martedì 30 gennaio 2018

Sondaggio tra i lettori del blog: come giudichi la ricostruzione post terremoto?



Il sondaggio di questa settimana si occupa di terremoto e della gestione della ricostruzione post sisma. I lettori del blog potranno esprimersi giudicando l’operato di Governo, Regione e Istituzioni in questo drammatico e lungo periodo seguito ai terremoti del 2016. Per votare c’è tempo fino a lunedì prossimo.


Luca Craia

lunedì 29 gennaio 2018

Nuovo incidente in circonvallazione, vicino alle scuole. Serve più sicurezza.



Ancora un incidente alla rotatoria posta al termine della circonvallazione, lato est, a Montegranaro. Dopo il furgone che, qualche mese fa, volò fuori strada portandosi via il paracarro, stamattina un altro mezzo ha perso il controllo, forse per colpa del fondo reso viscido dalla nebbia, e si è ribaltato sopra l’aiuola della rotatoria.
Si tratta di una strada che induce alla velocità, ma l’asfalto è di pessima qualità e, soprattutto, nella rotatoria bisogna spesso frenare per dare la precedenza. Bisogna ricordare, cosa importantissima, che sullo stesso incrocio si apre la via di accesso alle scuole di San Liborio e che, nelle ore di entrata e uscita da scuola, l’area è fortemente trafficata da genitori che accompagnano a scuola i figli e attraversare la strada, con le macchine che sfrecciano, diventa piuttosto pericoloso.
Per questo credo sia necessario rendere più sicura l’area. Prima di tutto occorrerebbe un asfalto con più aderenza, magari autodrenante. Ma soprattutto occorre limitare la velocità, magari con dossi o forse solo con maggiori controlli.

Luca Craia

La desertificazione delle montagne continua. Nuovi sfollati per legge. Intanto Cerisicoli taglia nastri.



Non può essere semplice pressappochismo. Non può essere semplice incapacità. Siamo, con ogni evidenza, davanti a un disegno preciso, e lo stiamo denunciando da oltre un anno, un disegno che punta alla desertificazione della zona montana in cui il terremoto è stato soltanto un fortuito ma formidabile aiuto. L’ennesima dimostrazione della volontà di spopolare il territorio dei Sibillini è data dal cosiddetto decreto “salvapeppina”, che stabilisce in maniera inequivocabile come tutti quei terremotati che si sono creati i presupposti per rimanere sul territorio con mezzi propri e senza attendere le lungaggini burocratiche siano destinati a diventare sfollati a loro volta e loro malgrado.
La legge stabilisce infatti i criteri per i quali le unità abitative di emergenza procuratesi in autonomia dagli stessi terremotati possano essere portate in sanatoria. Vi ricadono le varie casette prefabbricate ma anche le case mobili e tutte le strutture provvisorie installate autonomamente. I requisiti sono quasi impossibili da rispettare, tra l’altro nemmeno le SAE dello Stato li rispettano, ma non c’è nemmeno il tempo per poter preparare la documentazione per sanare le strutture, scadendo il termine il 31 gennaio prossimo.
C’è anche un ulteriore dato che testimonia come si voglia svuotare il territorio: chi portasse in sanatoria le strutture acquistate in proprio dovrà rinunciare al contributo per autonoma sistemazione. Non c’è una spiegazione logica a questo, perché se un terremotato ha diritto alla CAS andando a pagare l’affitto da qualche parte, non si capisce perché lo stesso diritto decada per chi, magari, ha preso un finanziamento per pagarsi la propria casetta e faceva conto proprio sul CAS per pagare le rate. È evidente la finalità vessatoria della norma.
Nel frattempo l’immarcescibile tagliatore di nastri compulsivo, Luca Ceriscioli, tra una sedia tirata al collega Ricci e un impegno da Presidente della Regione Marte, trova il tempo per inaugurare le nuove SAE di Treia. Otto casette otto, arrivate con un ritardo spaventoso, ma meritevoli di tanta attenzione istituzionale. Intanto creiamo nuovi sfollati.

Luca Craia