Saranno effettuati, tra la
fine di questa settimana e l’inizio della prossima, i lavori di messa in
sicurezza dello stabile cadente che ha causato, con l’aggravarsi della sua
situazione di staticità, la chiusura parziale di via Castelfidardo, una delle
arterie principali del centro storico di Montegranaro. I lavori non sono
destinati a protrarsi a lungo in quanto si tratta di un semplice puntellamento
della struttura, certamente non qualcosa di risolutivo come si avrebbe
auspicato.
Un nuovo puntellamento,
quindi, che va ad aggiungersi agli altri che caratterizzano ormai da anni il castello
montegranarese. Ovviamente il privato non può essere obbligato a nulla di più
che a impedire che lo stabile possa nuocere, ma il fatto che gli stabili pericolanti
e puntellati aumentino senza che si veda alcun miglioramento sul fronte delle
ristrutturazioni e dei recuperi immobiliari. Esistono situazioni di
puntellamenti e messa in sicurezza che giacciono sulla pubblica via da decenni,
come la famosa impalcatura di via Don Minzoni, installata nel 2001.
Fino a oggi nessuna politica
e nessun investimento è stato fatto, nonostante i tanti proclami. E anche il
fantomatico piano di recupero voluto dall’assessore Beverati non dà ancora
segno di sé nonostante se ne parli ormai da quasi un anno. Era stato ventilato
per gennaio anche un incontro con le tre associazioni del centro storico,
Arkeo, Città Vecchie e Labirinto, ma gennaio sta finendo e dell’incontro non si
sa ancora nulla. Intanto, come si vede, la situazione si aggrava pesantemente,
considerando che via Castelfidardo è una delle poche strade carrabili del
centro storico e un puntellamento non agevolerà certamente il transito dei
veicoli.
Luca Craia