Ritengo molto grave quanto accaduto
ieri sera sul palco del La Perla. Credo che il direttivo della Banda Omero
Ruggieri fosse all’oscuro di quanto il presentatore intendesse fare e per
questo trovo ancora più grave quanto da lui pronunciato, non tanto per l’attacco
personale e vigliacco nei miei confronti, da un palco e senza possibilità di
replica, quanto per la vergognosa strumentalizzazione di una manifestazione
molto bella e piacevole, del lavoro svolto con passione da ragazzi che a tutto
pensano meno che a questioni di politica di bassissimo profilo. Eppure ieri
sera, sul palco del La Perla, l’assessore alla cultura, Giacomo Beverati, il
vicesindaco Endrio Ubaldi e il presentatore della serata, Simone Mancinelli,
hanno pensato bene di approfittare della platea gremita per fare politica.
Squallido.
È stata lanciata ufficialmente, dopo
voci che rimbalzavano da giorni ma che non avevano nulla di ufficiale (ne
abbiamo parlato su queste pagine qualche settimana fa) l’idea di una nuova,
ennesima proloco sponsorizzata dalla politica. Lo ha detto lo stesso Mancinelli
che si è autoeletto presidente ignorando che, un presidente eletto da nessuno è
ben altra cosa che un presidente. Mancinelli ha usato il palco dove doveva solo
fare il presentatore per lanciare il suo progetto di proloco, una proloco che
non è una proloco perché, secondo il presidente in pectore, dovrebbe essere
costituita da rappresentanti delle associazioni. Mancinelli dimostra di non
sapere cosa sia una proloco, il che è grave per chi si propone di guidarla. Una
proloco è un’associazione come le altre, con soci tesserati, e non un gruppo di
associazioni.
L’intento di Mancinelli è quello di “gestire”
(parole testuali) le associazioni. Bene, le associazioni si gestiscono da sole,
non hanno bisogno di un carrozzone politico che le “gestisca”. Le associazioni
lavorano bene, producono molto, e una proloco non avrebbe, in questo momento,
alcun motivo di esistere, tanto più che quasi tutte le associazioni si sono già
date una forma di coordinamento nell’Ente Presepe. Quello che vuole fare
Mancinelli è una brutta copia dell’Ente Presepe, il cui scopo, oltre che
essere evidentemente politico, sarebbe solo quello di generare confusione e
spaccature nella parte migliore di Montegranaro: l’associazionismo. Nessuno ha
chiesto a Mancinelli di creare una proloco se non l’amministrazione comunale
che, su quello stesso palco, plaudiva e sorrideva.
È l’ennesimo tentativo da parte dell’Amministrazione
Mancini e di Giacomo Beverati di mettere le grinfie su questo mondo che non
riescono a capire, forse perché non ne hanno mai fatto parte, non si sono mai
sporcati le mani nel fare qualcosa di realmente utile al paese. I rapporti con
l’associazionismo sono disastrosi e, ciononostante, continuano con questi
ridicoli tentativi di prenderne il controllo. In questo caso si è giunti al
grottesco, con un’iniziativa censurabile che ha strumentalizzato una
manifestazione che non c’entrava nulla e le associazioni che l’avevano
organizzata. E se Mancinelli si propone di guidare la proloco con questi
presupposti, non è che parta col piede sbagliato, parte in ginocchio.
Luca
Craia