martedì 13 marzo 2018

Beatrice Fazi a Montegranaro per divertire e sostenere la Caritas.




Il nome non è di quelli che ti fanno venire subito in mente il volto corrispondente, ma Beatrice Fazi è una grande attrice di teatro, prestata saltuariamente alla televisione e nota soprattutto per il ruolo di Melina nella celebre fiction “Un Medico in Famiglia”, ma anche per parti in diverse altre opere televisive come “Lui e Lei”, insieme a Vittoria Belvedere o “Il Restauratore” con Lando Buzzanca. Ma la sua vita è il teatro ed è lì che dà il meglio, anche perché può vantare maestri come Gigi Proietti. 
Il suo ultimo impegno teatrale si intitola “Cinque donne del sud” e ha debuttato soltanto ieri sera al Teatro del Giullare di Salerno, città natale dell’attrice, ma venerdì prossimo, il 16 marzo, sarà in scena al La Perla di Montegranaro. È un monologo particolare, diretto dalla stessa autrice, Francesca Zanni, in cui la Fazi interpreta ben cinque personaggi, da cui il titolo. Sono cinque donne di altrettante generazioni e, attraverso di loro, Beatrice Fazi ci fa attraversare epoche diverse, 130 anni di storia italiana, dal 1887 al 2017, per scoprire come siamo cambiati e com’è cambiato con noi il nostro costume e il nostro approccio a temi importanti come il matrimonio, la famiglia, il rapporto tra genitori e figli e la strada compiuta fino a oggi dall’emancipazione femminile, il tutto, ovviamente, in modo brillante, divertente e a tratti commovente, in modo di poter riflettere sulla vita e su ciò che conta ma con leggerezza.
La Fazi non è nuova a Montegranaro, è già venuta qualche anno fa per un’iniziativa della Caritas, ed è ancora una volta con la Caritas con collabora anche in questo caso. Infatti parte dell’incasso della serata montegranarese sarà devoluta all’associazione cattolica che tanto bene sta facendo, specie in questi anni di difficoltà economica generale. Il prezzo del biglietto è di soli 10 Euro ed è disponibile in prevendita presso le seguenti attività commerciali: Pizzeria le Scalette, Tabaccheria Ferretti, Bar Scaramante, Marilyn Caffè, Polline, oltre che online sul sito https://www.ciaotickets.com/evento/cinque-donne-del-sud-montegranaro.

Luca Craia



Furto di carne a Montegranaro. Va tutto bene. Dove è finito il paese delle porte aperte?



Mentre si susseguono notizie inerenti a furti in appartamenti, che coronano una situazione fatta di piccole violenze quotidiane, zone più o meno franche per piccoli delinquenti, spaccio diffuso e chi più ne ha più ne metta, e mentre il Sindaco di Montegranaro continua a fare riferimento a dati ufficiali che parlano di reati in calo, mi arriva notizia di un fatto di cronaca capitato la scorsa settimana: pare che dei malviventi si siano introdotti, durante il fine settimana, all’interno di una nota macelleria portandosi via un ingente bottino di carni. Credo che possiamo legittimamente pensare che rubare carne non sia una cosa usuale, il che apre qualche riflessione sul momento che stiamo vivendo.
Montegranaro, lo abbiamo detto e ripetuto, era, fino a poco tempo fa, un paese che definire tranquillo era una minimizzazione; un paese in cui ci si conosceva tutti, ci si fidava l’un l’altro, si lasciavano le chiavi sulle porte. Era un paese in cui lasciavi la macchina aperta e potevi mandare in giro i bambini senza timore che facessero brutti incontri. In pochi anni siamo arrivati al punto che avvengono fatti incredibili, come il furto di profumi di qualche tempo fa, oppure carne, come in questo caso. Ma non solo: ci sono continui furti in appartamenti, truffe agli anziani, raggiri. Non si può mandare in giro i bambini con tranquillità perché ci sono zone del paese che sono pericolose. Le donne non sono tranquille, specie quando cala l’oscurità. Ci sono zone del paese in cui una donna è meglio che non parcheggi.
Se tutto questo non emerge dai dati ufficiali della Prefettura, io credo che il problema sia della Prefettura. Ed è un problema che, però, si riflette sulla qualità della vita dei cittadini e, soprattutto, sulle misure contro la criminalità che, cullandosi su dati che sembrano tranquillizzanti, non vengono prese.
In quanto alla politica, chiederei ai vari esponenti dei movimenti, partiti e liste civiche, di riflettere sulla trasformazione subita dal nostro paese e su cosa ha portato a tutto questo. Auspico che si possa aprire un dibattito e che sia un dibattito scevro da pregiudizi e impostazioni ideologiche. Io vorrei tornare a quella Montegranaro, che poi era quell’Italia, in cui si lasciava la porta aperta senza preoccupazioni. Per farlo, eprò, dobbiamo capire dove sta il problema e come possiamo risolverlo. Con le posizioni arroccate e i dogmi politici non andiamo da nessuna parte.

Luca Craia



lunedì 12 marzo 2018

Una mamma con passeggino a Montegranaro

Come si cammina a piedi per Montegranaro. Male, lo sappiamo tutti. Raccolgo il videoappello di una mamma e ve lo mostro senza ulteriori commenti. Guardatelo con attenzione.