venerdì 16 febbraio 2018

Case popolari: Antonelli si giustifica e ripropone il suo impegno. C'è ancora spazio per modifiche.



“Sono sempre disponibile a convocare una riunione con lo scopo di lavorare sul regolamento ma gradirei ricevere osservazioni allo scopo di apportare modifiche in poche riunioni”. Me lo scrive il Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro in uno scambio epistolare che mi ha pregato di divulgare. È un impegno a portare avanti il discorso di riforma dei criteri di assegnazione delle case popolari che, seppur lungo sui tempi, apre la possibilità di aggiustare il pastrocchio del bando per la graduatoria di assegnazione redatto con un vecchio regolamento i cui effetti negativi già conosciamo bene (vedi articolo precedente).
Antonelli rigetta le accuse di immobilismo arrivategli sia dal mio blog che dal Movimento 5 Stelle. “Ho inviato a tutti i consiglieri la documentazione necessaria per comprendere i limiti entro i quali era possibile modificare i criteri per un nuovo regolamento” dice “chiedendo di fare proposte in tale ambito mediante email propedeutica a una riunione operativa. Ho ricevuto consensi senza proposte, e una lamentela dall'assessore di competenza”. Quindi la volontà, almeno della minoranza, c’era anche se, a quanto pare, con poca convinzione, mentre la lamentela dell’assessore competente lascia supporre una volontà in senso contrario della maggioranza già esistente da tempo, il che è preoccupante.
Sul perché non si sia andati avanti, Antonelli dà la sua versione: “non ho insistito perchè in regione si era intrapresa una iniziativa di modifica poi annullata”. E quindi siamo rimasti al punto zero, con un disinteresse sostanziale e generale per la cosa e una presumibile volontà di lasciare tutto com’è da parte quantomeno dell’assessore competente, a cui, secondo le parole di Antonelli, si potrebbero ascrivere larghe responsabilità della situazione attuale.
Ma Antonelli ritiene che si possa ancora agire, contestando quanto affermato dal Sindaco Mancini sulla stampa: “dire che una modifica non influisca sulle assegnazioni non è assolutamente vero, e che esporrebbe ad un eventuale ricorso al TAR è improbabile, soprattutto se la modifica rientrasse nell’ambito dei paletti regionali, ogni ricorso sarebbe destinato a soccombere”.
La speranza che si intervenga, per quanto in extremis, c’è, ma i tempi sono strettissimi. Registrando la volontà di Antonelli e delle opposizioni, a questo punto c’è da capire cosa intenda fare la maggioranza che, a parte l’uscita tutt’altro che rassicurante del Sindaco, al momento tace.

Luca Craia

Mettere mano subito al regolamento case popolari. La posizione del Movimento 5 Stelle



Comunicato integrale

Piano Locazione antenne, baratto amministrativo, studi di vulnerabilità sismica, casa dell’acqua, mensa scolastica, etc. etc.…: Nonostante le nostre mozioni approvate negli anni e continue sollecitazioni, purtroppo veniamo sistematicamente ignorati. Noi siamo opposizione e ce ne faremo una ragione a questo metodo di operare non proprio democratico ma ignorare anche le richieste del Presidente del Consiglio Comunale sulla necessità di rivedere i punteggi di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare ha dell’assurdo.
Il 5 novembre 2015 il Presidente Antonelli inviava a tutti i consiglieri una mail con la richiesta di unirsi - (commissioni consiliari non le hanno mai istituite per affrontare i problemi e trovare soluzioni) affinché si potesse trovare il modo di migliorare le storture di assegnazione punteggi per gli alloggi di edilizia popolare e noi come M5S il 6 novembre abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare. Purtroppo tutto ciò è rimasto lettera morta e francamente ci siamo un po’ stancati di questo atteggiamento infantile del Presidente Antonelli che lancia spesso sassi per poi nascondere la mano.
Per migliorare questo regolamento i tempi, seppur stretti, ci son ancora e noi del M5S siamo ancora disponibili a collaborare per migliorarlo. Il Centro storico morente non può permettersi nuovamente un incremento della popolazione extra comunitaria. Questa non è sana integrazione. Purtroppo negli anni politiche miopi di giunte sia di destra che di sinistra hanno reso questa zona terra di conquista e di abbandono creando potenzialità negative a qualsiasi progetto di investimento e di rilancio. Come possono coesistere i roboanti progetti di rilancio del centro storico dell’Amministrazione senza accorgersi che questo potrebbe essere un ulteriore colpo fatale?
Noi opposizione non siamo meritevoli certamente di risposte da parte di questa sorda maggioranza ma speriamo almeno che venga spiegato ai cittadini quale sia il progetto del centro storico e la visione d’integrazione che questa maggioranza sta perseguendo.

giovedì 15 febbraio 2018

Case popolari e centro storico. Accorato appello di Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto per la modifica del bando.




Comunicato integrale
 
A seguito della pubblicazione del nuovo bando per redigere la graduatoria necessaria all’assegnazione degli alloggi popolari a Montegranaro, le nostre tre Associazioni, Arkeo, Città Vecchie e Il Labirinto, intendono esprimere profonda preoccupazione per gli effetti e le ripercussioni che si potranno verificare a danno della situazione, già seriamente compromessa, del centro storico. La nuova graduatoria verrà stilata secondo i dettami del regolamento del 2011, le cui norme creano una disparità di trattamento tra cittadini italiani e cittadini stranieri, con vantaggio di questi ultimi. La conseguenza è già stata verificata, con la creazione di piccoli ghetti di stranieri tendenti all’autocrazia e all’esclusione dal tessuto sociale montegranarese. 
È evidente che tutto questo va nell’esatta direzione opposta a ogni volontà di integrazione culturale e sociale. Ovviamente questo accade in varie zone del paese, ma nel centro storico, dove le problematiche sono più antiche, complesse e articolate, la situazione diventa particolarmente grave. Un ulteriore innesto di cittadini stranieri, come è presumibile accadrà con questo bando, rischia di inficiare ogni politica di rivalutazione del paese antico. 
Ci saremmo aspettati una riforma della normativa prima della pubblicazione del bando, cosa peraltro ventilata a più riprese ma, non essendo avvenuta, crediamo sia comunque necessario prendere tutti gli accorgimenti possibili, ancorché tardivi, per limitare al massimo il rischio di ghettizzazione del centro storico e di altre zone del paese. 
Riteniamo ci sia ancora margine per qualche tipo di azione correttiva, per cui invitiamo l’Amministrazione Comunale a muoversi in tal senso con la massima sollecitudine, rimanendo a disposizione per suggerimenti e idee. In mancanza di ciò temiamo che ogni ulteriore sforzo compiuto sia dalle nostre Associazioni che dall’Amministrazione Comunale stessa, ivi compreso il progetto in via di redazione appositamente finanziato per il centro storico, sia vanificato dall’innescarsi di una situazione pericolosa e irreversibile.

Arkeo                        Città Vecchia                                   Il Labirinto
Luca Craia               Andrea Franceschetti                     Simone Perticarini