mercoledì 23 novembre 2016

La roulotte della solidarietà di Palata arriva a Visso.



Ricordate la bella storia di solidarietà che vi ho raccontato la scorsa settimana, in cui un carabiniere di Montegranaro, Mario Iadonato, e la popolazione del suo paese natale, Palata, in Molise, si erano impegnati a trovare una roulotte per una coppia di allevatori di Visso? I due coniugi non volevano abbandonare la loro fattoria e i loro animali ma, soprattutto, la loro terra dopo il terremoto, così Mario si è dato da fare per trovar loro un tetto provvisorio chiedendo aiuto agli amici di Palata.

Così hanno trovato una roulotte usata, l’hanno pagati circa 1500 Euro, e oggi la roulotte è stata consegnata ai due coniugi allevatori. Non è certo una residenza di lusso, ma almeno la coppia potrà passare l’inverno al caldo continuando a lavorare coi suoi animali, nella speranza di qualcosa di meglio per il futuro, magari a primavera. Una bella storia che vi ho voluto raccontare della quale il finale ancora non è scritto. Lo scriveremo quando Visso tornerà al suo splendore, speriamo presto, e con la rinascita della città anche i nostri due allevatori possano avere di nuovo una casa vera.

Luca Craia

Referendum: le cattive istruzioni del Segretario del PD



Chi avesse ricevuto per posta, a casa, nella propria cassetta, le istruzioni del segretario del Partito Democratico montegranarese su come votare al prossimo referendum costituzionale sulla riforma Renzi (giornalino Caffè Democratico), può leggersi qualche appunto che gli faccio perché, secondo me, le cose non stanno proprio esattamente come il nostro ingegnere esperto costituzionalista vorrebbe. Vediamo nel dettaglio:

E invece i senatori non vengono più eletti. Eleggiamo Sindaci, Consiglieri Regionali ma non Senatori. I Senatori li sceglieranno i partiti. Quando vado a votare per il Sindaco, caro Ingegnere, eleggo il Sindaco, non un Senatore. E il Sindaco di Montegranaro, secondo me, non andrà mai a far parte del Senato, Per cui io non eleggo Senatori.
Però, caro ingegnere, dimentichiamo la riforma elettorale con il premio di maggioranza che avete in cuore di approvare. Con quella e la riforma costituzionale, il Presidente della Repubblica ve lo eleggete comodi comodi e da soli.
Avreste allora fatto meglio ad abrogare direttamente e completamente il Senato. Così invece è venuto fuori un pastrocchio, con una Camera svuotata di quasi tutti i suoi poteri che servirà soltanto a parcheggiare su qualche comoda poltrona i personaggi che più vi faranno comodo. L’articolo 70 non è complicato, è incomprensibile. Come del resto è incomprensibile il perché ci avete dovuto mettere le mani. O forse sbaglio, il perché è comprensibilissimo.
Questo non vale la pena nemmeno commentarlo: sembra una barzelletta. Mi dica, non ci crede nemmeno lei nella stupidaggine che ha scritto. La prego, mi dica che è così.
Bene, tolti i Senatori a vita, troviamo un altro modo per sbilanciare le maggioranze, anche per quel poco che conteranno in Senato. Che bisogno c’era di questo ulteriore strapotere del Presidente della Repubblica che, come abbiamo visto, sarà uomo del Governo, se non per prevaricare ancora di più la minoranza?
Oltre che ottimo ingegnere e costituzionalista, il nostro segretario se la cava bene anche come ragioniere. Tutti questi conti solo per dirci quanto ci pagano in cambio di questa fetta di sovranità popolare che ci stanno togliendo. Bello.
E anche veggente, mi diventa, il segretario, prevedendo che, se non approviamo questa riforma, nessuno in futuro sarà talmente virtuoso da farne un’altra. Intanto direi di provare a non approvare questa, che è scellerata e somiglia tanto a un mezzo colpo di Stato, poi per il futuro vedremo. La Costituzione, piuttosto che stravolta e massacrata come si sta cercando di fare, è meglio tenersela com’è.
E questo è forse l’unico punto su cui sono d’accordo col nostro Nostradamus/ingegnere/costituzionalista/ragioniere: non si va a votare per mandare a casa Renzi, si va a votare per la riforma. Poi se Renzi dovesse dimettersi non mi dispererei di certo, ma il punto è non far passare questo scempio che vogliono spacciare per progresso. Non si tratta di progresso. Si tratta di cambiamento, vero, ma verso il peggio, un cambiamento che toglierà democrazia e sovranità al Popolo Italiano e in futuro sarà poi difficile recuperarla. Pensiamoci bene.

Luca Craia

Topi, terremoti e piaghe varie. La politica difensiva a oltranza, anche quando non si ha torto.



È davvero incomprensibile la politica della Giunta Mancini, questo continuo stare sulla difensiva, questo continuo minimizzare i problemi quasi a doversi sempre e costantemente giustificare anche quando la giustificazione non è richiesta o dovuta. Lo abbiamo visto col terremoto, caso in cui, a tutt’oggi, ancora non si sa esattamente se e come il patrimonio pubblico sia stato danneggiato dal sisma. Si tergiversa, si nicchia, ci si contraddice quasi come se colti in fallo quando, è ovvio, non si possono imputare responsabilità oggettive a chi amministra se viene il terremoto. È vero, ci sono responsabilità, ma queste ricadono su chiunque abbia amministrato negli ultimi trent’anni. Quindi perché questo nascondersi?
Il caso dei topi nella scuola a Santa Maria è disarmante: non possiamo certo dare la colpa al Sindaco o all’assessore all’ambiente se a scuola sono entrati i topi. Sono cose che, anche se non dovrebbero, possono accadere. Ma la colpa diventa del Sindaco e dell’Assessore quando questi non intervengono immediatamente, quando questi non prendono tutte le misure necessarie e, volendo, anche più di quelle necessarie per mettere al sicuro la salute dei piccoli alunni. Siamo a mercoledì e ancora non si è fatto nulla o quasi. I genitori sono giustamente sul piede di guerra e questo non è tanto dovuto alla presenza dei roditori, per quanto deprecabile, quanto all’inerzia degli amministratori.
Da qui faccio un appello: capisco che vi sentiate accerchiati e che percepiate un clima piuttosto ostile. Capita quando si amministra male come state facendo voi. Ma se uscite dal fortino che vi siete costruiti intorno, se ricominciate a parlare con la gente sforzandovi di evitare di pensare che chi vi indica le cose che non vanno sia necessariamente un vostro nemico, vivreste meglio voi e fareste un miglior servizio a Montegranaro. Suvvia, provateci.

Luca Craia