venerdì 7 ottobre 2016

La Caccia al Tesoro “Serafina” alla sua settima edizione.



Per il settimo anno consecutivo il centro storico di Montegranaro diventa teatro di una bella iniziativa, nata da un’idea dell’Agesci e diventata corale della Comunità Parrocchiale, che porterà tanti giovani a giocare e divertirsi tra le vie del castello montegranarese. La Caccia al Tesoro “Serafina” quest’anno si evolve e diventa 2.0, dotando i partecipanti dell’ausilio dello smartphone col quale si potranno seguire tutte le prove in diretta online.
Per partecipare bisogna formare una squadra di almeno tre persone (con un massimo di sei) e iscriversi compilando questo form e trovarsi mercoledì’ 12 ottobre, il giorno della festa del Santo Patrono, San Serafino,  e della tradizionale fiera mercato, davanti al monumento del Bersagliere alle ore 16,00. Importante e fondamentale portare con sé il proprio smartphone col quale fare una foto di gruppo alla squadra e postarla su Istagram (o su Facebook) con l’ashtag #cacciaserafina, requisito fondamentale per l’iscrizione. La squadra che vince potrà usufruire di una cena completa presso la Pizzeria Le Scalette.Le iscrizioni sono riservaste ai nati dal 2000 al 2004.
L’iniziativa è bellissima, c’è poco da dire. Aggrega, fa divertire e porta gente nel centro storico. Un plauso agli organizzatori e… in bocca al lupo.

Luca Craia

L’Anfass esce al buio. Le riqualificazioni a metà



Ho già avuto modo, nei giorni scorsi, di rimarcare il fatto positivo dell’apertura di una sede Anfass all’interno dell’edificio dell’ospedale vecchio di Montegranaro. È una decisione che va nella giusta direzione per ridare un po’ di linfa vitale al centro storico che, come sappiamo, se non è morto ci va vicino. La sede dell’associazione, che si occupa di famiglie con persone affette da disabilità intellettive, una volta a pieno regime porterà sicuramente gente nel quartiere antico, e questo è parte della soluzione al problema. Tanti interventi di questo genere possono contribuire a rivitalizzare il castello cittadino.
Ma, come sempre, a Montegranaro le cose si fanno così, tanto per farle. È evidente anche in questo caso perché, se si dà la possibilità a un’associazione così importante di installarsi in una sua sede che, già di per sé, è un fatto rilevante e che, nel contempo, favorisce una strategia politica che dovrebbe essere prioritaria, ma non la si mette in condizione di farlo nel modo più agevole possibile, le cose sono state fatte alla bell’e meglio, con la mano destra che non sa cosa fa la sinistra e forse il cervello nemmeno.
La sede è già stata inaugurata ma in piazzale Leopardi ancora manca la pubblica illuminazione. Lo sanno bene in piazza Mazzini, lo segnalai io stesso due anni fa ma non fui ascoltato. L’assessore Basso mi rispose, bontà sua, che avrebbe provveduto (ma non si occupava di rifiuti) a far rifare l’impianto danneggiato, ma deve essere un impianto particolarmente complesso perché, dopo due anni, ancora non ne sono venuti a capo. Intanto l’Anfass apre la porta della sua sede in un luogo buio e, consentitemi, coi tempi che corrono, per niente sicuro.

Luca Craia

giovedì 6 ottobre 2016

Buio pesto al parcheggio Zed. Molto pericoloso. Avoglia a telecamere.



Mi segnala un lettore de L’Ape Ronza che ieri sera il parcheggio Zed, quello della torre ascensore, nell’area inferiore, era completamente al buio. Il nostro amico, preoccupato anche in funzione dei tanti fatti di criminalità che si stanno verificando recentemente in paese, ha fatto il giro e parcheggiato al piano di sopra, quello all’aperto, dove le luci erano regolarmente accese e dove si aggiravano con fare furtivo due o tre ragazzini che si sono subito dileguati.
Lasciare al buio un’area come il parcheggio Zed, specie di questi tempi e con tutto quello che sta accadendo, è davvero da irresponsabili. Significa esporre a grande rischio i cittadini. In questo caso il nostro amico è arrivato di notte e se ne è andato, ma supponiamo che qualcuno parcheggi di giorno e torni a prendere l’auto dopo il tramonto, che rischio correrebbe? Mettere le telecamere non serve a nulla se poi si mettono in pericolo i cittadini in questo modo.

Luca Craia