sabato 8 ottobre 2016

Scuola. Il Consiglio boccia la mozione. Viale Gramsci più importante dei bambini



Non chiedeva la luna, la minoranza consiliare montegranarese, che ieri sera ha presentato in Consiglio Comunale una mozione perché si investisse prioritariamente sulla sicurezza delle scuole. Ancora una volta unita sui temi più importanti per la sicurezza della cittadinanza, l’opposizione chiedeva che si trovassero i soldi necessari per attuare immediatamente il progetto di miglioramento sismico della scuola di Santa Maria, in modo di poter scongiurare o, quanto meno, ridurre il più possibile, i rischi in caso di sisma. E i soldi ci sono, basti pensare ai 450.000 Euro già reperiti in bilancio per il progetto di “riqualificazione” di viale Gramsci.
Non si chiedeva di rinunciare a nulla, solo di spostare nel tempo l’intervento estetico a favore di quello sulla sicurezza, recuperando poi il denaro speso in anticipo una volta rientrato il finanziamento regionale per la realizzazione della ristrutturazione del plesso scolastico, finanziamento già assegnato e che, quindi, dovrà arrivare, magari tra qualche mese. In sostanza si trattava di anticipare i soldi e procrastinare di qualche mese l’esecuzione del progetto di via Gramsci che, tra l’altro, pare sia stato rimesso di nuovo in discussione. E non si sono dimostrate vere le affermazioni di Perugini, l’assessore ai lavori pubblici, che nei giorni scorsi dichiarava che, così facendo, si sarebbe perduto il diritto al finanziamento regionale; lo stesso Perugini, in Consiglio, non ha potuto riaffermare queste sue argomentazioni. Quindi si trattava solo di usare buon senso e la famosa diligenza del buon padre di famiglia che, come ha detto Lucentini, se ha sia il tetto che la recinzione di casa propria da rifare, certamente non fa prima la recinzione e poi il tetto.
Purtroppo, però, la maggioranza, all’unanimità dei presenti, ha votato contro la mozione, Per cui non se ne fa nulla: per la scuola si dovranno attendere i tempi della burocrazia e l’arrivo dei fondi regionali mentre per viale Gramsci si potrà intervenire subito. In questo modo sappiamo, ma lo sapevamo già da prima, vedi il caso dell’antenna Vodafone, quali siano le priorità di questa maggioranza. E sappiamo che, tra di esse, certamente la salute e la sicurezza dei cittadini non sono al primo posto.

Luca Craia

venerdì 7 ottobre 2016

Mariani torna sulla questione trasporti e attacca la Regione Marche



Giovanni Battista Mariani, Presidente Regionale dell’Epas, torna sulla questione di cui si era occupato come responsabile del movimento sindacale che rappresenta, ossia quella dell’errato conteggio del costo imputato agli utenti relativamente al trasporto scolastico per la tratta Montegranaro-Fermo. Ricorderete che il responsabile regionale Epas per i trasporti, Mauro Raparo, aveva prodotto un ricalcolo del percorso dimostrando come le tariffe applicate siano errate per eccesso. Quindi attualmente si sta pagando troppo. Raparo e Mariani inviarono, circa un mese fa, una lettera al responsabile trasporti della Regione Marche che, a tutt’oggi, è rimasta lettera morta. Così Mariani, tramite il suo profilo Facebook, rilancia pubblicando il testo integrale della missiva che trovate sotto.

A seguito dell'interessamento di alcuni iscritti, e cittadini, circa il trasporto su gomma di studenti da Montegranaro a Fermo e viceversa, come già emerso nell'interrogazione del consigliere regionale Malaigia Marzia, il chilometraggio percorso dalla società oggetto del contratto di servizio, è di circa 16 chilometri anziché i 20,249 indicati nel prospetto a suo tempo fornito dalla provincia di Fermo,
ne consegue che detta tratta sia da collocarsi nella fascia di prezzo numero tre anziché la numero quattro come attualmente richiesto.
Pertanto alla luce di quanto prescritto dalla legge regionale n.45 del 1998 all'articolo 19 comma tre “La durata dei contratti per i servizi ferroviari e automobilistici è fissata in sei anni; nei contratti devono essere previste clausole di revisione annuale per l'adeguamento alle mutate esigenze del traffico”.
Visto che negli anni verosimilmente nessun ufficio ha verificato i chilometraggi e quindi la revisione delle tariffe, siamo a chiedere, l'immediato trasferimento della linea di cui sopra nella fascia di prezzo tre.
Inoltre si richiede la restituzione delle somme versate in più per l'anno scolastico 2016-17.
Per le somme relative agli anni trascorsi diamo mandato al nostro ufficio legale di verificare la possibilità di essere risarciti, non prima di aver verificato eventuali omissioni, e/o mancati controlli tecnici e contabili da parte degli organi preposti, non ultima la corte dei conti.
Vorremmo cogliere inoltre l'attenzione dell'assessore circa il costo del trasporto stesso.
Prendendo come unità di misura google map e confrontando quando richiesto da società private nella tratta Fermo - Roma Fiumicino ne scaturisce una proporzionalità che vede il prezzo dell'abbonamento degli studenti praticamente al costo di mercato, con la differenza che da Fermo a Roma Fiumicino si viaggia su autobus gran turismo con aria condizionata, mentre per gli studenti si viaggia su autobus da 105 con pochissimi posti a sedere, a questo si aggiunge che questa tratta vede l'interruzione della stessa all'altezza del maxi parcheggio di Fermo ove gli utenti sono fatti scendere e senza nessun riparo attendono l'arrivo di altro pullman per percorrere la distanza sino al capolinea. Gli studenti dell’ITET e dello scientifico devono raggiungere a piedi il capolinea con qualsiasi condizione meteo.
La invitiamo inoltre a prendere nota da quando emerge dai dati dell'ufficio statistico della regione circa la qualità percepita dagli utenti nel fermano, essendo l'unica provincia della regione a registrare nel lungo periodo dati sempre negativi, e questo nonostante ci si avvalga di tecnici con stipendi da oltre 100.000,00 euro.
In attesa di Vostra celere definizione in merito cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti.

Il Presidente Regionale
Giovanni Battista Mariani

Sopralluoghi edifici privati per danni da terremoto: domande entro il 15/10. Il Comune tace.



Il giorno 30 settembre scorso, una settimana fa, la Protezione Civile diramava una circolare ai Comuni per fissare il termine di scadenza per le domande di sopralluogo ad edifici privati per la verifica di danni derivanti dall’ultimo sisma. Tale termine è stabilito al 15 ottobre prossimo, tra una settimana esatta. Quindi chi ritenesse che la propria abitazione o altri stabili di proprietà abbiano subito danni dal terremoto si deve affrettare a fare domanda.
Il problema è che la domanda deve essere presentata presso il Comune di Montegranaro. Al contrario di molti altri comuni marchigiani,  per Montegranaro il modulo online non è reperibile (o forse c’è ma è ben nascosto nel sito), per cui si presume che bisogna andare di persona in Comune, alla faccia della digitalizzazione e della semplificazione. Comunque, ancora una volta, l’amministrazione comunale dimostra distanza dai reali bisogni dei cittadini non pubblicizzando in alcun modo la cosa. È un grave disservizio per il quale non trovo né giustificazioni né spiegazioni logiche.

Luca Craia