lunedì 24 aprile 2017

Contributi prevenzione rischio sismico: cifra misera e servizio online inesistente



Sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro è apparso da qualche giorno un comunicato che, col solito squillar di chiarine, annuncia vobis che Montegranaro è stata inserita nella lista dei Comuni che hanno diritto al contributo per finanziare interventi privati diretti alla prevenzione del rischio sismico. Insomma, se volete migliorare da un punto di vista sismico il vostro immobile potete chiedere il contributo. Non aspettatevi grandi cifre: si parla di 307.000 Euro complessivi da distribuire tra i vari richiedenti, una cifra davvero misera con la quale credo che si riuscirà a fare poco o niente. Speriamo almeno nel poco che è sempre meglio del niente.
Come si fa a richiedere il contributo? Bisogna, prima di tutto, verificare se il vostro immobile ha tutti i requisiti di legge. Per farlo il Comune non vi aiuta, meglio che vi rivolgiate al vostro tecnico di fiducia. Poi bisogna scaricarsi il modulo, e anche qui semplice non è, visto che bisogna entrare in un file compresso, decomprimerlo e trovarvi, tra i vari file che vi si apriranno, quello giusto. Vi aiuto io mettendovi la domanda direttamente qui sotto
Insomma, provateci. Certo è che, a parte la cifra ridicola della quale, però, come al solito ci si loda e sbroda in sovrabbondanza, si potrebbe migliorare, e di molto, il servizio al cittadino, spiegando in maniera chiara i requisiti per partecipare, per esempio, oppure mettendo online il modulo senza fare impazzire la gente per scaricarlo. Ma forse è chiedere troppo.

Luca Craia

domenica 23 aprile 2017

Ufficializzata la proloco dell’amministrazione. E parte male, vergognosamente.



Ritengo molto grave quanto accaduto ieri sera sul palco del La Perla. Credo che il direttivo della Banda Omero Ruggieri fosse all’oscuro di quanto il presentatore intendesse fare e per questo trovo ancora più grave quanto da lui pronunciato, non tanto per l’attacco personale e vigliacco nei miei confronti, da un palco e senza possibilità di replica, quanto per la vergognosa strumentalizzazione di una manifestazione molto bella e piacevole, del lavoro svolto con passione da ragazzi che a tutto pensano meno che a questioni di politica di bassissimo profilo. Eppure ieri sera, sul palco del La Perla, l’assessore alla cultura, Giacomo Beverati, il vicesindaco Endrio Ubaldi e il presentatore della serata, Simone Mancinelli, hanno pensato bene di approfittare della platea gremita per fare politica. Squallido.
È stata lanciata ufficialmente, dopo voci che rimbalzavano da giorni ma che non avevano nulla di ufficiale (ne abbiamo parlato su queste pagine qualche settimana fa) l’idea di una nuova, ennesima proloco sponsorizzata dalla politica. Lo ha detto lo stesso Mancinelli che si è autoeletto presidente ignorando che, un presidente eletto da nessuno è ben altra cosa che un presidente. Mancinelli ha usato il palco dove doveva solo fare il presentatore per lanciare il suo progetto di proloco, una proloco che non è una proloco perché, secondo il presidente in pectore, dovrebbe essere costituita da rappresentanti delle associazioni. Mancinelli dimostra di non sapere cosa sia una proloco, il che è grave per chi si propone di guidarla. Una proloco è un’associazione come le altre, con soci tesserati, e non un gruppo di associazioni.
L’intento di Mancinelli è quello di “gestire” (parole testuali) le associazioni. Bene, le associazioni si gestiscono da sole, non hanno bisogno di un carrozzone politico che le “gestisca”. Le associazioni lavorano bene, producono molto, e una proloco non avrebbe, in questo momento, alcun motivo di esistere, tanto più che quasi tutte le associazioni si sono già date una forma di coordinamento nell’Ente Presepe. Quello che vuole fare Mancinelli è una brutta copia dell’Ente Presepe, il cui scopo, oltre che essere evidentemente politico, sarebbe solo quello di generare confusione e spaccature nella parte migliore di Montegranaro: l’associazionismo. Nessuno ha chiesto a Mancinelli di creare una proloco se non l’amministrazione comunale che, su quello stesso palco, plaudiva e sorrideva.
È l’ennesimo tentativo da parte dell’Amministrazione Mancini e di Giacomo Beverati di mettere le grinfie su questo mondo che non riescono a capire, forse perché non ne hanno mai fatto parte, non si sono mai sporcati le mani nel fare qualcosa di realmente utile al paese. I rapporti con l’associazionismo sono disastrosi e, ciononostante, continuano con questi ridicoli tentativi di prenderne il controllo. In questo caso si è giunti al grottesco, con un’iniziativa censurabile che ha strumentalizzato una manifestazione che non c’entrava nulla e le associazioni che l’avevano organizzata. E se Mancinelli si propone di guidare la proloco con questi presupposti, non è che parta col piede sbagliato, parte in ginocchio.

Luca Craia

Ma Ciabocco dove è stato?



Intendiamoci: Federico Ciabocco, imprenditore ginesino che ha investito nella zona “Calepio” di Montegranaro e ora sta eseguendo i lavori di urbanizzazione asfaltando le strade della vergogna, non ha torto per niente nella sua ricostruzione della storia di questa vicenda ancora oscura della quale forse non sapremo mai tutta la verità. Che le responsabilità dello stallo che ha riempito Montegranaro di scheletri di cemento armato e incompiute risiede negli amministratori di allora, quelli che decisero un’operazione sulla carta splendida ma nei fatti scellerata, affidando la chiave di un’iniziativa che avrebbe potuto rivoluzionare il paese a una ditta notoriamente inaffidabile e pericolosa. Però la ricostruzione è parziale e, messa come la mette stamattina il Corriere Adriatico, responsabilizza solo l’attuale opposizione mentre sappiamo bene che anche parti dell’attuale maggioranza erano al governo a quei tempi, così come non si può tacere sul ruolo dell’opposizione di allora che davvero poco fece per evitare questo scempio, come le stesse dichiarazioni arcinote di Beverati in Consiglio testimoniano.
Appare molto strano, comunque, questo intervento del costruttore, che io conosco personalmente e ne posso testimoniare intelligenza e correttezza. È strano perché Ciabocco, in tutti questi anni, non ha parlato mai. Non si è mai lamentato. Non abbiamo mai letto una sua parola sui giornali. Eppure ora si sente in dovere di intervenire per dire cose lapalissiane, che tutti sappiamo, ma dette (o trascritte) in modo strumentale. Come mai un imprenditore intelligente come Federico Ciabocco si presta a una strumentalizzazione politica evidente come questa?
Non lo so ma mi pare di vedere il motivo nel comportamento strano e contraddittorio del giornale che pubblica l’intervento. Il quotidiano ha dato per mesi il tormento all’Amministrazione Comunale con il conteggio dei giorni di attesa per l’asfalto. Lo ha fatto con notevole ritardo rispetto alle reali lamentele ed esigenze della gente, lo ha fatto mesi e mesi dopo che altri mezzi di comunicazione, come questo blog, se ne occupavano e ne parlavano. Eppure il giornale era sempre stato piuttosto amichevole con la maggioranza politica montegranarese. Questa presa di posizione contraria deve essere stata irritante per gli amministratori di piazza Mazzini. Questo articolo, con ogni evidenza, riesce in qualche modo a riequilibrare i rapporti col governo cittadino, che sia voluto, studiato o fortuito. Fatto sta che, così, non abbiamo certo un’informazione chiara e, soprattutto, corretta.

Luca Craia