lunedì 24 ottobre 2016

Gonfiabili per bambini sotto la torre pericolante



Era pericolante fin dal sisma del 24 agosto, la torre del municipio di Montegranaro. Era talmente pericolante che si è reso necessario imbragarla e inserire delle centine di sostegno sugli archi di volta, intervento effettuato solo la scorsa settimana. Quindi, quando durante la fiera per la festa di San Serafino, proprio lì sotto sono stati allestiti i giochi gonfiabili per i bambini, si sapeva benissimo che esisteva un rischio. Lo si sapeva da tempo, anche perché l’incarico per la messa in sicurezza della torre, mentre si gonfiavano i giochi proprio lì, era già stato assegnato. Quindi si sono esposti i cittadini di Montegranaro più giovani a un rischio reale e concreto, e lo si è fatto scientemente.
Vorrei capire perché. E vorrei anche capire quale fiducia possiamo nutrire in chi prende decisioni con tanta leggerezza e, consentitemi, incoscienza; quale fiducia possiamo nutrire quando ci si dice che le scuole sono sicure, che la chiesa di San Serafino è sicura, che Palazzo Francescani è sicuro? Il cittadino deve potersi fidare di chi lo amministra. Questi fatti dimostrano che la fiducia non è ben riposta.

Luca Craia

Tre associazioni per esaltare Sant’Ugo



La collaborazione tra Arkeo, GTM e Crypta Canonicorum è iniziata da tempo e ha già prodotto progetti culturali di alto livello. Ieri, all’interno della splendida cornice dell’ecclesia di Sant’Ugo, abbiamo assistito alla realizzazione dell’ultima idea concepita insieme dai tre sodalizi, Il Canto degli Affreschi. In realtà si tratta di una riedizione dell’evento del 2015, nel quale però era presente solo l’esecuzione di alcuni brani eseguiti dal coro Crypta Canonicorum relazionati al tema degli affreschi di Sant’Ugo. Quest’anno abbiamo voluto creare una contaminazione tra il contesto storico, i riferimenti letterari e la musica antica, creando così un esperimento di grande impatto. In questo modo i canti, manoscritti medievali originali ritrovati e ritrascritti dal maestro Emiliano Finucci, si sono intrecciati ai testi storici curati da Graziella Marziali di Arkeo e a quelli letterari imbastiti da Maghì Allegri del GTM, che ha anche diretto l’esecuzione insieme a Nicola Girotti.
C’era un bel pubblico a Sant’Ugo, molto attento e partecipe, e anche generoso: ricordiamo che le offerte raccolte andranno a confluire nel fondo voluto dalle Associazioni montegranaresi che hanno aderito al progetto “Uniti per Voi”, creato per sostenere la ricostruzione di Arquata del Tronto. Grazie alla collaborazione con Nazzareno Gismondi, con le riprese effettuate ieri verrà realizzato un DVD. Il progetto è stato reso possibile anche dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.

Luca Craia

domenica 23 ottobre 2016

Il caso di Battista e il politicidio. Come ti faccio fuori il personaggio scomodo.



Chi ha fatto fuori il politico più importante di Montegranaro? Chi ha distrutto la carriera del Montegranarese più “alto in grado” nell’apparato? Facile dire che sia stato don Diego Della Valle, un po’ troppo facile. Questa storia stride da tutte le parti, a cominciare dai titoloni di giornale apparsi improvvisamente ieri esplodendo in edicola e nei bar come una bomba a orologeria.
La storia stride perché il rapporto di lavoro tra le due aziende, quella di Di Battista e la Tod’s, non è nato ieri, così come non può essere nato ieri il presunto traffico di merce firmata. L’azienda del Presidente di Unioncamere Marche collabora con quella dello Zorro di Casette d’Ete da decenni e don Diego non è certo uno che si faccia prendere per il naso facilmente, sono in molti a sapere bene quanto sia affilata la sua spada e a essere stati segnati sul sedere con la sua Z... pardon… T. Quindi, a mio modesto parere, questa improvvisa scoperta dell’infedeltà commerciale del partner puzza un pochino di farsa. Ma vedremo, ci sono indagini in corso.
Quello che era chiaro già da tempo era il problema politico legato a Graziano Di Battista. La scadenza del suo mandato alla Camera di Commercio e la necessità politica di mettere un altro uomo al suo posto poneva lo schieramento nazionale che lo sostiene in serie difficoltà: come ricollocare un personaggio che pesa molto ma che, probabilmente, non è il più facile da collocare? Che ruolo dargli nel panorama politico locale senza farlo scendere di livello, evitando spaccature e traumi all’interno dell’alleanza? Posti liberi non sembra ce ne siano. Ecco che questo bello scandalo casca, come si dice, a cocco di pippa.
È un politicidio? Sembra, ma è difficile da dirsi e, in realtà, non lo sapremo mai. Certo è che Di Battista sembra finito, politicamente parlando. Per lui non è pensabile nemmeno un collocamento inferiore, nel panorama politico di paese. Chi ci guadagna? Credo siano in diversi ad avere vantaggio da questa sua fine repentina. Chi ci rimette è evidente: oltre a lui direttamente, il danno lo subisce Montegranaro, perdendo l’ultimo esponente politico ad alto livello. Ora ci rimane solo Perugini. E ho detto tutto.

Luca Craia