mercoledì 7 febbraio 2018

Lasciate in pace Macerata. Serve responsabilità. Vietare tutte le manifestazioni.



Ieri Macerata ha vissuto un altro brutto episodio di violenza, un episodio che rischia di dare il via a una spirale che va a unirsi alla tensione generata prima dalla morte della povera Pamela e poi dall’atto terroristico di Luca Traini. Una città sconvolta, Macerata, che ora si trova, suo malgrado, a essere tetro di scontri ideologici e politici che spesso sfociano nella violenza, come è accaduto, appunto, ieri, quando un gruppo di giovani provenienti da centri sociali pare esterni alla città, sono entrati a volto coperto nel centralissimo caffè Venanzetti per protestare, tra slogan e atteggiamenti minacciosi, contro la prevista conferenza indetta proprio nel locale da Casapound e prevista per oggi. All’arrivo della polizia ci sono stati scontri con gli agenti.
Il rischio che dai due orrendi episodi della scorsa settimana possa nascere una faida etnica e ideologica è serio, a questo va ad aggiungersi il comportamento irresponsabile e inqualificabile di gruppi politici come quello di ieri o come la stessa Casapound, che stanno utilizzando Macerata e quanto vi è accaduto per alimentare la spinta propulsiva che ne è ragione di vita, ossia la contrapposizione politica. Ma Macerata non deve diventare ulteriormente scenario di scontro stupidi e pericolosi.  
Occorre senso di responsabilità da parte di tutti, anche se appare difficile aspettarsi responsabilità da gruppi estremisti che non aspettano altro che l’occasione per mettersi un cappuccio in testa e creare panico. Ma chi ha il compito di garantire la sicurezza della città deve assumersi la responsabilità di evitare che il diritto alla manifestazione diventi occasione di violenza. La situazione è tesa, pericolosa, e ogni manifestazione, anche la più pacifica, può innescare episodi violenti. Mi auguro che le autorità se ne rendano conto e vietino nella maniera più assoluta ogni manifestazione politica in modo di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Nel contempo auspico che i responsabili dei tanti gruppi politici, di qualsiasi schieramento o ideologia, siano tanto sensibili e intelligenti da capire quanto episodi come quello di ieri siano dannosi per la città e per il recupero della normalità. Solo dopo che saremo tornati a un clima più sereno e che saremo in grado di analizzare con la dovuta lucidità quanto è accaduto in questi giorni, sarà possibile tornare anche a manifestare pubblicamente. Per ora, iniziative come quella dei centri sociali di ieri sono soltanto un pericolo e non portano altro che tensione e senso di insicurezza, aggravando una situazione già gravissima di suo.

Luca Craia

martedì 6 febbraio 2018

Regione e priorità: le segreterie dei gruppi consiliari costeranno anche 900.000 Euro in più.


Anna Casini (foto Civetta.tv)

È passato ieri, in prima commissione del Consiglio Regionale delle Marche, un emendamento che andrà a modificare i meccanismi tramite i quali i gruppi consiliari scelgono il personale che lavora per loro. Attualmente tale personale viene scelto all’interno dell’organico della Regione e, quindi, non comporta alcun costo aggiuntivo per la spesa della Regione. L’emendamento, invece, prevede che questi collaboratori possano essere individuati come “comandati” anche tra il personale dei enti esterni.
Gli autori del testo, l’Assessore Anna Casini e il Consigliere Fabio Urbinati, entrambi in quota PD, pare abbiano affermato che tutto ciò non comporti aggravi di spesa per la Regione ma questa affermazione è inesatta, in quanto lo stipendio del comandato andrebbe a carico della Regione, con aggravi anche notevoli per l’Ente. Infatti, se tutti i collaboratori, che attualmente sono 16, fossero comandati esterni, avremmo un esborso pro-capite di almeno 40.000 euro l’anno, per un totale di 800.000 Euro. Se poi tutti questi collaboratori fossero inquadrati al livello massimo contrattuale, il costo pro-capite salirebbe a 56.000 euro con un aggravio di complessivi 900.000 Euro all’anno, che potrebbe salire ulteriormente interessando le segreterie dell’Ufficio di Presidenza e dei vari assessorati.
Fabio Urbinati
Come ben sappiamo, la Regione Marche pare abbia qualche altra emergenza a cui pensare e altre destinazioni, forse più prioritarie, per i propri fondi. Non si capisce, quindi, questa smania di cambiamento per una norma che, sostanzialmente, funzionava lo stesso e non costava nulla. Quali professionalità dovranno andare a cercare all’esterno dell’Ente. E non credono, l’Assessore Casini, che tra l’altro ha dimostrato in passato una curiosa sensibilità nei confronti di problematiche serie come, per esempio, i terremotati, e il Consigliere Urbinati, che forse tanto impegno, sia politico che economico, si potrebbe destinare a qualcosa di più urgente, tipo la ricostruzione?

Luca Craia


lunedì 5 febbraio 2018

Nuovo sondaggio: viale Gramsci e largo Conti, investimento utile per Montegranaro?




C’è un nuovo sondaggio sulla pagina Facebook de L’Ape Ronza. Stavolta si tratta di dare un parere circa l’utilità dell’investimento messo un campo dall’Amministrazione Comunale guidata da Ediana Mancini per riqualificare l’area di viale Gramsci e largo Conti. Se ne è discusso molto prima e durante i lavori ma, ora che questi sono terminati già da tempo e il bene è stato consegnato alla cittadinanza, possiamo avere un’idea più precisa circa l’utilità del progetto e dell’investimento. Il sondaggio, come sempre, non ha valore scientifico ma serve a stimolare un dibattito democratico. Per votare cliccate qui sotto.
Luca Craia