sabato 3 marzo 2018

Arriva il disco orario dietro le mura. Regolamentazione e controllo, ma non esiste solo viale Gramsci.



Se ne era parlato e ora è giunto il momento di attuarlo: viene istituito, con l’apposizione della relativa segnaletica, l’obbligo di sosta con disco orario per la durata di un’ora in diversi stalli di viale Gramsci. In particolare, verrà riservata alla sosta con disco orario tutta la parte dal lato del marciapiede, sulla sinistra del senso di marcia direzione via Zoli, insieme agli spazi che si trovano tra il monumento al Bersagliere e l’intersezione con largo Conti. Il tutto avrà decorrenza da lunedì prossimo, 5 marzo, ma ovviamente dovranno essere installati gli appositi cartelli. In ogni caso prestate attenzione perché a Montegranaro, incredibile ma vero, si fanno le multe.
Solo che si fanno quasi esclusivamente in viale Gramsci e largo Conti. Il resto del paese è tutt’ora il buon vecchio far west del parcheggio creativo e del codice della strada de noatri. L’inflessibilità che la Polizia Municipale sta giustamente dimostrando in centro non è riscontrata in altre aree del paese, così possiamo ancora ammirare parcheggi straordinari, macchine messe in doppia, terza fila, sopra, sotto, di qua e di là, il tutto con magari il vigile lì a fianco che fa attraversare i bambini all’uscita delle medie. Occorrerebbe che il controllo e la sanzione abbiano la stessa applicazione ovunque, altrimenti il rischio è che la funzione educativa della sanzione se ne vada a farsi friggere, lanciando il messaggio che dietro le mura si deve stare attenti e nel resto del paese possiamo fare come ci pare.

Luca Craia

Le guardie si rifanno la macchina. 32.000 Euro per una 4X4. Una Panda no?



Come si spendono si soldi dei contribuenti? Acquistando una vettura nuova per la Polizia Municipale. È vero: il parco auto delle “guardie” montegranaresi comincia ad avere qualche anno ma, come dice la determina a contrarre, pur avendo “superato abbondantemente i 100.000 chilometri, non sembra siano proprio da buttare. Nel senso: in tempi di crisi, il buon padre di famiglia, una macchina di 100.000 chilometri, o anche 150.000 se è per questo, non la butta via, la ripara e la rende di nuovo efficiente. Ci sono ottimi meccanici che lo sanno fare. E mi pare di aver capito che questi siano tempi di crisi, anche se a volte sì a volte no, a seconda di come serve: per spendere mezzo milione di Euro su un marciapiede, la crisi non c’era, ma se chiedi di spendere qualche decina di migliaia di Euro per il centro storico, tanto per fare un esempio, allora bambole, non c’è una lira.
Torniamo alla macchina delle guardie: si sarebbero accontentati di una Suzuki Vitara 4X4, un bel macchinone, ma si sa, serve. Il veicolo, dice sempre la determina, deve essere “sufficientemente spazioso per essere allestito come ufficio mobile ed essere così utilizzato nelle molteplici attività di controllo e vigilanza del territorio”. Poi se, magari, dentro ai vicoli del centro storico non ci passa, poco male, tanto chi ci va mai nel centro storico? Solo che, nel mercato ME.PA., il luogo elettronico dove gli enti pubblici fanno la spesa, non è disponibile, c’è solo la versione a due ruote motrici.
Quindi che si fa? Si va sul libero mercato e si cerca una Suzuki Vitara 4X4 che costi circa 32.000 Euro. Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere. Però, posto quanto detto sopra, ossia che le macchine con più di 100.000 chilometri, se trattate bene, non sono da buttare, magari si potrebbe pensare a una bella Panda 4X4, ottima, funzionale e piccolina, che consente di infilarsi dappertutto, cosa che potrebbe essere utile alla Polizia Municipale, E costa molto meno.

Luca Craia

venerdì 2 marzo 2018

Come si vota alla Camera? La scheda elettorale, istruzioni per l’uso.



Con la nuova legge elettorale è cambiato qualcosa anche a livello grafico e sulle modalità di indicazione del voto sulla scheda elettorale. Ecco alcune indicazioni per evitare l’annullamento involontario del proprio voto.
Innanzitutto ricordatevi di portare con sé un documento di identità valido e la tessera elettorale. Ora vediamo le varie modalità per esprimere il voto:


1. Il voto è espresso tracciando una croce sul riquadro che contiene il contrassegno della lista e i nominativi dei vari candidati del collegio plurinominale. Il voto espresso in questo modo è valido per eleggere il candidato nel collegio uninominale e va a favore della lista nel collegio plurinominale;
2. se il segno viene tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è valido anche per la lista collegata. Se ci sono più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ogni lista in tutte le sezioni del collegio;
3. se si fa un segno sul riquadro che contiene il nome del candidato nel collegio uninominale e un segno sul sottostante riquadro contenente il contrassegno della lista insieme ai nomi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è valido e va a favore sia del candidato uninominale che della lista;
4. se si fa una croce sul contrassegno e un’altra sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è valido e va a favore sia della lista sia del candidato uninominale;
5. ATTENZIONE! Se si traccia un segno in qualsiasi modo sul rettangolo del nominativo del candidato uninominale e un segno sul rettangolo che contiene il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo. 

Luca Craia