio che è stato svuotato a seguito dello sfratto ordinato dal Tribunale che detiene la titolarità dello stabile. Un appartamento vuoto e, per di più, senza corrente che prende fuoco fa decisamente pensare alla natura dolosa dell’incendio senza bisogno di tante perizie.L'appartamento è stato dichiarato inagibile.
Episodi preoccupanti ci sono sempre stati in quello stabile, ma che perdurino anche senza che vi abiti quasi più nessuno è cosa ben strana. In effetti c’è rimasta una sola famiglia a viverci, cittadini stranieri che non sono stati oggetto dello sfratto perché regolari nel pagamento dell’affitto e, si dice, gente molto tranquilla. Quindi chi e perché abbia dato fuoco ai cartoni è un bel mistero, anche se qualche supposizione è lecita.
L’episodio, comunque, va ad aggiungersi a un quadro piuttosto preoccupante. Montegranaro è troppo spesso teatro di fatti di cronaca nera e questo è tutt’altro che tranquillizzante, tanto più che l’amministrazione comunale minimizza e, addirittura, pur incontrando il prefetto, non pone il problema.

Luca Craia

martedì 4 ottobre 2016

Il Comune a braccia aperte, i cittadini hanno paura. Sindaco, c’è poco da ridere.



Non può continuare a cavarsela così, il Sindaco, con un articoletto sul giornale col quale vuole tranquillizzare i cittadini col solito “lasciateci fare, ci pensiamo noi”. A Montegranaro la situazione è molto più che allarmante, i cittadini hanno paura persino a girare in certe zone del paese e questo è inconcepibile. Una comunità di soli 13.000 abitanti non può vivere con un tasso di criminalità così elevato e con la paura di trovarsi la casa svaligiata o di venire scippati o di essere truffati. Stiamo diventando un far west, una specie di zona franca dove sembra che ogni malvivente sia il benvenuto. Diamo loro la residenza, i nostri amministratori gli affittano casa.
I Rom sono solo la punta dell’iceberg. La situazione è grave ed è dovuta principalmente alla massiccia presenza di stranieri non occupati che di qualcosa devono pur vivere, ma pare che nessuno si preoccupi di cosa. Così c’è il marocchino che spaccia, l’albanese che rapina e il rom che fa il boss. Stiamo attenti, perché a Roma, per fare un esempio, sono proprio i Rom a gestire la criminalità organizzata.
E il Sindaco che fa? Minimizza, parla di telecamere, di filmini che aiuterebbero a fare non si sa bene che. E se ieri si vantava di aver fatto un accordo per occupare, sfruttandoli, i richiedenti asilo a scapito di lavoratori regolarmente pagati, oggi ci dice che non poteva fare altrimenti e che, comunque, lei del flusso di migranti a Montegranaro non ne sa nulla.
Un Sindaco che amministra un paese con episodi di criminalità così gravi, costanti e ripetuti nel tempo, con una situazione in crescendo, non va dal Prefetto per farsi la foto da mettere sul giornale e vantarsi di aver fatto un accordo, tra l’altro, molto discutibile sul lavoro presunto volontario dei migranti. Va dal Prefetto e cerca una soluzione, avanza proposte, pretende interventi e controlli. Non si può sempre minimizzare perché così facendo si possono anche convincere i cittadini ma i problemi non si convincono, rimangono e si aggravano.

