lunedì 14 novembre 2016

L’amministrazione risponde sul giornale. Il rispetto umano e istituzionale.



La butta sul ridere, Pavoni dei 5 Stelle, sulla questione della risposta dell’Amministrazione Comunale alla proposta di finanziare lo studio di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici ma, in realtà, la questione non è propriamente risibile e tocca il rispetto istituzionale che si deve a un collega Consigliere Comunale nonché Capogruppo. Ricordiamo che il Movimento 5 Stelle, tramite il suo portavoce in Consiglio Comunale, Endrio Pavoni, la scorsa settimana aveva inviato una mail a tutti i Consiglieri per richiedere di approvare una mozione che impegni il Comune di Montegranaro a effettuare lo studio sulla vulnerabilità sismica delle scuole. È una proposta condivisibile e costruttiva e, infatti, è giunta la risposta della maggioranza di governo che è una risposta positiva. Ma è giunta sul giornale e non, come ci si sarebbe aspettati per una questione, appunto, di rispetto umano e istituzionale, tramite posta o a voce, di persona.
Il rispetto umano e politico non è tra le capacità di questa compagine amministrativa. Rissosi, incattiviti, sempre sulla difensiva e sempre pronti allo scontro anche quando non serve, anche quando basterebbe parlare e dialogare (vedi il linciaggio mediatico messo su ad arte da Roberto Basso nei miei confronti, e non per una volta), sostanzialmente incapaci di dialogare coi colleghi Consiglieri e con gli stessi cittadini, non perdono occasione per dimostrare questo loro grosso limite che è la causa prima dell’enorme distanza che separa la loro amministrazione dai reali bisogni dei cittadini. Non si tratta di meri errori di comunicazione, per evitare i quali, ricordiamolo, hanno addirittura incaricato un consulente. È una forma mentis e, in quanto tale, difficile da correggere. Dobbiamo abituarci.

Luca Craia

Che fine ha fatto il teatro Novelli?



Non sappiamo più nulla del Teatro Novelli. Nessuno ne parla più, nessuno lo considera. Si parla di lesioni al Municipio, di danni alla volta dell’ufficio sindacale, ma nessuno ci dice in che stato si trova, dopo il sisma, il teatro annesso alla casa municipale. Francamente sono preoccupato perché il teatro si trova esattamente sopra l’ufficio del Sindaco e, se questo risulta danneggiato, c’è da pensare che, al piano, di sopra, le cose non siamo migliori, anzi. 
Aronne Perugini durante l'incontro sul Teatro Novelli organizzato da Arkeo
L’ultimo sopralluogo che feci al primo piano del Palazzo Comunale avvenne durante il periodo di commissariamento, nel 2014. Con la mia associazione avevamo presentato un progetto di recupero del teatro, interamente finanziato da privati, con un progetto della restauratrice Letizia Vallesi. Il progetto era attuabile se inserito nel recupero completo dello stabile, cosa che era nei programmi elettorali di tutte le coalizioni, compresa quella che governa attualmente.
2014 - L'allora responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Fabio Alessandrini, insieme alla restauratrice Letizia Vallesi nel corso del sopralluogo al Teatro Novelli con Arkeo.
Ci fu un incontro presso la sede di Arkeo a cui parteciparono tutte le forze politiche e, in rappresentanza dell’attuale maggioranza, intervenne l’attuale assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini che si impegnò, vincendo le elezioni, a considerare prioritario l’intervento sul Municipio e sul teatro.
Il degrado al primo piano del Municipio
Da quell’incontro sono passati quasi tre anni. In tre anni una volta in camorcanna decorata a tempera come quella del teatro Novelli, se ci piove sopra, si distrugge. Se poi arriva anche il terremoto non voglio pensare a cosa possa essere successo. Mi auguro che ci sia ancora qualcosa da salvare ma vedere che non se ne parla più, nemmeno in occasione di un evento grave come il terremoto, mi fa sperare davvero poco.

