mercoledì 12 aprile 2017

Sono più bravo io, pappappero! Beverati e il vizietto di fare opposizione all’opposizione.



Torna a parlare dell’atto di indirizzo votato dalla Giunta riguardo il centro storico, l’assessore competete Giacomo Beverati. Ci torna senza aggiungere nulla di nuovo a quello che già sapevamo, quindi ci torna inutilmente o, forse, per altri scopi diversi dalla volontà di parlare di centro storico. Sì, perché se ancora ci vantiamo di case a un Euro, che sarebbe più corretto nominare al singolare, visto che un solo edificio è stato oggetto di questo tipo di trattativa e, detto per inciso, il cantiere è fermo da mesi, non andiamo troppo lontano. Per il resto attendiamo qualcosa di più concreto a breve, fin qui la minestra è sempre quella.
Allora di che voleva parlare con tanta urgenza l’assessore? A quanto pare doveva levarsi qualche sassolino, evidentemente è stato punto sul vivo nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale e ora vuole, in qualche modo, rifarsi fuori dai tempi di intervento istituzionali. E lo fa manifestando chiaramente che il vizietto, in realtà comune a tutti i membri della maggioranza, di fare l’opposizione all’opposizione non passa. Ci ha fatto anche una battuta in Consiglio, l’assessore, su questo difetto atavico suo e dei suoi colleghi, ma continua a praticare il vizio.
Così eccolo qua che attacca l’ex sindaco Gismondi su quello che ha fatto nel corso del suo mandato e giudica scialba quell’amministrazione, come se questo servisse a qualcosa, ad amministrare meglio, come se portasse qualche vantaggio a Montegranaro. Poi toglie il merito dell’elisuperficie di Prada a Ubaldi, che se l’era auto-attribuita, la toglie pure a Gismondi che, in verità, ce l’ha per davvero (ce lo attaccai pure, qualche anno fa e ora mi tocca quasi difenderlo) e, alla fine, lo dà al Commissario Prefettizio, pensa un po’. Accusa l’amministrazione precedente di non aver fatto nulla per il centro storico ma non vede che anche lui, in tre anni, si è comportato quasi peggio. Insomma, tutta una tiritera di mezza pagina di giornale per fare il giochino di chi è più bravo e chi più somaro. Pappapero pappappero. Io, francamente, con questa qualità dello scontro politico, riguardo il futuro di Montegranaro, non sono per niente tranquillo. Non so voi.

Luca Craia

Furto in viale Zaccagnini. Inutili le telecamere.



Videosorveglianza utile o palliativo? Ho sempre ritenuto le telecamere di videosorveglianza, su cui il Comune di Montegranaro sta puntando tutta la sua politica sulla sicurezza, un’arma a doppio taglio. Se da un lato possono essere un valido strumento per l’identificazione di chi compie delitti o infrazioni gravi, dall’altro diventano un alibi per non mettere in campo altre risorse che potrebbero essere più utili ed efficaci. La presenza di telecamere sarebbe ottimo strumento se controllate in tempo reale, diventando, quindi, un mezzo per impedire l’atto criminoso e non soltanto un mezzo di indagine. Ma, anche come mezzo di indagine, potrebbe essere un deterrente qualora vi fosse la certezza circa la loro efficienza, cosa che non è.
Numerosi sono i casi in cui le telecamere c’erano ma non funzionavano, ne abbiamo dato conto spesso su queste pagine. In altri casi, come quello che sto per raccontare, le telecamere c’erano, funzionavano, ma non abbastanza.
Ricordate qualche settimana fa il furto in una profumeria di viale Zaccagnini? Si trattò di un furto importante, di grande valore, e compiuto con perizia da chi sapeva sicuramente come agire e cosa portare via, visto che furono asportati solo profumi di pregio e molto costosi, facendosi strada tra mezzi di sicurezza notevoli. Fin da subito si disse che si sarebbe fatto affidamento sulle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza poste a pochissima distanza. Ebbene, le immagini ci sono ma non si vede niente, le telecamere sono a bassa definizione e inadatte per le immagini scarsamente illuminate come quelle notturne.
È evidente che un professionista del crimine, come è pensabile fossero gli autori di questo furto, prenda tutte le precauzioni prima di agire, svolgendo sopralluoghi in zona e calcolando rischi e contromisure. È altrettanto evidente che un professionista del crimine sappia riconoscere una telecamera e le sue capacità. Quindi è evidente che i ladri sapessero di non avere nulla da temere da quelle telecamere. Quindi a cosa servono quelle telecamere?
Il punto è questo: se Montegranaro fa della videosorveglianza la sua bandiera, questa deve essere efficace al 100%. Se l’efficacia è minima come in questo caso, ed è pensabile che non siano le sole telecamere di scarsa qualità presenti sul territorio, l’effetto è contrario, invita il malfattore ad agire proprio a Montegranaro sapendo che la videosorveglianza non è efficiente e non ci sono altre misure di sicurezza in quanto ci si affida solo a essa. Mi pare chiaro che, stando così le cose, le telecamere creino più danni che benefici.


Luca Craia

L’ou de Pasqua – di Simonetta Tentella




“ ‘Ngiulì…ma per chi d’è quill’ou  ‘llà la credenza..
ello rete li piatti ‘nnabbuscato
non me fa perde la pazienza…
non è che a nipoteti n’atro ne si’ comprato!
Dopo non me di’..che  non ragiono….
lo si’ pagato pure caro..adè cioccolato  vono!”
“ E zitta daje.. e dattela na’ carmata..
e n’accidenti ,ma che sarà…
na’ soddisfaziò ma la so’ leata…
anche se ciaio na’ certa età!
Ce lo magnemo noatri Peppa mia!!!…Pezzetto..pezzetto..
anche se lo colesterolo non è più coscì perfetto!!!
Mica ne dovemo fa n’abbuffata!
Ma vo’ mette la soddisfaziò…
de quanno se squaja sun bocca la cioccolata..
e dopo  joppe lu cannuccio te va jo’???
Me vè penzato a quanno ero frico…
…a quanto la so’ desiderata…
ma allora..la miseria..che te dico?
Mo’ me la potjo permette e la so’ comprata!
Ce regalava l’arance…te lo ricordi pure tu?
Ce magnamo prima la scorza..coscì ce durava de più!”
“ Eh! Quanto semo patito..ciai rajò ‘Ngiulì..
un grazie per quello che mo’  cjaemo!…
Verso  lo mejo tutti ce sa  ghj’…
de quello che d’è stato presto ce scordemo!
Ma sai che te dico? Ce si’ avuto na’ bella penzata…
non ha ‘mmazzato mai gnisciù..moccò de cioccolata!!!”
“ E a vuatri..non ve vorrjo di’ co’….
non è che ve vojo da ‘mporzà…
ma anche l’ou..fa parte de la tradiziò….
Che spettete?? Jetelo a comprà!
Po’ assieme a l’amore vostro..un pezzittu ogni dì…
adè pure quistu un modo de festeggià..parola de ‘Ngiulì!”