martedì 20 febbraio 2018

Sondaggio sulla sicurezza: per chi ha votato Montegranaro non è sicura. Lo strano caso dei voti scomparsi.



Ritieni che Montegranaro sia un paese sicuro? A questa domanda hanno risposto 90 cittadini, mettendoci nome e cognome, e 88 di essi, il 98%, hanno detto che no, Montegranaro non è sicura. Un dato che, come ripeto spesso, non è scientifico ma dovrebbe quantomeno farci ragionare, vista anche la convinzione del Sindaco del contrario. È vero, i dati ufficiali della Prefettura parlano di reati in calo, ma la percezione di sicurezza da parte dei cittadini va nell’esatta direzione contraria e anche il nostro sondaggio lo dimostra, segno evidente che forse, tra dati ufficiali e realtà, ci sono delle differenze. Quel che è certo è che un certo microcrimine diffuso non è rilevabile statisticamente perché mancano le denunce, come è altrettanto certo che la fiducia nella giustizia è in calo, visto che troppo spesso questi piccoli criminali si ritrovano a piede libero nonostante i reati commessi e verificati. Evidentemente affidarsi esclusivamente alle statistiche ufficiali non aiuta a risolvere il problema.
Per tornare al sondaggio, sono lontani i tempi del primo quesito lanciato su queste pagine, quello sul gradimento dell’Amministrazione Mancini, per il quale votarono ben 494 persone o, per meglio dire, si raccolsero 494 voti. Quel sondaggio, infatti, era totalmente anonimo e una persona minimamente esperta di informatica avrebbe potuto votare più volte semplicemente modificando l’ID di ingresso. Ora, con i sondaggi di Facebook che richiedono il possesso di un profilo, si può votare una sola volta e mettendoci nome e cognome, salvo casi estremi di profili falsi che, purtroppo, ci sono ma rappresentano un’esigua minoranza.
Dove sono finiti quei 404 votanti del sondaggio sul gradimento dell’Amministrazione Comunale? Non possiamo saperlo, possiamo solo supporre che buona parte di quei voti fossero falsati dai meccanismi di internet, anche in funzione del fatto che gli esisti “politici” dei sondaggi successivi, col il meccanismo più rigido di Facebook, sono di segno opposto per il gradimento dell’Amministrazione Comunale. Viene il dubbio che chi gradisce l’opera di questa Giunta non gradisca, però, metterci la faccia. O forse ha più di due mani, o più di un computer.
Tornando al tema dell’ultimo sondaggio, la sicurezza, vista l’importanza e la delicatezza della questione, proporrei di mettere da parte la propaganda politica, tra l’altro raffazzonata e piuttosto artigianale, e di focalizzare l’attenzione sulla questione specifica, aprendo un confronto tra le varie posizioni e cercando, nei limiti di quanto in potere delle Istituzioni locali, di trovare una soluzione a un problema evidentemente molto sentito.

Luca Craia

lunedì 19 febbraio 2018

Volete leggere come pensano i difensori dei deboli? Un messaggio che mi è appena arrivato



Vorrei condividere con i lettori del blog questo messaggio che mi è appena arrivato da una persona che non conosco, che non ho mai incontrato, con cui non ho mai parlato, ma che è molto interessata a me, a quello che faccio e a quello che scrivo, tanto da sembrare a tratti ossessionato. In un mio dialogo con quel personaggio che si nasconde dietro lo pseudonimo di Banni Giasso, ho citato questa persona perché la vedo spesso commentare sulla pagina del codardo mascherato, e spesso usa toni, come dire, minacciosi nei miei riguardi. Oggi questo messaggio mi tranquillizza molto. Se vi va, divertitevi a leggere quello che pensa e come pensa un sedicente difensore delle classi più deboli (ho fatto copia-incolla, quindi i refusi non sono miei):

