Stanno facendo un gran
lavoro, i sindacati, almeno le sigle CGIL e CISL, per poter salvare il
salvabile nella situazione della ZEISS di Montegranaro. Peccato che, ormai, pare
non ci sia più nulla da fare. Né c’è mai stato, a quanto si direbbe. Ma le
hanno provate tutte, persino telecomandare l’Amministrazione Comunale di Montegranaro
per farsi organizzare l’inutile, e a tratti ridicolo, Consiglio Comunale aperto
di un anno fa, una bellissima farsa alla quale hanno partecipato, ognuno
impersonando il proprio ruolo carnevalesco, le nomenclature dei partiti sedicenti
“dei lavoratori”. Non è servito a nulla, né che avessimo mai avuto dubbi al riguardo, e
oggi siamo probabilmente alla parola fine di questa brutta vicenda.
Se le sorti dei lavoratori
sembrano ormai segnate, è il momento di capire dove risiedono le
responsabilità. E non è difficile: gli imprenditori italiani delocalizzano le
produzioni, e lo fanno non per mancanza di amor patrio, ma perché l’imprenditore,
per mestiere, deve creare profitto, altrimenti non fa l’imprenditore ma il
missionario, ed è un’altra cosa. In Italia fare profitto è difficile, in
qualche caso impossibile. E la responsabilità risiede nei vari governi che si
sono succeduti negli ultimi anni, soprattutto in quelli più recenti, quelli che,
mascherandole per iniziative a salvaguardia del mondo del lavoro, hanno inserito
norme che sono riuscite in un solo colpo a impoverire i lavoratori, aggravando
lo stato di crisi per via della diminuzione della capacità di spesa del
singolo, e gli stessi imprenditori, quando l’unica e sola cosa da fare era
ridurre la tassazione sul lavoro dipendente.
Vero, ci sono altre
iniziative importanti da portare avanti, come il “made in” tornato
prepotentemente di moda in campagna elettorale, ma sono tutte iniziative che
richiedono tempo e i cui effetti, qualora venissero davvero messe in campo, li
vedremmo nel medio-lungo periodo, non certo in tempo per salvare i lavoratori
della Zeiss. E questo i due rappresentanti del Governo intervenuti al Consiglio
Comunale voluto e preteso dai Sindacati e prontamente eseguito dalla Giunta
Mancini, non lo hanno detto né allora né mai. Anzi, da quel Consiglio Comunale
non registriamo alcuna azione da parte loro per salvaguardare quei lavoratori
ma soprattutto il mondo del calzaturiero, quello stesso mondo dove oggi stanno
cercando, e forse troveranno, i voti per essere rieletti.
Luca Craia