lunedì 29 gennaio 2018

L’incomprensibile autolesionismo di Berlusconi. Il Fermano ha bisogno di rappresentanza politica.



L’esclusione di Remigio Ceroni dalle liste di Forza Italia per le prossime elezioni politiche per lasciare spazio a un candidato, per quanto di prestigio, comunque estraneo al territorio del collegio elettorale, è l’ultimo triste episodio della faida interna al partito, una lotta intestina tra i due esponenti di spicco, Ceroni, appunto, e Jessica Marcozzi, una lotta che dura da tempo e che sembra essere stata vinta dalla Marcozzi. Il problema è che tutto questo rischia di rivelarsi una vittoria di Pirro perché, in questo modo, si è tolta rappresentatività politica al territorio, con un autolesionismo inspiegabile che, comunque, già da tempo contraddistingue l’operato politico della Capogruppo forzista al Consiglio Regionale.
L’episodio, però, denuncia come la rappresentatività dei territori sia di scarsa importanza per l’attuale sistema elettorale ma anche e soprattutto quanto poco sia democratica sia la legge che la formazione delle Camere che ne conseguirà. I candidati che si profilano per il Fermano sono scarsamente rappresentativi del territorio, fatta eccezione dei Cinque Stelle la cui esponente principale è poco conosciuta e, quindi, difficile da inquadrare. Per quanto riguarda il PD, i due candidati espressione della politica locale, Petrini e Verducci, sono veterani del Parlamento che, nonostante gli anni di presenza sugli scranni, pochissimo di positivo hanno prodotto per il Fermano e le Marche in genere, lasciando il predominio regionale nelle mani quasi esclusive delle province del nord.
A questo punto c’è da augurarsi che spuntino candidature, che pure sembrano probabili, che possano avere un buon radicamento col territorio, prescindendo dall’appartenenza politica. Penso, per esempio, al montegranarese Lucentini che, qualora fosse confermato, potrebbe rappresentare un buon legame con l’ambito locale. È ovvio che, specie nelle elezioni politiche, conta molto lo schieramento, ma in questo particolare frangente, dove la nostra Regione, specie nell’area picena, soffre particolarmente gli effetti della crisi economica a cui si sono aggiunte le conseguenze del terremoto, è necessario tenere anche in considerazione la rappresentatività dei candidati, per quel poco che ci è concesso scegliere.

Luca Craia

L’ASSIPROMOS cerca spazi per la ping pong therapy. Un progetto per la salute e la socialità.


“Molte persone, specie i più giovani, vivono oggi una crisi di identità, un'insicurezza, una fragilità e una vulnerabilità. Platone affermava : Si può scoprire di più una persona in un'ora di gioco che  in un anno di conversazione” Lo afferma Tina Santini, segretario provinciale per Fermo dell’Associazione  Italiana promozione sociale Assipromos che ha sede a Montegranaro e fa capo alla Federazione  Nazionale Agricoltura Sindacale Autonoma (FNA) presieduta da Giovanni Battista Mariani. L’associazione promuove iniziative e progetti sportivi ed educativi che coinvolgono bambini, giovani e famiglie con lo scopo di creare occasioni di confronto e integrazione. Occorre “far ritrovare alla nostra società il tempo che nel panorama attuale sta diventando elemento prezioso quanto raro” dichiara la Santini, “di questo fatto ne risentono soprattutto i giovani, spesso lasciati a gestirsi da soli senza un’opportuna guida genitoriale”.
Questo accade perché siamo troppo presi da altri eventi quali il lavoro, la palestra, lo shopping, la spesa, la televisione e non ultimo Internet” spiega. “La conseguenza più evidente di questo atteggiamento è l'allontanamento dei ragazzi e la perdita di certi valori importanti come mangiare tutti insieme, essere distratti dal computer o il cellulare, andare di fretta. Insomma viviamo a pieno la cultura dei fast-food che ci ritroviamo poi anche nei nostri modelli educativi”.
I progetti fin qui proposti e realizzati dall’Assipromos sono “La Ceramica”, in collaborazione con le scuole e il Comune di Monte San Pietrangeli e, nel comune di Montegranaro,  la "Ping Pong Terapy". In particolare, il progetto “Ping Pong Therapy” è importante perché è “un’occasione per far  ri-educare quel rapporto umano tra figli e genitori e nipoti e nonni,  facendoli divertire giocando”. Purtroppo per questo progetto servono spazi per installare le attrezzature da gioco e non sempre è facile reperirli.  Recentemente “abbiamo tentato con uno dei centri sociali del comune di Porto Sant'Elpidio dove purtroppo non hanno accolto la nostra richiesta” dice con rammarico la Santini, “peccato perché poteva essere un sito ideale per iniziare questo cammino e magari poterlo integrarlo coinvolgendo tutte le persone anziane  che sono sole in casa e  portarle in questi siti per farle sentire vive”.
Difficoltà non insormontabili, quelle esposte dalla segretaria di Assipromos, difficoltà che si superano con la buona volontà e la comprensione delle finalità del progetto. La speranza è che le istituzioni locali capiscano l’importanza di questo progetto e ne sostengano la realizzazione. Il ping pong, oltre a essere disciplina di grande valore sociale, è anche un ottimo allenamento per mente e spirito. Inoltre recentemente sono stati riconosciuti a livello scientifico importanti riflessi positivi della pratica di questo sport nella terapia per gli stadi di Alzheimer e per l'assistenza al trattamento per chi soffre di demenza senile.

Luca Craia

venerdì 26 gennaio 2018

Sciopero della raccolta differenziata a febbraio. Stipendi e tredicesime non pagate. Le cose non vanno.



Le Segreterie Regionali di CGiL e CISL hanno proclamato per lunedì 5 febbraio uno sciopero dei lavoratori dipendenti della ditta MONDOLFO ALMBIENTE che fa capo alla Onofaro Antonino, ditta che ha in appalto la gestione della raccolta differenziata a Montegranaro, oltre che a Mondolfo, Terre Roveresche e Cerreto D'Esi, e dalla quale dipendono gli addetti che operano sul territorio comunale.
La motivazione è piuttosto articolata e verte nel comparto economico, nello specifico del pagamento di retribuzioni e benefits. In particolare i lavoratori denunciano il mancato pagamento dello stipendio del mese di dicembre, della tredicesima (per la quale è stato corrisposto solo un anticipo di 500 Euro) nonché il ritardato pagamento per alcuni mesi dei buoni pasto e della previdenza complementare per la quale le quote sono comunque state trattenute dalla busta paga.
Al di là delle motivazioni economiche, va rimarcato che da tempo i lavoratori dell’azienda manifestano un evidente malcontento dovuto a condizioni di lavoro non ottimali. Se a questo si aggiunge la mancata corresponsione del salario, è evidente che la situazione diventi insostenibile.
L’Azienda, interpellata dai Sindacati, ha motivato le inadempienze nei confronti dei propri dipendenti col fatto che alcuni comuni siano in ritardo coi pagamenti dei servizi svolti. È un’accusa grave, anche se non assolve affatto l’azienda dai propri obblighi nei confronti dei lavoratori. Ma, se questo fosse confermato dai fatti, il caso sarebbe anche politico perché i Comuni, in questo modo e col loro agire, creerebbero gravi disagi agli addetti alla raccolta dei rifiuti, con ovvie ripercussioni anche sulla qualità del servizio. Attendiamo sviluppi.

Luca Craia