“Sono sempre
disponibile a convocare una riunione con lo scopo di lavorare sul regolamento
ma gradirei ricevere osservazioni allo scopo di apportare modifiche in poche
riunioni”. Me lo scrive il Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro in
uno scambio epistolare che mi ha pregato di divulgare. È un impegno a portare
avanti il discorso di riforma dei criteri di assegnazione delle case popolari
che, seppur lungo sui tempi, apre la possibilità di aggiustare il pastrocchio del
bando per la graduatoria di assegnazione redatto con un vecchio regolamento i
cui effetti negativi già conosciamo bene (vedi articolo precedente).
Antonelli
rigetta le accuse di immobilismo arrivategli sia dal mio blog che dal Movimento
5 Stelle. “Ho inviato a tutti i consiglieri la documentazione necessaria per
comprendere i limiti entro i quali era possibile modificare i criteri per un
nuovo regolamento” dice “chiedendo di fare proposte in tale ambito mediante email
propedeutica a una riunione operativa. Ho ricevuto consensi senza proposte, e una
lamentela dall'assessore di competenza”. Quindi la volontà, almeno della minoranza,
c’era anche se, a quanto pare, con poca convinzione, mentre la lamentela dell’assessore
competente lascia supporre una volontà in senso contrario della maggioranza già
esistente da tempo, il che è preoccupante.
Sul perché non
si sia andati avanti, Antonelli dà la sua versione: “non ho insistito perchè in
regione si era intrapresa una iniziativa di modifica poi annullata”. E quindi
siamo rimasti al punto zero, con un disinteresse sostanziale e generale per la
cosa e una presumibile volontà di lasciare tutto com’è da parte quantomeno dell’assessore
competente, a cui, secondo le parole di Antonelli, si potrebbero ascrivere
larghe responsabilità della situazione attuale.
Ma Antonelli
ritiene che si possa ancora agire, contestando quanto affermato dal Sindaco
Mancini sulla stampa: “dire che una modifica non influisca sulle assegnazioni
non è assolutamente vero, e che esporrebbe ad un eventuale ricorso al TAR è
improbabile, soprattutto se la modifica rientrasse nell’ambito dei paletti
regionali, ogni ricorso sarebbe destinato a soccombere”.
La speranza
che si intervenga, per quanto in extremis, c’è, ma i tempi sono strettissimi. Registrando
la volontà di Antonelli e delle opposizioni, a questo punto c’è da capire cosa
intenda fare la maggioranza che, a parte l’uscita tutt’altro che rassicurante
del Sindaco, al momento tace.
Luca
Craia