Buon Giorno Sig.Craia....Vedo che ha problemi con i Fan Svizzeri di Banni Giasso....ahahhaha....Le ribadisco ancora una volta che non ho vinto la lotteria per vivere qui in Svizzera....Le ricordo inoltre il fatto,che l'ho già precedentemente invitata a confrontarsi con persone che siaano al suo livello socio-economico e culturale pari o piu' basso del suo.....Ricordandole ancora una volta che guadagno molto piu' di lei,parlo piu' di tre lingue e soprattutto faccio un lavore molto piu' "nobile" che vendere penne e "gguzzamatite",si concentri a combattere il suo tedeio quotidiano....Sei poi lei pensa che il mio desiderio sia quello di vederla appesa ad una trave ,si sbaglia di grosso....Ci sono milioni di usi piu'intelligenti che ne farei delle travi....A mio parere ,una trave sarebbe sprecata per vederci lei appeso...Una belle serie di Lonze e salami,appesi ad una trave ci farebbero piu' bella figura....Ma come lei sà ,é una questione di gusti....C'é chi sogna di tamponare i cinesi e c'é chi nella vita fà altro.Buona giornata.



Regolamento case popolari: un incontro per trovare una soluzione.



La preoccupazione delle tre associazioni che si occupano di centro storico, a Montegranaro, Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto, per quanto riguarda il nuovo bando per redigere la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari è nota ed è stata manifestata, oltre che tramite stampa, anche personalmente a molti rappresentanti politici cittadini. Il senso di questo lavoro che stiamo portando avanti è semplice e ci teniamo che non venga distorto come, purtroppo, è successo con alcuni titoli di stampa: la creazione e il rafforzamento di zone-ghetto dove gli stranieri stabiliscano rapporti sociali chiusi tra etnie e culture è dannoso prima di tutto per gli stranieri stessi, e poi per la città di Montegranaro. Il concetto è chiaro: sei lo straniero non è nelle condizioni di interagire costantemente con la società che lo ospita, l’integrazione non può avvenire, con conseguenze nefaste sui rapporti sociali e sulla sicurezza. Il problema è già presente e in stato avanzato, un ulteriore immissione di stranieri in queste zone già ghettizzate sarebbe catastrofico.
Per questo motivo abbiamo invitato le forze politiche presenti in Consiglio Comunale a un incontro che si terrà domani sera, martedì 20 febbraio, presso la sede di Città Vecchia. Lo scopo dell’incontro è quello di cercare di trovare insieme una soluzione al problema, al netto di dietrologie e reciproche accuse che, in questo momento, non servono. Cercheremo di creare un clima costruttivo ove portare proposte di soluzione prima che il problema diventi irreversibilmente irrisolvibile.
All’incontro hanno già dato adesione le forze di opposizione, il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli e alcuni esponenti della maggioranza. Contiamo molto sul senso civico di ognuno e sul reale interessa a fare il bene di Montegranaro, per questo ci aspettiamo un’ampia partecipazione e un clima propositivo. Ovviamente non spetta a noi Associazioni dire come muoversi su questo tema, anche se porteremo a nostra volta il nostro contributo in termini di idee. Ci aspettiamo però una risposta pronta ed efficace dal mondo politico cittadino perché il tempo per evitare che questa situazione porti danno è davvero stretto e Montegranaro non può permettersi errori in questo campo.

Luca Craia

sabato 17 febbraio 2018

Livio Botticelli: non dimenticate piazzale Oppeano

Nel momento in cui si celebrano nuove opere straordinarie di ordinaria manutenzione, a poca distanza dal nuovo largo Conti si ode un amaro appello. "Nell'autunno del 2016 chiedevo la sistemazione di largo Oppeano, siamo nella primavera del 2018, sono già morti sei vecchietti e non hanno ricordato la sistemazione". Sono parole del Presidente della Casa di Riposo di Montegranaro, Livio Botticelli che, con la consueta pacatezza, denuncia una richiesta lecita e legittima rimasta inascoltata.
"La sua sistemazione e la regolamentazione dei parcheggi eviterebbero spettacoli selvaggi di utenti sconsiderati" dice Botticelli. In effetti in piazzale Oppeano non c'è alcuna regolamentazione della sosta e la ben nota ineducazione di molti automobilisti montegranaresi lo fa diventare uno spazio di parcheggi assurdi, fuori dalla logica e dal buon senso, rendendo difficile, a volte, anche il passaggio pedonale, specie per gli anziani ospiti della struttura. Eppure venire incontro alle richieste del Presidente non dovrebbe essere né complesso né dispendioso. Ma le priorità sembrano essere altre.

Luca Craia