sabato 22 aprile 2017

Settimana della Cultura. Riunione alle 18. Riservata a chi non ha da fare.



Volevo informare l’assessore alla cultura del Comune di Montegranaro, Giacomo Beverati che, per quanto la cosa possa sembrare incredibile, al mondo c’è anche gente che, per campare, deve lavorare. È altresì strano ma, purtroppo, vero che, alle 18:00, normalmente chi lavora, lavora. Per questo ritengo che fissare una riunione per organizzare la Settimana della Cultura alle ore 18:00 di un giorno lavorativo equivalga a riservare la presenza alla stessa riunione alle sole persone che, per fortuna o sfortuna loro, non lavorano o non hanno bisogno di lavorare, precludendone la partecipazione agli sfigati che ancora devono sudarsi la pagnotta.

Luca Craia

Monte San Giusto: vince la gente. Il silenzio dell’Amministrazione.



A Monte San Giusto volevano costruire un impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi, cioè gli inerti derivanti da lavorazioni edili. Per quanto tali rifiuti vengano definiti, appunto, non pericolosi, certamente un impianto di questo genere ha un grosso impatto ambientale sia in termini di rumorosità che di produzione di sostanze polverose più o meno nocive. Questa considerazione aveva mosso, già dal 2014, diversi cittadini sangiustesi per opporsi alla realizzazione dell’opera che aveva, invece, l’approvazione dell’Amministrazione Comunale. I cittadini, supportati economicamente da alcuni imprenditori locali, evidentemente più sensibili riguardo alle tematiche ambientali, si erano costituiti in comitato e avevano mosso tutti i passi possibili per bloccare l’iter. Già lo scorso 27 maggio la Provincia di Macerata aveva preannunciato il proprio diniego all’autorizzazione dell’impianto. Nei giorni scorsi il diniego è diventato ufficiale, con grande soddisfazione dei membri del Comitato.
Scongiurato il pericolo costituito dalla presenza di questo stabilimento nelle campagne tra Monte San Giusto e Villa San Filippo, che avrebbe avuto conseguenze gravissime, oltre che sull’ambiente, anche sull’economia vista la presenza in zona di diverse attività ricettive che ne sarebbero state danneggiate, ora si possono tirare le somme. È quello che fa il Comitato stesso su Facebook, ringraziando i cittadini che si sono adoperati per il successo dell’iniziativa a salvaguardia dell’ambiente, dando i giusti meriti agli imprenditori che si sono impegnati economicamente, e muovendo accuse, seppur velate, contro i responsabili di questo mancato danno ambientale.
Perché di questo si tratta: di un danno ambientale scongiurato grazie all’attenzione e al senso civico dei cittadini. Se la Provincia di Macerata ha ritenuto di rigettare la richiesta di autorizzazione, il motivo va ricercato nella potenziale pericolosità della presenza dell’impianto in una zona come quella individuata. È quindi una vittoria dei cittadini ma una pesante sconfitta per la cattiva politica, quella politica che ha cercato di insabbiare tutto, di non far conoscere alla cittadinanza quanto stava per accadere salvo poi rimanere inerte di fronte alle istanze di tutela da parte dei cittadini. Insomma, i cittadini di Monte San Giusto hanno fatto da soli e hanno vinto. Il Comune ha indubbiamente perso. Ha perso l’occasione per dimostrarsi reale rappresentanza dei bisogni e delle esigenze della cittadinanza, ha perso l’occasione per essere l’ente che tutela la propria città, il proprio ambiente, il futuro del proprio territorio. E ora tace, continuando ad assumersi silenziosamente responsabilità politiche enormi.

Luca Craia

Basso Quello Alto è troppo impegnato: passa la mano alla fedele Latini.



