venerdì 28 ottobre 2016

Piano di pulizia strade con la spazzolatrice. Il centro storico è fuori. Ecco il calendario.




Era da tempo che si segnalava l’assurdità di far passare la spazzolatrice a pulire le strade con le macchine in sosta. Questo comportava il passaggio del macchinario per la pulizia al centro della carreggiata mentre lo sporco, normalmente, si accumula ai lati ma, essendo i lati occupati dalle auto in sosta, l’intervento della spazzolatrice diventava un’inutile perdita di tempo. Finalmente ora arriva l’ordinanza che istituisce un calendario di passaggio della spazzolatrice con relativi divieti di sosta, in modo che la macchina possa effettuare il suo compito senza l’intralcio delle auto in sosta, sempre ammesso che la gente, poi, rispetti il divieto e che lo stessa venga fatto opportunamente rispettare.
A ogni buon conto, questo è il calendario dei passaggi della spazzolatrice, che vi invito a conservare onde evitare eventuali contravvenzioni:
lunedì
ore 9.00  - 11.00: viale Rimembranze, via Trinità, via Manzoni
ore 13.00 - 14.00: viale Gramsci
ore 14.00 - 16.00: viale Zaccagnini, piazzale San Liborio, via Elpidiense Sud
martedì
ore 14.00 - 16.00: via Ermete Di Battista, via Marconi, via Cavallotti
giovedì
ore 6.00  - 8.30: via Fermana Sud, via Fermana Nord
ore 9.00  - 10.00: via Elpidiense Nord
ogni primo e terzo sabato del mese
ore 10.00  - 12.00: Villa Luciani, via Monti Sibillini, via Pizzo Meta, via Monte Vettore, via Monte Bove, via Monte San Vicini, piazza Luciani
ogni secondo e quarto sabato del mese
ore 6.00  - 7.30: via Martiri d’Ungheria, via Magenta
ore 9.00  - 11.00: scuole Santa Maria e scuole San Liborio.

Notiamo con un certo disappunto che il centro storico non è previsto.
Verranno apposti i segnali, come da legge, almeno 48 ore prima ma fate attenzione perché è prevista la rimozione.

Luca Craia


Scuole: gli edifici sono agibili però non ci fidiamo



Continua la scoppiettante serie di incongruenze da parte dell’Amministrazione Comunale sulle scuole e la loro sicurezza, tema in cui i nostri amministratori si stanno dimostrando oltremodo superficiali e, consentitemi, pericolosi, viste le potenziali conseguenza di questa superficialità. Mi riferisco, ora, all’ultimo comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune, col quale si informavano i cittadini che le scuole rimarranno giustamente chiuse fino al prossimo mercoledì. La scelta è saggia e lodevole, la motivazione lascia sconcertati.
“A seguito di scrupolosi sopralluoghi, pur essendo agibili gli edifici controllati, considerato il perdurare dello sciame sismico, l'Amministrazione comunale di Montegranaro ha deciso in via precauzionale la chiusura delle stesse scuole anche per le giornate di venerdì 28 e sabato 29 ottobre”. Questo è quanto si legge. Ora vorrei analizzare queste parole perché sono una contraddizione spaventosa.
Gli edifici sono agibili, e questa è una buona notizia, però le scuole rimarranno chiuse perché ancora ci sono scosse in corso. Se ne deduce che, anche se gli edifici sono agibili, il rischio esiste ed è concreto, altrimenti apriremmo le scuole. Quindi le preoccupazioni manifestate da tanti genitori e cittadini circa la sicurezza delle scuole erano fondate. Le scuole sono a rischio e questa decisione ma, soprattutto, questa motivazione, lo dimostrano. Infatti sappiamo di vivere in una zona sismica e il rischio del terremoto esiste ed è quotidiano, non si esaurisce in pochi giorni. Secondo questa logica le scuole dovrebbero stare sempre chiuse.
Ovviamente sto estremizzando. Però questo ennesimo episodio sta a dimostrare che sarebbe stato logico, sensato e moralmente obbligatorio intervenire con la massima urgenza sulla sicurezza delle scuole anziché procrastinare l’intervento all’assegnazione di fondi, tanto più che il denaro necessario è nella disponibilità del Comune, solo che verrà utilizzato per un marciapiede. Questione di priorità.

Luca Craia

#ioleggoperchè, nutriamo di libri le scuole



La scuola italiana, si sa, è uno dei rami della pubblica amministrazione più maltrattati, tra gestioni paradossali del corpo insegnante e mancanza cronica di investimenti. Di conseguenza anche quello che dovrebbe essere un elemento fondamentale della didattica, la biblioteca scolastica, in molti plessi sta purtroppo tendendo a scomparire o, quanto meno, soffre enormemente della mancanza della materia prima: i libri.
È per questo che l’iniziativa Io Leggo Perché è nata ed ha avuto enorme successo già dalla prima edizione. Nel 2015 sono stati raccolti e donati alle biblioteche scolastiche italiane ben 240.000 volumi e quest’anno si punta a crescere ulteriormente. Il meccanismo è semplice: si va in una delle librerie convenzionate e si acquista un libro da donare alla scuola. Per ogni libro acquistato gli editori regaleranno un altro volume, raddoppiando la donazione. È un investimento in cultura, in quella cultura di base che serve alla formazione dell’essere umano, a farlo crescere conoscendo e capendo, a evitargli le trappole dell’ignoranza sempre in agguato.
A Montegranaro ci si può recare in viale Gramsci da Idea 3, che ha aderito all’iniziativa, ma ci sono librerie sparse in tutta Italia. I giorni fissati sono sabato 22 a domenica 30 ottobre, quindi l’iniziativa è già in corso e occorre fare in fretta se si vuole essere parte di questo grande e bel progetto.

Luca Craia