martedì 6 marzo 2018

Forze dell'Ordine escluse dall'esenzione del ticket di pronto soccorso: approvata la mozione di Fratelli d'Italia che elimina questa disparità di trattamento.



Elena Leonardi (Fratelli d'Italia): accolte le mie richieste a favore delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco che in servizio garantiscono la nostra incolumità.

Comunicato integrale

Elena Leonardi porta a casa un importante risultato: approvata all'unanimità in Consiglio Regionale la mozione n. 266 sul "sostegno all’esenzione dal pagamento della quota di accesso e di compartecipazione della spesa sanitaria per gli appartenenti alle Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco".
Mentre alcune regioni hanno ovviato a questa disparità di trattamento, la Regione Marche fa ancora pagare il ticket di pronto soccorso anche a tutti gli appartenenti alle Forze dell'Ordine che vi si recano per infortunio durante il servizio, anche se di codice basso, ma comunque legati alle condizioni lavorative. Chi rischia la vita per difendere l'incolumità dei cittadini – dichiara la Leonardi – deve essere tutelato e supportato anche in tal senso.
Come sappiamo, per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero, non seguite da ricovero e la cui condizione è stata codificata come codice bianco – prosegue la Leonardi - gli assistiti non esenti sono tenuti al pagamento di una quota fissa pari a 25 euro. Un ulteriore spesa è poi quella dovuta nel caso in cui, oltre alla visita, vengano erogate ulteriori prestazioni diagnostiche di laboratorio, strumentali o terapeutiche.
Lo Stato e le Regioni hanno definito i casi di esenzione dal pagamento del ticket: età sopra i 65 anni, bambini sotto i 14 anni, invalidi, pensioni al minimo, gli extracomunitari non in regola con le norme di ingresso e soggiorno, e così via, ma non sono contemplati gli appartenenti alle forze dell'ordine che quotidianamente rischiano la loro vita per tutelarci.
Attualmente Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco, classificati con codice bianco in seguito agli infortuni sul lavoro, sono costretti al pagamento, poiché gli stessi non godono di copertura assicurativa da parte dell’INAIL.
La mozione approvata oggi – afferma la Leonardi – ha inteso eliminare una disparità – spetta ora all'assessore alla Sanità e all'intera Giunta Regionale di attivarsi affinché si preveda il non assoggettamento al pagamento della quota di accesso e della compartecipazione alla spesa sanitaria, per i soggetti appartenenti alle Forze dell’Ordine. Vigilerò – conclude la rappresentante del partito della Meloni – affinché queste importanti figure professionali che si spendono per la sicurezza di tutti i cittadini vedano prontamente sanata questa ingiustizia.


The day after the day after: l’Italia cambiò. Senza frizione.



E così arrivò il fatidico day after, anzi, il day after the day after the election day, che poi sarebbe il martedì dopo le elezioni. Arrivò e colse gli Italiani impreparati. C’erano quelli in fila alle poste dalle 23 e un minuto della domenica sera quando, una volta saputo della schiacciante vittoria pentastellata, erano andati a prendere posto per ricevere di buon’ora il reddito di cittadinanza. E lo fecero alla faccia di quelli che, invece, aspettavano il reddito di dignità di Berlusconi, visto che, perdute le elezioni, se ne era andata pure la dignità. 
Poi c’erano i renziani, sbigottiti, sbalorditi, sbatocchiati nel vedere il proprio lidermassimo, il superhomo, l’uomo che non deve chiedere mai, il venditore di pentole senza coperchio ammettere di aver preso una tranvata e dichiarare urbi et orbi che sì, darà le dimissioni, ma dopo, forse, intanto il telecomando me lo tengo io, Cuperlo permettendo. 
Poi c’erano quelli pronti a partire con la caccia al fascista, che già s’erano armati nella notte di mazzafionde e bombe carta ripiene di ferramenta e al mattino avrebbero sfondato volentieri il cranio al primo fascista che passava e, in mancanza di questo, andava bene pure un carabiniere. In quanto ai fascisti, almeno a quelli del nuovo millennio, che avevano lucidato le scarpe per la nuova marcia su Roma, si ritrovarono ancora una volta a innestare la solita marcia indietro, contandosi per i quattro gatti spelacchiati che erano. Anche quelli pronti alla caccia al negro dovettero desistere, ora poi se ne ritrovavano uno al Senato, non c’era più religione. E non ci sono più i razzisti di una volta. 
Iniziarono a preoccuparsi i sindacati che, hai visto mai fossero andati a comandare i Cinquestelle o la destra, porcazzozza toccava ricominciare a fare i sindacati, anche se, nel frattempo, di lavoratori da tutelare ne erano rimasti ben pochi. 
C’era chi aveva stappato una bottiglia buona per festeggiare la non elezione della Boldrini e se l’era ritrovata eletta da un’altra parte. 
Insomma, un casino totale, fin quando qualcuno intonò il coro: “gigante, pensaci tu”. E dal Quirinale Mattarella rispose: Ci penfo io! (questa la capisce solo chi ricorda Carosello e ha visto qualche cartone di Gatto Silvestro). E l'Italia cambiò, senza frizione.

Luca Craia



Lucentini non entra, nonostante l’ottimo risultato.



Entra Francesco Acquaroli, Sindaco di Potenza Picena e candidato al proporzionale per la Camera dei Deputati con Fratelli D’Italia. Mauro Lucentini, il coordinatore della Lega Nord per il Fermano e candidato al numero due della lista della Lega, non è stato eletto. Il meccanismo macchinoso e complicato del proporzionale, dopo i conteggi effettuati fino a stamattina, ha dato il responso e purtroppo questo dice che Montegranaro non avrà una rappresentanza in Parlamento.  È un peccato perché Mauro Lucentini avrebbe davvero potuto fare molto per il territorio, viste le sue qualità umane e politiche. Resta comunque l’ottimo risultato elettorale che, per quanto non premiante, ha portato la Lega Nord a numeri mai visti a Montegranaro, evidentemente trainata non solo dal successo a livello nazionale ma anche e soprattutto dalla candidatura Lucentini che, a quanto pare, i Montegranaresi hanno apprezzato. È un segnale che, comunque, va analizzato in funzione delle prossime amministrative che, ricordiamolo, cadranno tra un anno. Complimenti, quindi, nonostante tutto.


Luca Craia