Fa sorridere, ma con un sorriso amaro, leggere la motivazione per la quale Roberto Basso, assessore all’ambiente del Comune di Montegranaro nonché locale segretario del Partito Democratico, lascia la segreteria alla vigilia del Congresso che eleggerà il nuovo vertice di Palazzo Francescani. Basso dice: “il lavoro all’interno dell’amministrazione comunale non mi lascia molto tempo per altre cose da seguire”, relegando tra le altre cose da seguire un incarico piuttosto delicato come quello di guidare il partito con la maggioranza relativa in seno all’Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale montegranarese. Forse è proprio per questa sorta di sottovalutazione che il partito, a Montegranaro, dopo una storia fatta di lotte di classe e impegno politico pressante, è ridotto ai minimi storici con soltanto una settantina di iscritti. Forse il passo, Basso, avrebbe dovuto compierlo prima.
Quello che non si capisce, però, è quali siano questi impegni che tengono lontano l’assessore all’ambiente dal suo incarico politico all’interno del suo partito. A ben vedere, Montegranaro è ridotta a un immondezzaio in mezzo a una giungla di erbacce, non propriamente un successo per un assessore all’ambiente molto impegnato nel suo incarico. Probabilmente il nostro giovanissimo ingegnere è troppo occupato in mansioni non proprio inerenti al suo ufficio. Lo vediamo spesso, infatti, intervenire su questioni legate all’urbanistica o ai lavori pubblici, questioni che non gli competono ma che sembrano appassionarlo particolarmente, tanto che viene avvistato spessissimo nei pressi dell’Ufficio Tecnico Comunale. E questo, se fino a poco fa si poteva spiegare con l’aiuto che gli era stato richiesto dal collega Perugini, momentaneamente superimpegnato a presiedere una Provincia di Fermo inutile quanto immobile, ora che Perugini si è sgravato di questo ulteriore compito, Basso che c’ha da fare? Magari si occupasse di più del paese e del suo compito specifico, lo capiremmo meglio.
Gli succede Laura Latini, in qualità di reggente fino a ottobre, data in cui si terrà il Congresso Cittadino (ci vorranno spazi immensi per far votare i settanta e rotti iscritti) in cui si eleggerà il nuovo direttivo del PD. La Latini è Consigliere Comunale, anche se non ce ne siamo mai accorti un granchè vista la latitanza di interventi, proposte, azioni politiche. Dicono che durante le sedute del Consiglio Comunale sia molto presa dall’uso del suo smartphone e che, solo al momento del voto, alzi gli occhi verso il suo segretario per attendere istruzioni. Ora che il segretario è lei, vedremo a chi si rivolgerà.  Oltre a questi meriti, comunque, pare sia anche molto amica e fedele al Segretario uscente, e questo mi pare requisito fondamentale. Tutto questo fa ben sperare che possa proseguire nell’opera portata avanti dal suo predecessore Basso e che, al termine del suo pur breve mandato, gli iscritti al PD montegranarese da settanta possano arrivare a trentacinque. Vedremo.

Luca Craia

venerdì 21 aprile 2017

Gismondi contrattacca Ubaldi e ci va duro. Il comunicato dell’ex Sindaco di Montegranaro


Ricevo e pubblico

Ancora una volta mi tocca rispondere alle accuse personali mosse, nei miei confronti, dal vice sindaco di Montegranaro (coalizione a guida Partito Democratico) il quale, non avendo argomenti politici da poter mettere in campo, considerata la sua arcinota incapacità amministrativa, prova ad attaccarmi sul lato personale.
Capisco la tua rabbia, caro vicesindaco e ne comprendo anche  tutte le motivazioni, perché passare da Alleanza Nazionale, (tradendo ovviamente gli amici con cui andavi in pellegrinaggio a Predappio, con tanto di saluti romani davanti alla tomba del Duce), alla guida di una città insieme alla sinistra, non è cosa da tutti, ma ha senz’altro comportato il soddisfacimento delle tue ambizioni personali… tradotto: una  poltrona per te, con l’aggravante di distruggere negli anni quel gruppo storico  che ti ha sempre accompagnato.
Devo ricordarti altresì, poiché sembra che te ne sia dimenticato, che insieme abbiamo amministrato la nostra città per tanti anni, con Gianni Basso, Graziano Di Battista, Endrio Mancini, Annalina Zincarini, Mauro Lucentini, Luigi Catini (marito dell'attuale sindaco), Luigi Berdini, ecc. ed anche allora ricoprivi la carica di vicesindaco! Rimango basito quando fai finta di non ricordare il tuo passato. La differenza rispetto ad allora è che oggi, vista l'inconsistenza del PD, il tuo ruolo di vicesindaco è diventato determinante in tutte quelle scelte che si sono dimostrate scellerate per Montegranaro, divenuta, ahimè, la città degli immigrati, delle tasse (tra le più alte del territorio), dei bidoni dei rifiuti risuscitati, del degrado e dei furti.
Le telecamere da te installate, non solo non servono come deterrente alla piccola criminalità (dato che i furti sono aumentati) come ti avevamo già preannunciato in consiglio comunale, ma non servono nemmeno per le indagini, dato che le immagini che trasmettono sono di pessima qualità. Montegranaro, ti ricordo, quando era amministrata da noi, era diventata il fiore all'occhiello del Fermano e i nostri progetti e le nostre idee erano un faro per il territorio. Ora c'è il degrado assoluto.
Immagino che la tua mossa nell'attaccarmi sia quella di sperare per l'ennesima volta di poter diventare il candidato sindaco (questa volta con la sinistra) ma, credimi, tu sarai destinato a rimanere l'eterno secondo. Comprendo il tuo stato d'animo, essere sempre il vice di qualcuno non è gratificante, però questo sarà il tuo destino e ti informo che, dalle notizie che mi arrivano, nemmeno i tuoi attuali colleghi ti considerano adatto per tale incarico.
Nei due anni che ti rimangono da amministrare (ammesso che arriviate alla fine)  concentrati di più sulle questioni serie (che non sono certamente il marciapiede di Viale Gramsci e la tensostruttura per il calcetto) e cerca di dare delle risposte ai tanti problemi che affliggono il nostro paese, dimenticando per un po’  il  livore e la cattiveria che hai sempre dimostrato nei miei confronti.

Gastone Gismondi