Luca Craia

sabato 12 novembre 2016

I 5 Stelle montegranaresi contro l’inceneritore

Non lo sanno in molti ma nelle Marche, non si è ancora deciso dove, rischiamo seriamente di veder nascere un inceneritore da 190.000 tonnellate all’anno di materiale combusto. Si tratta di un apparecchietto da non sottovalutare, le cui ripercussioni sulla salute pubblica sono tutt’altro che trascurabili, checchè ne dicano gli esperti di regime. Il Movimento 5 Stelle di Montegranaro ha presentato, la scorsa settimana, una mozione che impegnerebbe il Comune di Montegranaro, qualora la stessa fosse approvata, a opporsi alla realizzazione di questo impianto nel nostro territorio.
È logico che, se ogni Comune emettesse un atto di questo genere, l’inceneritore non potrebbe essere costruito da nessuna parte, fermo restando che, qualora al prossimo referendum vincesse il sì, tutto il discorso cadrebbe in quanto tali poteri sarebbero tolti agli enti locali dalla riforma Renzi. Ma, attenendoci alla normativa attuale, il Sindaco ha il potere di opporsi alla realizzazione di questo tipo di impianto nel territorio del proprio Comune ed è questo quello che chiedono i Pentastellati.
Fanno anche un’altra considerazione, richiamando la logica e la coerenza sulla base di quanto divulgato in questi giorni dall’assessore all’ambiente. I dati diffusi sulla raccolta differenziata, infatti, parrebbero piuttosto buoni, anche se, dicono i 5 Stelle, le criticità del nuovo sistema si stanno manifestando in maniera molto chiara. Non piace ai grillini il sistema Basso, ma i dati, comunque, sottolineano risultati importanti che, se prolungati nel tempo, renderebbero inutile un inceneritore in quanto ci sarebbe ben poco da incenerire. Sarebbe anche contraddittorio adottare questi impianti, visto che, se si punta sul riciclo e sull’ecologia, l’inceneritore va in tutt’altra direzione.
È una proposta sensata che dovrebbe raccogliere un consenso unanime, ma a Montegranaro non è mai detto e le logiche sono molto spesso diverse da quello che ci si aspetterebbe. Per cui aspettiamo. E speriamo bene.


Luca Craia

Il Comune firma la convenzione e impegna la Croce Gialla senza accordo.



Ho trovato curioso leggere sulla stampa, nei giorni scorsi, della convenzione stipulata dal Comune di Montegranaro con la Asur Area Vasta 4 per la gestione degli spazi distrettuali dell’ex ospedale, quelli in cui ha sede la Croce Gialla e altri servizi al pubblico. La cosa curiosa che leggo sul giornale è che la Croce Gialla, per mantenere l’utilizzo dei locali attualmente a sua disposizione, dovrà fornire alcuni servizi che paiono piuttosto onerosi, come quello di portierato, vigilanza, centralino e guardiania con operatore allo sportello per 66 ore settimanali, undici ore al giorno.
Insomma, la Croce Gialla dovrà pagare l’affitto, lo farà praticamente in natura ma lo farà, oltre a dare un servizio indispensabile e fondamentale alla città come quello di pubblica assistenza e Potes. Ma la cosa ancora più interessante è che il Comune ha impegnato la Croce Gialla senza aver prima stipulato alcun accordo con l’Associazione. Per questo i servizi di cui sopra, che dovevano cominciare dal 1 novembre, non sono ancora partiti e attualmente non c’è portierato; inoltre non è del tutto scontato che il Direttivo della Croce Gialla approvi la convenzione. In buona sostanza si è presa una decisione anche per altri, come spesso si usa fare. Il Direttivo dell’Associazione di Pubblica Assistenza si riunirà per decidere martedì prossimo e solo allora sapremo se la convenzione sarà accettata o no.

Luca Craia