mercoledì 16 novembre 2016

Portierato ospedale: fermo l’accordo con la Croce Gialla.



È stata frettolosa, l’Amministrazione Comunale, nel comunicare l’accordo a tre con Area Vasta e Croce Gialla per la convenzione relativa ai servizi di portierato e guardiania dei locali dell’ex ospedale di Montegranaro: Il Direttivo dell’emerita associazione di Pubblica Assistenza, infatti, nella riunione di ieri sera non ha ratificato l’accordo e si è preso altro tempo per pensare. È logico e naturale: quello che si chiede alla Croce Gialla per poter continuare a usufruire dei locali a sua disposizione presso lo stabile dell’ex nosocomio montegranarese è molto oneroso in termini di impegno e di responsabilità, oneri che, se monetizzati, supererebbero di gran lunga il valore del canone di locazione degli stessi locali in cui ha sede.
La convenzione tra il Comune di Montegranaro e l’Area Vasta 4 prevedrebbe che la Croce Gialla si occupasse del portierato, vigilanza, centralino e guardiania con operatore allo sportello per 66 ore settimanali, cosa che obbligherebbe la Pubblica Assistenza a un servizio ulteriore rispetto a quelli che già sta prestando. Il portierato e il centralino dell’edificio, che ospita diversi servizi della Asur, non è un compito semplice da prestare: occorre essere preparati sia sull’uso del centralino che, soprattutto, sulle risposte da dare all’utenza che si rivolge allo sportello. Le ore, inoltre, sono molte e questo comporterebbe un impegno pesante per i volontari che presterebbero servizio, che oltretutto dovrebbero seguire una nuova preparazione. Infine c’è la questione della responsabilità derivante dalla vigilanza, cosa da non sottovalutare.
Il problema è che tale servizio, oggi, non è svolto da nessuno e la struttura è totalmente sguarnita di vigilanza e assistenza all’utenza e lo è già da due settimane. Come finirà non si sa. Credo che la Croce Gialla, nello spirito di grande collaborazione e servizio che l’ha sempre contraddistinta, farà del tutto per accettare anche questo gravoso compito ma certo non può togliere risorse a quello che è il suo scopo primario, ossia la pubblica assistenza. Inoltre non è giusto che, per avere dei locali a disposizione (cosa che dovrebbe essere totalmente gratuita, vista l’opera benemerita che l’associazione presta per la collettività) si debba prestare un’opera che superi di oltre due volte il valore della locazione. E, ancora una volta, l’Amministrazione Comunale ha fatto e deciso senza consultarsi con gli altri, in un concetto particolarissimo di democrazia al quale ci stiamo piano piano abituando.

Luca Craia

Le grandi opere di Ubaldi e Perugini sono terminate. Così… (reportage fotografico dalla circonvallazione Sud)

Ricordate quando il Vicesindaco Ubaldi prometteva, solo per il gusto, pare, di sbugiardare Gufo Triste (chissà chi è questo enigmatico personaggio) e di far rosicare lo stalker cittadino (anche questo non si è mai saputo chi fosse, chissà…) con i fatti, ossia con le grandi opere promesse dall’assessore Perugini? Ebbene, dopo il magnifico lavoro fatto in via Gnini ma non in via Zacca (viale Zaccagnini asfaltato solo a metà), dopo via Trinità meritevole di manutenzione solo su mezza carreggiata, dopo innumerevoli toppe messe qua e là, facendo figli e figliastri tra le buche, alcune chiuse e altre no tanto per avere un memento della caducità degli ammortizzatori, ecco che viene riconsegnata la Circonvallazione Sud con questa magnifica opera di ingegneria stradale che potete ammirare qui sotto. Evviva!

Luca Craia
 


 

Più sotto trovate le perle di saggezza del nostro Vicesindaco. In effetti penso che Gufo Triste e lo Stalker ci siano rimasti parecchio male.



martedì 15 novembre 2016

Il “cratere”. La politica schizofrenica della giunta Mancini



Crepe a palazzo Francescani
È bruttissimo il termine “cratere” usato per definire l’area più colpita da un sisma. Non lo conoscevo in questo uso e non so se sia un’invenzione del nuovo Vasco Nazionale o se sia un termine tecnico consolidato. Poco importa. È più importante, piuttosto, capire su quali basi si stabilisca quali centri rientrino nel cosiddetto cratere e quali no. Perché qui non è affatto chiaro: o ci entrano solo i paesi che sono stati realmente devastati oppure ci entrano tutti quelli che hanno avuto danni chiaramente imputabili al sisma. Invece, a quanto si capisce, pare che, ancora una volta, si facciano figli e figliastri.

Andando, però, nello specifico locale, non riesco a comprendere l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di Montegranaro. Fin dalla prima scossa, i nostri amministratori si sono sempre prodigati per far apparire come minimale ogni piccolo danno: le scuole non hanno avuto grossi danni (ma le chiudiamo per precauzione), il Municipio gode di ottima salute (lo chiudiamo solo perché la volta rischia di cascare in testa al Sindaco), Palazzo Francescani è inagibile un giorno sì e uno no, con l’ufficio tecnico comunale tranquillamente al lavoro su un piano del palazzo al di sotto del quale (esattamente al di sotto) c’è un’ala tutta spaccata ma i danni “non destano per ora preoccupazioni” (Corriere Adriatico).
Uno che osserva da fuori direbbe che a Montegranaro va tutto bene, che il terremoto ci ha scossi ma che ce la siamo cavata alla grande. E invece no. Il Sindaco va dal Presidente Ceriscioli a lamentarsi del fatto che Montegranaro è fuori dal cratere. Quindi questi danni ci sono o non ci sono? Sarà ora di decidersi?

Luca Craia