Luca Craia

Quanto è potente il vicesindaco



Se le indiscrezioni apparse nei giorni scorsi su Il Resto del Carlino sono vere e, conoscendo la Colibazzi, autrice dell’articolo, non ho motivo di dubitarne, siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come questa amministrazione sia guidata dal vicesindaco o, quantomeno, di come Ubaldi pesi enormemente sulle scelte della sua coalizione. La componente un tempo di estrema destra dello schieramento che governa Montegranaro piazzerebbe un altro dei suoi uomini chiave in un altro dei posti chiave, quello per il quale si è tanto battagliato nel mesi scorsi facendo scendere il dibattito politico a livelli infimi.
Ubaldi piazza Livio Botticelli, persona stimatissima e di indubbio valore, alla guida della Casa di Riposo. Un presidente di pregio, indubbiamente, e per questo forse inattaccabile, almeno sotto l’aspetto della qualità della persona. Ma politicamente la scelta di Botticelli è un segnale importante perché ribadisce la forza di Ubaldi e affossa le ambizioni di altre parti politiche, prima fra tutte quella di Antonelli. È proprio il Presidente del Consiglio Comunale a uscire fortemente ridimensionato da tutta la questione, con il suo candidato, Luciano di Di Chiara che, nell’ipotesi più propizia, farà il vicepresidente ma che vede anche questo ruolo messo in discussione a vantaggio di una persona pressochè sconosciuta in politica, Giuseppina Mariani, in quota a quello che, in maggioranza, forse è quello che conta meno: Giacomo Beverati. Quindi Antonelli sarebbe il meno rispettato tra i contendenti, fatta eccezione per il Pd che non ha mai avanzato particolari pretese.
Ubaldi, quindi, mostrerebbe muscoli d’acciaio e sancirebbe ancora una volta il suo grande potere in seno alla maggioranza. Un Ubaldi che, ultimamente, si è fatto più scaltro, ha smesso di abusare dei social network, parla poco, si espone poco ma continua a lavorare, stavolta in maniera più nascosta ed efficace, per aumentare il proprio potere, avvantaggiato da un Sindaco evanescente e autolesionista e da lotte interne che, all’esterno, danno davvero una pessima immagine di quello schieramento che, in campagna elettorale, si era voluto dare un’immagina diametralmente opposta a quella che abbiamo potuto vedere in questi primi due anni e mezzo di governo.

Luca Craia

lunedì 3 ottobre 2016

LE INGERENZE NELLA CASA DI RIPOSO : UNA VERGOGNA - Comunicato integrale di ViviAmo Montegranaro

Nel rallegrarci per l’eccellente operato del  CdA uscente della Casa di Riposo al quale, per il tramite dell’ottimo Presidente Lucio Melchiorri, porgiamo un sentito ringraziamento, siamo a denunciare le gravissime dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Sindaco, circa la composizione del nuovo CdA.
Queste dimostrano, ancora una volta, la pesante ingerenza di questa maggioranza politica che, quotidianamente e solo per scopi di spartizione di poltrone, sta massacrando quello che è il gioiello ed il vanto della nostra cittadina.
Ancora ricordiamo la brutale battaglia, pretestuosa ed illegittima, condotta fino a qualche mese fa per destituire il CdA uscente che, senza percepire alcun compenso, ha gestito magnificamente la Casa di Riposo.
E, purtroppo, l’inadeguatezza da noi più volte sbandierata del ruolo di Sindaco da parte della maestra Mancini è dimostrata anche questa volta.
Vi sono almeno 3 cose gravi che, a nostro avviso, debbono essere segnalate nell’articolo uscito sulla stampa :
1. Il diritto di scelta delle cariche di Presidente e Vice del CDA spetta al CDA stesso e non alla politica.
È una decisione che, a norma di legge e statuto, spetta all'organo nella sua collegialità, in assoluta libertà, una volta che lo stesso si è riunito.
Come si permette il Sindaco, o l’Assessore alle Politiche sociali, o lo stesso Presidente del Consiglio Comunale di condizionare la libertà di scelta dei Consiglieri del CdA ?
2. La stessa convocazione del CdA, che deve provvedere alle nomine, è stata fatta dal Sindaco e dai suoi sodali e non, come vorrebbe lo statuto, dal vecchio Presidente che deve garantire questa fase di avvicendamento.
Chi lo ha autorizzato ?
3. La presenza, annunciata a mezzo stampa, del Sindaco, del Vice Sindaco, dell'Assessore ai servizi sociali e del Presidente del Consiglio, nel primo consiglio di CdA della Casa di Riposo è del tutto illegittima e non se ne vede il motivo.
Purtroppo risponde a logiche di controllo e di indirizzo del voto su cui i consiglieri, nella nomina di Presidenza e Vice Presidenza, sono chiamati ad esprimersi.
Mai è accaduto che i Sindaci delle Amministrazioni precedenti, dalla Branchesi, a Basso fino a Gismondi , si siano presentati, senza alcun invito, alle riunioni del CdA per condizionarne il loro operato.
Questa sarebbe l’Amministrazione del nuovo corso ?
Questa sarebbe l’Amministrazione che vuole la trasparenza ?
Questa sarebbe l’Amministrazione che combatte contro la lottizzazione ?
Questo sarebbe l’Amministrazione che vuole il bene della Casa di Riposo ?
Ai cittadini lasciamo ogni risposta : a noi consiglieri di ViviAmo Montegranaro il compito di non permettere di calpestare, ancora una volta, lo statuto, le norme di legge e di buon gusto.

ViviAmo Montegranaro