È un mistero il perché l’amministrazione
comunale di Montegranaro punti tanto sulla riqualificazione della cosiddetta “lottizzazione
Rossi”. È un mistero perché non se ne vede l’utilità. Si tratta di un’area al
margine estremo di un quartiere, San Liborio, che sta vivendo drammaticamente
un degrado impensabile qualche anno fa, quando era la zona residenziale più
ambita di tutto il paese. Oggi San Liborio sembra quasi sia stato contagiato
dal centro storico, tante sono le problematiche di ordine urbanistico e sociale
che si stanno manifestando, aggravate da una carenza di manutenzione ordinaria
ormai radicata. Eppure, nonostante siano molti gli interventi possibili e
auspicabili nel quartiere, per non parlare degli altri quartieri come centro
storico, appunto, e Villa Luciani, per i quali davvero nulla si sta facendo,
anche oggi sulla stampa si ribadisce la volontà di investire un bel po’ di
soldi per riqualificare un’area che, in realtà, è poco più che un campo
incolto. E se prima si parlava solo di impianto sportivo, ora ci si riferisce
al progetto come riqualificazione. Riqualificazione di che?
Il mistero si infittisce se si pensa
che interventi in quest’area erano nel mirino del vicesindaco Ubaldi già quando
era in amministrazione con Gianni Basso, interventi poi stoppati proprio dal
Sindaco. Come mai, viene da domandarsi, tanta passione dell’avvocato per questa
zona? Al momento non si capisce, ma pare che ogni membro della giunta Mancini
stia cercando di crearsi un mausoleo in vita, qualcosa per cui venire ricordato
dai posteri a imperitura memoria. Lo sta già facendo Perugini, con l’inopportuno
marciapiedone di viale Gramsci, lo ha fatto Basso Quello Alto, con il nuovo
Ecocentro e i bidoncini variopinti che ci ricordano di lui ogni santa mattina,
e ora anche il vicesindaco pare voler riscuotere la sua parte di gloria da
celebrare, con un’opera la cui utilità sfugge completamente da di cui i costi,
anch’essi inopportuni, sono molto chiari. A questo punto c’è da preoccuparsi
circa i mausolei in vita dei rimanenti assessori, anche se non pare stiano
puntando, vivaddio, troppo in alto.
Luca
Craia