È meravigliosamente
esplicativa la dichiarazione di Amerigo Varotti, vicepresidente della Camera di Commercio di Pesaro, rilasciata al
TgR Marche di oggi, telegiornale che ogni giorno si rivela miniera di spunti
per comprendere il meccanismo dell’asservimento della stampa al potere, specie
in riferimento terremoto. Varotti, uomo che campa di incarichi politici da una
vita, nel commentare alcune attestazioni rilasciate ad aziende del settore
turistico, candidamente afferma che c’è da sperare che per il 2018 si parli
meno di sisma, in modo che le aziende del pesarese non abbiano più a subire
ripercussioni negative come quelle direttamente coinvolte.
È una dichiarazione che chiarisce più punti:
il primo, è che le aziende pesaresi non hanno subito danni dal terremoto,
casomai hanno subito danni dovuti a una cattiva informazione che, però, poteva
essere corretta con investimenti appositi e con uno sforzo proprio della Camera
di Commercio di veicolare l’informazione che a Pesaro il terremoto danni non ne
ha fatti; la seconda è che la solidarietà, se mai c’è stata, cosa di cui
dubito, se ne è già andata a farsi benedire. Infine un pensiero all’auspicio di
Varotti: se smettiamo di parlare di sisma, in poco tempo sarà come se non fosse mai avvenuto. E già siamo sulla strada buona.
Luca Craia