Torna a parlare dell’atto di
indirizzo votato dalla Giunta riguardo il centro storico, l’assessore competete
Giacomo Beverati. Ci torna senza aggiungere nulla di nuovo a quello che già
sapevamo, quindi ci torna inutilmente o, forse, per altri scopi diversi dalla
volontà di parlare di centro storico. Sì, perché se ancora ci vantiamo di case
a un Euro, che sarebbe più corretto nominare al singolare, visto che un solo
edificio è stato oggetto di questo tipo di trattativa e, detto per inciso, il
cantiere è fermo da mesi, non andiamo troppo lontano. Per il resto attendiamo
qualcosa di più concreto a breve, fin qui la minestra è sempre quella.
Allora di che voleva parlare con
tanta urgenza l’assessore? A quanto pare doveva levarsi qualche sassolino,
evidentemente è stato punto sul vivo nel corso dell’ultima seduta del Consiglio
Comunale e ora vuole, in qualche modo, rifarsi fuori dai tempi di intervento
istituzionali. E lo fa manifestando chiaramente che il vizietto, in realtà
comune a tutti i membri della maggioranza, di fare l’opposizione all’opposizione
non passa. Ci ha fatto anche una battuta in Consiglio, l’assessore, su questo
difetto atavico suo e dei suoi colleghi, ma continua a praticare il vizio.
Così eccolo qua che attacca l’ex
sindaco Gismondi su quello che ha fatto nel corso del suo mandato e giudica
scialba quell’amministrazione, come se questo servisse a qualcosa, ad
amministrare meglio, come se portasse qualche vantaggio a Montegranaro. Poi
toglie il merito dell’elisuperficie di Prada a Ubaldi, che se l’era auto-attribuita,
la toglie pure a Gismondi che, in verità, ce l’ha per davvero (ce lo attaccai
pure, qualche anno fa e ora mi tocca quasi difenderlo) e, alla fine, lo dà al
Commissario Prefettizio, pensa un po’. Accusa l’amministrazione precedente di
non aver fatto nulla per il centro storico ma non vede che anche lui, in tre
anni, si è comportato quasi peggio. Insomma, tutta una tiritera di mezza pagina
di giornale per fare il giochino di chi è più bravo e chi più somaro. Pappapero
pappappero. Io, francamente, con questa qualità dello scontro politico,
riguardo il futuro di Montegranaro, non sono per niente tranquillo. Non so voi.
Luca
Craia