OLTRE
ALLE CURE ANCHE PRESIDI MEDICI E DENTIERE GRATIS: COSTI DIRETTI ED INDIRETTI
DEI QUALI SI INTENDE CONOSCERE LE CIFRE PRECISE.
Comunicato integrale
La
sigla STP viene usata in sanità per indicare gli Stranieri Temporaneamente
Presenti in Italia – esordisce la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia
Elena Leonardi - e per essi, secondo alcune norme nazionali vengono garantite
delle tutele sociali e sanitarie. Si tratta – afferma sempre Leonardi di
immigrati irregolari ai quali le regioni garantiscono assistenza tramite
particolari ambulatori ad essi dedicati. La validità del codice "STP"
dura sei mesi ed è prorogabile di altri sei mesi, durante i quali gli immigrati
non hanno bisogno di ricette e non fanno liste di attesa per visite
specialistiche od esami clinico-strumentali.
Pertanto
un anziano può aspettare mesi e ed anni, mentre per gli immigrati irregolari la
corsia è preferenziale e questa obbiettivamente è una cosa, soprattutto nella
realtà odierna, che sembra per così dire "discriminare" gli italiani
e i marchigiani nel nostro caso specifico.
Nell'interrogazione
la Leonardi evidenzia come l'accesso a queste strutture sanitarie da parte
dello straniero irregolare non comporta alcun tipo di segnalazione
all'Autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto. Inoltre,
prosegue la Leonardi, per i cittadini comunitari e non italiani il relativo
codice di esenzione non è applicabile: solo per gli extracomunitari è prevista
l'esenzione del ticket. Una legislazione garantista per l'ultimo che arriva e
non garantista rispetto ad un soggetto cosiddetto ENI -Europeo non iscritto al
servizio sanitario.
La
Regione Marche ha pertanto organizzato ambulatori di medicina generale presso i
presidi distrettuali delle Zone Territoriali dell'ASUR per gli immigrati non in
permesso di soggiorno fornendo così assistenza agli immigrati non regolari
attraverso gli ambulatori di medicina di base per STP. la Regione pertanto -
permette agli Stranieri cosiddetti Temporaneamente Presenti, cure essenziali e
continuative, tramite accesso diretto “senza prenotazione e impegnativa” al
contrario dei cittadini marchigiani che devono attendere anche anni per
curarsi.
Inoltre
– afferma la rappresentante del partito della Meloni - la condizione di STP
viene sancita tramite una semplice certificazione dello stesso extracomunitario
mentre al contrario un italiano disoccupato o con baso reddito è passibile di
controlli incrociati da parte del Ministero delle Finanze. Per i marchigiani la
possibilità di accedere alle succitate prestazioni è subordinata all'obbligo di
prenotazione, obbligo vigente anche in caso di urgenze, in quanto le strutture
possono differire la richiesta urgente stessa mentre per un STP la prenotazione
non occorre. La casistica descritta porta alle conseguenze che molti soggetti
stranieri, pur presenti in Italia ma lavoratori “in nero” hanno comunque così
garantite le prestazioni sanitarie.
Non
sono certo contraria all'accoglienza e alla tutela della salute degli stranieri
provenienti da zone di guerra e non, bambini e donne in primis, ma qui si parla
di tutt'altro ed i costi elevati e mai dettagliati ne sono la palese
dimostrazione.
Nell'interrogazione
la Leonardi pertanto chiede innanzitutto quale è il reale costo totale a carico
della sanità marchigiana dei trattamenti per stranieri extracomunitari STP e
presso tutte le strutture eroganti prestazioni clinico-strumentali e di
laboratorio, diviso per le ultime cinque annualità. Tra le tante domande poste
troviamo il costo relativo alla fornitura di protesi ripartito anche per
tipologia di protesi (dentarie, ecc..), poi quale è il costo orario medio
dei medici di medicina generale che devono fornire prestazione presso gli
ambulatori per Stranieri STP e a quanto ammonta il medesimo costo mensilmente
ed annualmente. Inoltre si chiede qual'è il numero di extracomunitari che hanno
usufruito del codice STP avendolo così rinnovato per oltre due volte, quindi
oltre il limite della validità di sei mesi più sei, dato ripartito anche per
singola area vasta.
Un
atto dettagliato che intende conoscere e far conoscere ai marchigiani quanto
incidono annualmente, sulla spesa sanitaria regionale, il mantenimento delle
“strutture STP” (costi diretti ed indiretti) e le prestazioni dirette ed
indirette relative alle ultime tre annualità.