Non ne volevo neanche parlare, tanto è stato sostanzialmente inconcludente
il Consiglio Comunale di ieri sera. Ne parlo perché ci sono diversi lettori del
blog che hanno piacere di averne un sunto, visto anche che ieri sera in sala c’erano
pochissime persone e in streaming si è arrivati a 127 visualizzazioni. Ben misera
cosa in un paese di poco meno di 13.000 anime, segnale brutto di disinteresse
per la politica e la vita pubblica, segnale su cui si dovrebbe riflettere.
Un Consiglio Comunale che sarebbe stato estremamente noioso, visto che si
trattava dell’ennesima approvazione del bilancio che tutto è meno che
partecipato, visto che le assemblee pubbliche coi cittadini sono state fatte a
conti chiusi e che non c’è stato alcun coinvolgimento di forze politiche e
sociali, a livello consultivo, prima della sua stesura. Sarebbe stato noioso,
stavo dicendo, ma il condizionale è dovuto al brio messo alla discussione dal
Sindaco, come sempre in vena di provocazioni, violenza verbale, attacchi.
Insomma, il Sindaco voleva litigare e il litigio c’è stato.
Lucentini, provocato, accusato di “mosciume”, reagisce e attacca a testa
bassa, Pavoni non le manda a dire, Marilungo spara a zero. L’unico intervento
mellifluo e piuttosto equivoco è stato quello di Basso, quello basso, tanto equivoco
da farmi pensare che avrebbe potuto anche votare il bilancio. Ma non l’ha
fatto. Comunque: il bilancio, ovviamente, è stato approvato senza colpo ferire,
e il resto del tempo lo si è impiegato per discolpare la Giunta dello yogurt
scaduto, per dimostrare quanto possa essere indispensabile il marciapiedone di
viale Gramsci, quanto non sia vero che tra le associazioni ci sono figli e
figliastri.
Insomma, il Sindaco, col suo ennesimo attacco di bile, ha dato il la a una
bella litigata collettiva e catartica che vi invito ad ascoltare nella
registrazione di Youtube. Per il resto siamo alle solite: la maggioranza ha i
numeri per governare e lo fa sola soletta. A questo punto potrebbero fare il
Consiglio Comunale col televoto o con un sondaggio Facebook e farla decisamente
più corta. Tanto ai cittadini interessa poco e, tutto sommato, non hanno
neanche torto.
Luca
Craia